Milano, Alpitour supporta il Mudec: due mostre “disruptive” sul viaggio
Doppietta artistica a Milano con il supporto del Gruppo Alpitour, che – in linea con la poderosa azione di supporto al Museo Egizio di Torino – conferma la sua indole da mecenate. E dunque, da oggi, il Museo delle Culture del capoluogo meneghino ospiterà due esposizioni imperdibili per i travel addicted, entrambe promosse dal Comune di Milano. La prima è “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”, di scena fino al 21 settembre; la seconda “Dal Muralismo alla Street Art. Continue reading Milano, Alpitour supporta il Mudec: due mostre “disruptive” sul viaggio at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Doppietta artistica a Milano con il supporto del Gruppo Alpitour, che – in linea con la poderosa azione di supporto al Museo Egizio di Torino – conferma la sua indole da mecenate. E dunque, da oggi, il Museo delle Culture del capoluogo meneghino ospiterà due esposizioni imperdibili per i travel addicted, entrambe promosse dal Comune di Milano. La prima è “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”, di scena fino al 21 settembre; la seconda “Dal Muralismo alla Street Art. Mudec Invasion”, fino al 29 giugno.
Ma il viaggio nell’arte inizia non appena si varca la soglia del Mudec. “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” allestita nell’Agorà è la monumentale installazione di Adrian Paci. Copertina di una serie di opere, eventi e iniziative organizzati per celebrare i dieci anni del Museo, inaugurato a marzo 2015. Al via, come si diceva, anche la collaborazione tra il polo culturale e il Gruppo Alpitour, con il suo brand più “colto” in prima fila: il tour operator Turisanda1924, che lo scorso anno ha compiuto 100 anni e oggi sostiene le attività promosse per l’anniversario del Mudec.
«Alpitour è il Gruppo turistico più grande d’Italia. Anche per questo sentiamo il dovere di di sostenere progetti e realtà che condividono i nostri valori: cultura e viaggio come sinonimo di crescita, di miglioramento e restituzione. Un’azienda come la nostra è giusto che si ponga il problema di come restituire la sua “ricchezza” al territorio in cui lavora», afferma Tommaso Bertini, chief marketing officer, facendo riferimento alle operazioni messe in campo nelle tre sedi di Torino, Milano e Pesaro.
Veniamo ora alle due mostre di scena al Mudec, dandovene qui un assaggio.
L’UNIVERSO TRAVELOGUE
“Travelogue”, con la curatela di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo, esplora il tema del viaggio in tutte le sue declinazioni, dal punto di vista materiale, mitico e metaforico tramite una varietà di testimonianze tra cui oggetti collezionati da appassionati e ricercatori, toccando anche la questione cruciale delle migrazioni e delle diaspore.
«Si intrecciano storie di migrazioni, diaspore e scambi culturali con la storia stessa delle sue collezioni – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Tommaso Sacchi – È un percorso espositivo che parte dai miti e dalle narrazioni antiche per arrivare alle grandi questioni del presente, offrendo una riflessione sulla mobilità come esperienza umana universale. È un progetto che ribadisce il ruolo del Mudec come luogo di ricerca, dialogo e confronto tra culture, più che mai necessario in un’epoca di profonde trasformazioni globali».
La mostra si sviluppa in sette sezioni più una speciale allestita nelle vetrine ricurve dell’Agorà che, in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, propone un approfondimento sul tema dei mezzi di trasporto.
Il progetto “Travelogue” prevede anche un calendario di iniziative collaterali sui temi dell’esposizione: incontri, convegni, talk, performance e spettacoli si svolgeranno da marzo a settembre 2025. Ma non solo. Il programma andrà oltre il museo e coinvolgerà la città includendo opere d’arte pubblica: il 29 marzo sarà inaugurato il murale “Mudec chiama San Siro” realizzato in modalità partecipata in zona San Siro (via Paravia, angolo via Preneste) dalle artiste Elena Mistrello e Agus Rúcula. L’intervento, a cura dell’Ufficio Arte Pubblica e della Cooperativa sociale Codici Ricerca e Intervento, è frutto delle riflessioni emerse durante i laboratori di quartiere e mette in relazione le storie personali dei giovani partecipanti con gli oggetti “viaggianti” delle collezioni del Mudec.
Un secondo intervento, sempre a cura dell’Ufficio Arte Pubblica, sarà visibile in concomitanza con l’apertura della mostra: il lungo muro di via Ventimiglia, parallelo ai binari della stazione di Porta Genova, si arricchirà di un’opera di poster art ispirata ai temi di “Travelogue” in collaborazione con lo Ied, l’Istituto europeo di design.
LA STREET ART INVADE IL MUSEO
Complementare a Travelogue c’è la seconda mostra – Dal Muralismo alla Street Art. Mudec invasion – che vede protagoniste per 10 opere site specific a tema viaggio realizzate da dieci artisti muralisti conosciuti a livello internazionale. Primissimo progetto di murales artistici in un museo pubblico, la mostra è curata da Alice Cosmai, responsabile Ufficio “Arte nello Spazio Pubblico” del Comune di Milano, ed è prodotta da 24 Ore Cultura del Gruppo 24 Ore con il supporto degli sponsor Turisanda1924 e Ford e del partner Boero.
Ogni artista ha prodotto un’opera inedita, visibile solamente per i tre mesi dell’esposizione (fino al 29 giugno), attraverso cui ha interpretato il tema del “viaggio” secondo la sua personale visione: dal tratto calligrafico alla pennellata, dall’incisione alla grafica, ogni intervento è unico e racconta una storia diversa.
La mostra invita i visitatori a riflettere sull’evoluzione del muralismo urbano contemporaneo come forma d’arte necessariamente in movimento, capace di restituire significato ai luoghi che tocca. Un linguaggio potentemente identitario, che crea comunità e senso di appartenenza, sia quando si esprime in modo spontaneo, sia quando nasce sulla spinta di una committenza istituzionale.