Rinasce la Capanna Carrel: ecco come sarà
Lo storico punto di appoggio sulla via normale italiana del Cervino sarà rifatto e posizionato poco più a valle del precedente. Venticinque posti letto e un investimento di oltre quattro milioni di euro L'articolo Rinasce la Capanna Carrel: ecco come sarà proviene da Montagna.TV.

Il meteo avverso della scorsa estate ha rallentato i lavori di rifacimento della Capanna Carrel, che difficilmente sarà disponibile per la prossima estate. Ma questa, al momento, sembra l’unica cattiva notizia. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati illustrati nel corso di un incontro pubblico svoltosi a Cervinia gli aspetti del progetto che darà vita alla nuova Capanna Carrel, storico punto di appoggio e ricovero lungo la via italiana verso la vetta del Cervino.
La costruzione sarà posta poco più in basso di quella attuale, dichiarata ormai troppo pericolosa a causa della caduta di massi dalla parete sovrastante. La Capanna sarà realizzata su una struttura portante in acciaio che fungerà da base sulla quale appoggerà il corpo principale concepito su tre livelli: quello inferiore destinato ai depositi, quello intermedio per i servizi igienici e l’accesso principale, quello superiore per la parte abitativa. È prevista anche una piattaforma dedicata alle operazioni di soccorso in elicottero.
Nella nuova Capanna Carrel ci saranno 25 posti letto, con camere distinte (potranno diventare promiscue in caso di grande affluenza) per alpinisti e guide le quali avranno inoltre un’area riservata. La nuova struttura sarà dotata di un piccolo impianto fotovoltaico, utilizzerà il gas per la cucina e sarà supportata da un gruppo elettrogeno. L’isolamento varierà tra i 16 e i 20 centimetri a seconda delle zone e verrà installato un sistema di ventilazione meccanica controllata.
Dal punto di vista estetico, la Capanna progettata dagli architetti Benedetto Amodei e Cecilia De Marco avrà linee oblique e forme spioventi, completamente rivestite in lamiera, con grandi vetrate che offriranno una vista panoramica dalla zona giorno e da parte della zona notte. “Ci siamo ispirati a un progetto mai realizzato dell’architetto Carlo Mollino”, ha spiegato De Marco.
Nel corso della presentazione il presidente della Società delle Guide del Cervino Laurent Nicoletta, ha chiarito che la struttura manterrà la sua funzione di capanna alpinistica e non diventerà un rifugio: “Dovrà essere più confortevole ma non più snaturata. Il nostro obiettivo è limitare l’accesso al Cervino, essendo certi che chi sale è in grado di farlo“.
Il progetto sarà finanziato per oltre 1,5 milioni di euro dal Fondo Montagna. Ulteriori risorse arriveranno dal Comune di Valtournenche, che ha acceso un mutuo di 500mila euro, e dalla Regione Valle d’Aosta, che ha stanziato 2,1 milioni di euro.
Meteo permettendo i lavori riprenderanno tra fine maggio e inizio giugno. Incrociamo le dita.
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