Concorsi canori in Italia: opportunità reali per gli emergenti o solo specchietti per le allodole?

Nel nuovo appuntamento con la sua rubrica in esclusiva per All Music Italia, “Dillo all’Avvocato“, l’Avvocato Fabio Falcone (specializzato in Musica, Discografia e Diritto d’Autore e, al tempo stesso, cantautore con La Differenza e come Pianista Indie) affronta un tema che ci viene richiesto spesso dagli artisti emergenti: i contest e concorsi musicali italiani. L’argomento sta molto a cuore al nostro sito che, come […] L'articolo Concorsi canori in Italia: opportunità reali per gli emergenti o solo specchietti per le allodole? proviene da All Music Italia.

Mar 22, 2025 - 15:15
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Concorsi canori in Italia: opportunità reali per gli emergenti o solo specchietti per le allodole?

Nel nuovo appuntamento con la sua rubrica in esclusiva per All Music Italia, “Dillo all’Avvocato“, l’Avvocato Fabio Falcone (specializzato in Musica, Discografia e Diritto d’Autore e, al tempo stesso, cantautore con La Differenza e come Pianista Indie) affronta un tema che ci viene richiesto spesso dagli artisti emergenti: i contest e concorsi musicali italiani.

L’argomento sta molto a cuore al nostro sito che, come sapete, valuta molto bene di quali concorsi parlare tenendo conto anche del costo di iscrizione (e se questo è in qualche modo è giustificato), delle giurie e della trasparenza del voto.

Non perdiamoci in chiacchiere quindi e lasciamo la parola all’Avvocato Falcone a cui, ricordiamo, potete scrivere mandando una mail a Redazione@allmusicitalia.it con oggetto Dillo all’Avvocato o sul suo sito ufficiale cliccando qui.

Concorsi musicali: opportunità o trappola ?

Oggi parliamo di un argomento che divide il mondo della musica: i concorsi musicali in Italia. Servono davvero o sono solo un’illusione ?

Ogni anno, centinaia di concorsi canori e musicali vengono organizzati in tutta Italia. Alcuni promettono visibilità, contratti discografici, possibilità di suonare davanti a grandi produttori ma la domanda è: quanto di
tutto questo è vero ?

Diciamolo chiaramente: non tutti i concorsi sono uguali. Alcuni possono davvero dare una spinta alla carriera di un artista emergente, mentre altri sono solo specchietti per le allodole, con l’unico scopo di fare cassa sulle speranze dei partecipanti.

Quando un concorso è sospetto ?

Il primo campanello d’allarme è il pagamento. Se per iscriversi bisogna sborsare cifre elevate senza un chiaro riscontro su cosa si ottiene in cambio, bisogna stare molto attenti. Certo, è normale che un concorso abbia delle spese di organizzazione ma quando il prezzo diventa troppo alto, spesso non si sta pagando per un’opportunità reale, ma solo per il sogno di arrivare da qualche parte.

Un altro segnale di pericolo è la mancanza di una giuria qualificata.

Chi giudica ? Sono professionisti del settore, produttori, discografici con esperienza o semplicemente influencer e personaggi senza un vero ruolo nel mondo musicale ? Se non c’è trasparenza su questo punto, meglio lasciar perdere.

Esistono anche concorsi seri, quelli che hanno una storia e che nel tempo hanno lanciato veri artisti. Parliamo, ad esempio, di manifestazioni legate a festival importanti, come Sanremo Giovani o Musicultura, dove c’è una reale attenzione alla qualità e una concreta possibilità di entrare nel mondo della musica con credibilità.

Un concorso è utile quando dà ai partecipanti la possibilità di esibirsi su palchi importanti, davanti a un pubblico vero e con la presenza di professionisti del settore che possono davvero fare la differenza.

Inoltre, se un concorso offre percorsi formativi, workshop con esperti e un vero supporto post-evento, allora può essere un’esperienza utile.

I concorsi abbinati ai festival locali: opportunità o vetrina inutile ?

Negli ultimi anni si sono moltiplicati i concorsi legati a piccoli festival locali. Alcuni di questi possono offrire visibilità e un’esperienza di crescita per gli artisti, ma molti altri servono solo a riempire il programma dell’evento con esibizioni gratuite.

Se un concorso non ha una risonanza oltre il piccolo contesto in cui si svolge, difficilmente sarà un trampolino di lancio per un artista emergente.

Partecipare a un concorso musicale può essere una buona esperienza ma bisogna sempre fare attenzione a cosa si sta firmando e pagando. Se il concorso è trasparente, offre una vera occasione di crescita e ha alle spalle una reputazione solida, allora può avere senso. Ma se sembra solo un modo per spillare soldi ai partecipanti, meglio investire tempo ed energie altrove.

E voi? Avete mai partecipato a un concorso musicale? Vi è servito o è stata solo una perdita di tempo?

Scrivetemi la vostra esperienza mandando una mail a redazione@allmusicitalia.it con oggetto Dillo all’Avvocato e, come sempre, trovate altri articoli sul mio sito ufficiale www.fabiofalcone.com.

Alla prossima!

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