Sanremo 2025 – Le Pagelle della finale
Un Festival Sprint quello di Sanremo 2025 che – da grandi appassionati di MasterChef – ci è sembrato quasi un Pressure Test, con Carlo Conti in versione Bianconiglio, armato del suo orologio da taschino e una voglia incontenibile di correre. D’altronde, cos’è Sanremo se non la serie tv che tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia… Leggi di più »Sanremo 2025 – Le Pagelle della finale The post Sanremo 2025 – Le Pagelle della finale appeared first on Hall of Series.

Un Festival Sprint quello di Sanremo 2025 che – da grandi appassionati di MasterChef – ci è sembrato quasi un Pressure Test, con Carlo Conti in versione Bianconiglio, armato del suo orologio da taschino e una voglia incontenibile di correre. D’altronde, cos’è Sanremo se non la serie tv che tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia ama guardare in binge watching? Così, come ogni anno, ci ritroviamo con tutti gli amici giovani, belli e sanremesi a guardare il Festival della Canzone Italiana, a cercare polemiche, a dare la caccia al gomblotto, e poi risvegliarci la domenica mattina come fossimo in hangover, con la consapevolezza che ad aspettarci c’è zia Mara in stile titoli di coda.
Olly you canterebbero oggi i The Platters, e noi ci pieghiamo alla volontà della Gen Z. Dal canto nostro facciamo quello che ci riesce bene (o male): dare i numeri con le Pagelle di Sanremo 2025.
Francesca Michielin – Voto 7

Anche lei, stasera, un po’ Barbie e un po’ regalo homemade di San Valentino, incartato con un tutorial di Art Attack e una raccolta dei nastrini rosa salvati dalle uova di Pasqua dell’anno scorso. Penso di non aver mai veramente apprezzato questo brano fino a questa esibizione, anche se continuo a pensare che abbia scritto canzoni migliori nella sua storia e – devo ammettere – mi dispiace che a presentarla non sia stato Cattelan in onore dei vecchi tempi.
Comunque porta a casa un altro Sanremo e torna a casa sana e salva (cosa non scontata considerando le circostanze e le caviglie).
Willie Peyote – Voto 7

Willie Peyote fa un’altra performance delle sue, la mia opinione sul brano non cambia di molto, ma il vero highlight è che finalmente si palesa Luca Ravenna, che fino a questo momento aveva vissuto nell’ombra. Ci mancava solo che si togliesse la maschera ed esclamasse “so Lillo”. Quello sì che sarebbe stato davvero sconvolgente.
Marcella Bella – Voto 5,5

Più andiamo avanti, più mi convinco che Marcella Bella con questa canzone possa essere incoronata queen indiscussa del Glee Club di una scuola superiore per over 50. Comunque, alla fine della fiera, nel panorama di questo Festival di Sanremo, lei è la fiction Rai che guardi per caso un venerdì sera e a cui ti appassioni inaspettatamente.
Ricordiamoci sempre che gli ultimi saranno i primi (tranne quando si tratta di Ultimo a Sanremo).
Bresh – Voto 6,5

Quando è arrivato, avrebbe potuto rovinare la serata con una caduta, invece è rimasto in piedi. Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia si aspettava che avrebbe cantato la sua canzone, ma, ricalcando l’esempio di Morgan, ha deciso di sorprenderci e cantare qualcosa di diverso: La tana del granchio.
La sua canzone, che aveva già presentato tre volte sul palco dell’Ariston, non era Creuza de mä? [Scherzo].
Modà – Voto 5

I Modà strappano un piazzamento d’onore che, a dire la verità, proprio non mi aspettavo. È come ritrovare le serie tv scandinave nella top 10 di Netflix e scoprire che piacciono quasi quanto i teen drama spagnoli. E bravi i Modà, che riescono a non passare mai di moda.
Rose Villain – Voto 5

Lei fa il suo ingresso iconico, forse il più iconico di tutto il suo Sanremo 2025. La canzone in sé non è neanche così male, il problema è che sembra una copia carbone di tutte le altre sue canzoni. Comunque, tra una pietra e una Petra, noi pensiamo che per lei questa partecipazione al Festival sia come una di quelle serie tv antologiche che tornano con una seconda stagione: ti aspetti tanto, e poi ti ritrovi la stessa storyline con personaggi dai nomi diversi.
Tony Effe – Voto 5

Tony Effe fa Tony Effe. Niente di nuovo, se non la consapevolezza che da lui ci aspettavamo grandi scandali e, invece, ha portato a casa un Festival più tranquillo di una puntata di Ghost Whisperer, in cui all’inizio il fantasma sembra super spaventoso e poi ti rendi conto che è un cucciolino dal cuore d’oro (come le sue collane).
Clara – Voto 5

Lei è un mix tra il musical della Sirenetta e Bloom che fonda il suo glee club ad Altea. Sa cantare, ma ha quella capacità di salire sul palco dell’Ariston con canzoni studiate appositamente per non rendere giustizia alla sua voce. Anche perché, che sappia cantare, l’ha dimostrato ieri sera con il duetto in Volo.
Serena Brancale – Voto 7,5

Serena Brancale con questo outfit potrebbe tranquillamente mescolarsi con il cast di The White Lotus, che, tra le altre cose, arriverà presto su Sky. Comunque, noi sappiamo già due cose: la prima è che, se avesse avuto la possibilità, avrebbe sbancato all’Eurovision; la seconda è che quest’estate saremo sommersi da questa canzone, h24 (non ce ne lamentiamo).
Brunori Sas – Voto 8.5

Lui è il cantautore di cui non sapevamo di avere bisogno e che, probabilmente, neanche ci meritiamo. Un testo meraviglioso e una canzone che, pur non uscendo dagli schemi, ci fa bene al cuore. Non mi aspettavo che si piazzasse in top 5, ma ne sono piacevolmente sorpresa. In più, si porta a casa anche qualche premio, quindi bene così. Guardarlo su quel palco è come guardare una puntata del nostro comfort show in una giornata iniziata con il piede storto (lo conferma anche la Michielin).
Francesco Gabbani- Voto 5

Francesco Gabbani arriva in questo Festival e ci ricorda che la vita è bella. Continuo a pensare, come nella prima serata, che lui ambisca a diventare il Coldplay italiano, quello che ci accompagna dalla Notte della Taranta alla notte di Sanremo. Tutto bellissimo, ma dove sta la scimmia, Francè? Ci manca. La vita è bella, ma la scimmia nuda che balla è più bella.
Noemi – Voto 6,5

Lei è meravigliosa, con un outfit che le rende piena giustizia e – da come mi suggeriscono – sembra anche essere in palette, ma non voglio assumermi la responsabilità di questa affermazione armocromaticizzante. Tra palette e palette, qua ci manca solo la scopa di Gianni Morandi (nostalgia balorda). Comunque, da questa canzone ci aspettavamo molto di più, ma Noemi ha fatto il suo.
Rocco Hunt – Voto 6,5

Francesca Michielin cantava dei gradi di separazione, ma nelle mie zone gli unici gradi di separazione sono quelli che identificano il grado di parentela con Rocco Hunt. Tra dieci anni il Festival di Sanremo sarà condotto da Olly, e troveremo Rocco Hunt a cantare che è n’anno buono, raccontando che lui viene dai quartieri e che, nonostante le malelingue e gli haters, ce l’ha fatta. Praticamente una puntata di Beautiful in cui sono tutti parenti e dopo 1000 puntate ci sono di nuovo gli stessi personaggi con le stesse storie.
The Kolors – Voto 7

Un giorno dirò ai miei figli che nella finale di Sanremo 2025 hanno portato Mauro Repetto come ospite sul palco. D’altronde, chi meglio di lui sa come si confezionano le hit? Forse proprio i The Kolors.
Olly – Voto 6

Olly (senza Benij) era il vincitore annunciato, e infatti ha vinto. Io questa cosa non l’ho mai capita, ma probabilmente è una questione generazionale. Un po’ come quel teen drama (potenzialmente spagnolo) che fa parlare tutti sui social, ma che non mi viene assolutamente voglia di iniziare. Per lui, un 6 politico, ma con sto baffetto che facciamo?
Achille Lauro – Voto 8

Il senatore supremo ormai ha preso residenza all’Ariston e, alla fine, ha anche imparato a cantare molto meglio rispetto agli inizi. Dalle sue canzoni non sappiamo mai cosa aspettarci, un po’ come una serie tv di J.J. Abrams. Fatto sta che il pubblico lo ha incoronato vincitore morale o, quantomeno, top 5 morale. Bravo, babyyyyy.
Coma_Cose – Voto 6,5

Un po’ omaggio a Malgioglio, un po’ tributo ai Ricchi e Poveri. Loro ci rubano i cuoricini, ma questa volta sono sicura di averli capiti fino in fondo. Comunque, per me possiamo andare avanti tranquillamente così e fare di loro una saga fissa di Approdo dell’Ariston. Anche perché, tra gradi di separazione, tane di granchio e loop alla Dark (sì, io sono ancora ferma a Bresh), in questa grande serie tv che è Sanremo 2025, un po’ di locura ce la meritiamo, e loro sono qui a servire cuoricini e outfit stravaganti.
Giorgia – Voto 9

Sembrava la vincitrice, lo avremmo detto tutti. Invece la sua cura non ha funzionato, o non ha funzionato abbastanza. Devo ammettere che vedere le sue lacrime quando ha ritirato il premio (non quello che voleva) mi hanno un po’ spezzato il cuoricino. Ma non possiamo comunque portarla all’Eurovision? Ah no?
Simone Cristicchi – Voto 9

Si è preso i suoi premi, si è preso la top 5, si è preso anche il mio cuore. Ma questo ormai lo sapete. Certo, è un bene che io non debba giudicare gli outfit perché altrimenti sarei stata in una posizione piuttosto scomoda.
Elodie – Voto 8

Elodie è una dea magnifica giunta tra noi mortali con le fattezze di Maleficent. Che poi, a proposito di malefici, si dice che non fosse proprio di “umore Gabbani”. Insomma, rasentava un po’ la gioia di Rachel con Ross che gli ricorda della loro pausa. La vita è sempre bella, eh, ma il vestito rotto (così si vocifera) un po’ di meno.
Lucio Corsi – Voto 100

Lui è dolce e commovente come la classica scena delle serie tv in cui la mamma americana impara a cucire i vestiti per la recita della figlia. Questa cosa ci ha commosso potenzialmente più della canzone di Cristicchi (non è vero, ma per la mia migliore amica è stato proprio così). Per un momento ci avevamo quasi creduto, come se la scritta “Andy” sotto la sua scarpa non ci avesse distrutto abbastanza ricordandoci Toy Story. Invece eccoci qui, forse ci siamo rimasti più male noi che lui. Insomma, una delusione così non la vivevo dal finale di Dexter.
Irama – Voto Irama

Irama arriva dopo Lucio Corsi e quasi ci fa rimpiangere che l’outfit non glielo abbia cucito il suo compagno di avventure. Comunque, il buon Irama, che ormai ha la cittadinanza fissa all’Ariston, agguanta anche una posizione decente, ma per noi il suo più bel Festival rimane quello fatto in smart working (lui non sarebbe d’accordo).
Fedez – Voto 9

Eccolo, l’uomo delle guerre dei mondi che prende di petto questo Festival e ci sbatte in faccia quella che potenzialmente è tra le canzoni più belle. Ci ha lasciato piuttosto senza parole, come quello spin-off che sono tutti pronti a criticare ma che poi finisce pure per vincere l’Emmy.
Shablo feat Guè, Joshua e Tormento – Voto 7,5

La canzone è così bella che passa quasi inosservata. Ma la cosa più bella sono i loro outfit alla serata finale, così per una volta non sembrano una band qualunque dei cartoni animati Disney Channel pronti a cantare canzoncine catchy.
Joan Thiele – Voto 8

Anche lei, come Achille Lauro, ricorda un po’ il meme di “il mio lavoro qui è finito”. La Raperonzolo di questo Sanremo 2025 arriva con classe e ci ricorda che è ancora possibile fare bella musica con la raffinatezza di Downton Abbey.
Massimo Ranieri – Voto Ranieri

Lui si esibisce all’una di notte con la grande classe del campione, non fa i piegamenti sul palco come Rkomi nei tempi d’oro ma poco ci è mancato. Massimo è Massimo ed è sempre al Massimo (a differenza mia che, come ben si legge sto perdendo colpi).
Gaia – Voto 6

Non sappiamo bene cosa sia successo a Gaia in questa finale, ma è possibile che dietro le quinte di questo Sanremo 2025 ci sia un mondo alternativo in stile Upside Down di Stranger Things che trasforma i cantanti da un giorno all’altro e li rende o irriconoscibili o adirati come Elodie. Chiamo io o chiami tu?
Rkomi – Voto 28

Questo Sanremo 2025 è stato davvero un moderno decrescendo, e devo ammettere che il penultimo posto del povero Rkomi mi ha fatto arrabbiare più della cancellazione di 1899. Ora per colpa sua passerò le prossime due settimane a cantare e parlare in corsivo.
Sarah Toscano – Voto 5

Sarah Toscano ha avuto evidenti problemi di intonazione, però c’è da dire che almeno i suoi look sono iconici quanto Sharpay Evans in High School Muscial. Strappa anche un piazzamento molto più alto di ciò ce mi sarei immaginata. Forse tara qualche anno può anche diventare la nuova Olly. Ma Olly ill tempo ce lo diraà.
Carlo Conti – Voto 5,5

Carlo Conti ha due ossessioni: il tempo e i braccialetti luminosi del pubblico. Niente lo rende più orgoglioso – se non il jingle di Gabri Ponte – che ci si è stampato in testa come fosse la sigla di quella serie da quindici stagioni che ci divoriamo in binge watching in una settimana. E, a pensarci bene, Sanremo non è poi così diverso, come dicevo in apertura.
Per il resto, vorrei poter finire questo paragrafo, ma vedo Carlo Conti che mi guarda storto perché siamo in ritardo sulla consegna, quindi mi parlerà da sopra e queste pagelle finiranno… ma non prima di Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia.
Alessandro Cattelan – Voto 7

Alessandro Cattelan era il volto che tutti avremmo immaginato per Sanremo 2025, ma alla fine ci siamo dovuti accontentare di averlo nella cornice del Dopo Festival. È un po’ come quando ci aspettiamo che il protagonista di una serie tv importante sia interpretato da un certo attore, ma poi lo mettono a fare l’attore non protagonista (e magari vince anche l’Oscar). Io non so se a lui l’Oscar lo darei, però per me merita sempre una chance. Non vogliamo mica fargli fare la fine di Better Call Saul e gli Emmy? Better Call Cattelan.
Alessia Marcuzzi – Voto 6,5

Lei è arrivata con la stessa energia de “la brunetta dei Ricchi e Poveri” [quella vera, non quella ordinata sulla Gialappa’s]. Non è Geppi Cucciari, ma c’è un clima fantastico direbbe Calcutta.
Gabri Ponte – Voto: Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italiaaaaa

Il vero vincitore di Sanremo 2025 in realtà è Gabri Ponte. Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia. L’abbiamo cantata tutti, continueremo a cantarla tutti ed è probabilmente una delle scelte migliori di questo Festival. Quindi vi lascio così, in modo che possiate continuare la vostra giornata con la canzone dell’anno ben incisa nella testa.
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