Giorgia, hai vinto tu (cit.)

Giorgia si emoziona mentre torna sul palco per ricevere il Premio Tim e viene travolta dal pubblico che le urla "Hai vinto tu". Ed è proprio così.

Feb 16, 2025 - 04:30
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Giorgia, hai vinto tu (cit.)

Hai vinto, Hai vinto, Hai vinto!“. Queste le urla del pubblico, accompagnate dagli applausi e dalla standing ovation, durante l’ingresso di Giorgia sul palco del Teatro Ariston per ritirare un Premio. Ma no, non era la statuetta del leone di Sanremo bensì la preferenza del Premio Tim – La forza delle connessioni al festival di Sanremo. Il riconoscimento è stato assegnato all’artista di questa edizione più amato su app My Tim e su siti e canali social ufficiali Tim. La cantante è entrata sorridente, come è sempre stata in ogni occasione, in qualsiasi intervista e conferenza, per ritirare il meritato premio che ha confermato l’affetto del pubblico nei suoi confronti.

E in quel momento, come sarebbe accaduto a chiunque, la cantante è stata travolta dal pubblico del teatro Ariston che si è alzato in piedi e ha espresso – a gran voce – il riconoscimento che meritava. E ha ringraziato, in lacrime, commossa, perché sentiva e percepiva l’immensa onda di amore dalla quale è stata travolta.

Durante la lettura della classifica finale, alla notizia di Achille Lauro settimo, si sono sentiti chiari i primi dissensi per l’esclusione del cantante dalla top 5. Ma quando, al sesto gradino, è apparso il nome di Giorgia con “La cura per me”, i fischi sono aumentati a dismisura. E mentre io avevo la mascella spalancata davanti a schermo del pc e televisore, osservavo quella sesta posizione che – davvero – è apparsa quantomeno discutibile.

Nel 2023, l’atteso ritorno della cantante con “Parole dette male” non aveva convinto molto, esclusivamente per il brano che era stato giudicato poco efficace per l’atteso comeback dell’artista in gara al Festival di Sanremo. Si classificò al sesto posto. Fu un peccato perché, anche in quel caso, la voce non era stata messa in discussione ma la canzone era apparsa “troppo debole” per le aspettative legate al ritorno all’Ariston.

Due anni dopo ecco arrivare “La cura per me“. Al primo ascolto, durante l’anteprima dei brani per la stampa per TvBlog, ho capito che era un pezzo più efficace del precedente ma “forse” non così potente. E ho sbagliato. Come per tutti, non ho voluto dare voti e pagelle a raffica perché un brano, dopo solamente un primo ascolto, non può mostrare tutto il suo potenziale. Una canzone cresce con gli ascolti, con le esibizioni live, con la voce dal vivo sul palco del Teatro Ariston. Ho dato un “pollice su” al pezzo ma, fin dagli ascolti successivi, in diretta, nei giorni scorsi, ho capito sempre più quanto questa canzone fosse “quella giusta”. E ho messo da parte le pagelle dallo zero al 10.

“La cura per me”, scritta da Giorgia con Blanco e Michelangelo, cresce sempre più ad ogni ascolto. E la voce dal vivo di Giorgia la riusciva a impreziosire ancora di più. Potente, raffinata, emozionata, emozionante. Queste le sensazioni che trasmettevano le sue performance. Tutte. Perché è una delle voci più belle che abbiamo in Italia. C’è la sua, quella di Arisa e di altre ancora, sì. Ma non sono tante. Non sono molte quelle che possono permettersi di passare da questo pezzo a Skyfall di Adele e portare a casa il risultato con assoluta dignità. E ancora meno sono coloro che riescono a farlo senza autotune.

Per questo motivo, quel “Hai vinto tu” gridato a più voci dal pubblico dell’Ariston era il medesimo che hanno pensato centinaia di migliaia di persone. Certo, è una gara, uno solo può vincere e nessuno sta dicendo che Olly non abbia meritato il primo posto. Non è questo in discussione. Quello che lascia interdetti, con l’amaro in bocca, è vedere l’assenza del suo nome tra i primi 5.

Quello che ha deluso è non aver sentito il suo nome prima che venisse riaperto il televoto per decretare il vincitore.

Meritava un risultato migliore di quello ottenuto due anni fa.

Meritava il riconoscimento che, troppe poche volte, ha ottenuto.

Sempre lontana dalle polemiche, si è rimessa in gioco, in gara, senza pensare ad una via più comoda, magari presentendo il brano durante un’ospitata fuori competizione. Perché come “superospite” sarebbe stata perfetta. E invece no. Ha accettato di salire sul palco e farsi (tele)votare.

Visto i consensi dei giorni scorsi da parte di pubblico e critica, probabilmente sperava di poter vincere. O forse no, in maniera più scaramantica o razionale. Non lo sappiamo. Ma vederla ritirare il premio davanti al pubblico che poco prima aveva protestato per la sua esclusione dalla top 5 e osservarla con le lacrime agli occhi, ha commosso.

Perché ha ricordato a tutti come si canta, come ci si relaziona con il pubblico e con la stampa, come essere ironici, senza spocchia alcuna, senza prendersi mai troppo sul serio, senza sentirsi MAI una diva.

E, in questo che più volte è stato definito” il Festival degli abbracci”, il desiderio immediato in quel momento era proprio quello.

Andare da lei e abbracciarla e dirle, ancora una volta, “Hai vinto tu“. Per tutti questi motivi.