Il rischio in agenzia: “Più fatturato e meno clienti”

Che i pacchetti di viaggio siano gravati da un incremento di prezzo che alcuni individuano in un +3-5% e altri fanno arrivare addirittura al 20% è un dato ormai assodato. Vediamo, però, come sta reagendo la rete distributiva e quale il parere di chi ha il contatto diretto con il cliente finale. L’esempio concreto di ... L'articolo Il rischio in agenzia: “Più fatturato e meno clienti” proviene da GuidaViaggi.

Feb 14, 2025 - 09:58
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Il rischio in agenzia: “Più fatturato e meno clienti”

Che i pacchetti di viaggio siano gravati da un incremento di prezzo che alcuni individuano in un +3-5% e altri fanno arrivare addirittura al 20% è un dato ormai assodato. Vediamo, però, come sta reagendo la rete distributiva e quale il parere di chi ha il contatto diretto con il cliente finale.

L’esempio concreto di Cantiere 34

Gabriele Baldan, direzione sales & marketing di Cantiere 34, parla di incrementi di prezzi che in alcuni casi vanno ben oltre il 5/10%. E ci fornisce un dato concreto: “Questa mattina (il riferimento esatto è al 15 gennaio 2025, ndr) una famiglia era venuta a confermare una vacanza in Italia di due adulti + un bambino usufruendo dello sconto vacanza anticipata – argomenta Baldan -. Hanno chiesto lo stesso villaggio e lo stesso periodo (prima settimana di giugno). Il risultato è il seguente: totale 2024 3.300 euro e a giugno 2025 la quota totale è passata a 3.900 euro. Parliamo quindi di un incremento di quasi il 20%”. Baldan spiega poi che grazie al lavoro di consulenza, “la pratica è stata confermata, anticipando la vacanza a maggio, evitando di perdere la prenotazione, in quanto i clienti avevano lo stesso budget dello scorso anno”. Il problema, secondo lui, non riguarda solo l’estate, ma anche Pasqua e i ponti e le recenti vacanze invernali.

Gli incrementi di costo

A causa di nuovi incrementi sui costi dei servizi, oneri e adeguamenti vari, fare una vacanza organizzata sta diventando sempre più impegnativo, specialmente per una famiglia. I risultati si vedono: “Il 2024 è stato decisamente un buon anno in termini di fatturato – commenta l’agente di viaggio – ma se andiamo nel dettaglio, le agenzie hanno di fatto aumentato il fatturato ma non il numero dei clienti, che in alcuni casi sono anche diminuiti. Attenzione, questo è un segnale da non sottovalutare, in quanto significa che ci sono dei clienti che non possono più permettersi una vacanza organizzata oppure che hanno deciso di prenotare attraverso canali alternativi rinunciando ad una consulenza e servizi professionali”.

Vendite concentrate

Per Maurizio Bosia, presidente di Verynet, “la sensazione è che quest’anno ci saranno ulteriori rincari sull’ordine del 5% dovuti alle maggiori richieste di clientela extra italiana. Il 2025 sarà una fotocopia dello scorso anno con vendite concentrate nel primo quadrimestre da parte della clientela medio alta ed un secondo quadrimestre, periodo di prenotazione delle famiglie e della classe media, all’insegna dei preventivi e della ricerca di buone opportunità in termini puramente economici. Avremo un fatturato leggermente superiore al 2024 – osserva – dovuto ai rincari, ma una ulteriore riduzione dei passeggeri. Per quanto riguarda il margine agenziale sarà sicuramente migliore, non fosse altro che le ancillaries dei tour operator (quote d’iscrizione, assicurazioni, oneri) incidono percentualmente meno sul totale pratica”.

Una tendenza all’aumento per gli anni a venire

“Sentendo molti tour operator, già da mesi dichiaravano che i prezzi non sarebbero scesi, anzi avrebbero subito altri aumenti”. A parlare è Stefano Crugnola, titolare di Camaleonte Viaggi, che aggiunge: “Questa, al netto di imprevisti elementi, sarà la tendenza dei prossimi anni”. Facendo il bilancio del 2024, il manager ricorda che l’incremento, a volte sensibile, dei prezzi di molti singoli servizi e pacchetti ha comportato anche l’astensione dall’acquisto da parte soprattutto delle famiglie del ceto medio, “infatti, appena i figli iniziano a crescere, portarli in vacanza diventa davvero costoso poiché la differenza coi prezzi degli adulti è quasi inesistente”. E parlando del prezzo dinamico commenta: “La dinamicità dei prezzi è destabilizzante; se da un lato ci si è abbastanza abituati a questo meccanismo, credo che ormai abbia coinvolto, per non dire sconvolto, praticamente tutti i servizi turistici. La cosa, secondo me, esagerata è stata rendere dinamici anche i prezzi dei pacchetti coi voli charter, che per loro natura sono contrattualizzati”.

Laura Dominici

Il servizio integrale sul numero del magazine Guida Viaggi in distribuzione nei prossimi giorni

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