Vitalpina: “Il vero wellness è sentirsi bene con se stessi”
Il segreto del Wellnesshotel Erica, parte del gruppo Vitalpina Hotels Südtirol, è una filosofia solida come la pietra e con due facce: far sentire bene i clienti con sé stessi, dentro e fuori la splendida struttura dell’Alto Adige, a Nova Ponente, a 30 minuti da Bolzano e a due passi dalla nota stazione sciistica di ... L'articolo Vitalpina: “Il vero wellness è sentirsi bene con se stessi” proviene da GuidaViaggi.

Il segreto del Wellnesshotel Erica, parte del gruppo Vitalpina Hotels Südtirol, è una filosofia solida come la pietra e con due facce: far sentire bene i clienti con sé stessi, dentro e fuori la splendida struttura dell’Alto Adige, a Nova Ponente, a 30 minuti da Bolzano e a due passi dalla nota stazione sciistica di Obereggen.
La filosofia
“La nostra filosofia è far vivere ai clienti il territorio – ci racconta Luis Brunner, il titolare dell’albergo, 70 anni di passione contagiosa per l’accoglienza turistica, fatta a regola d’arte -. Siamo in un posto bellissimo, l’altopiano del Monte Regolo, nelle Dolomiti occidentali. La luce è speciale e il clima è mediterraneo: risente dell’aria calda che arriva dal lago di Garda, soprattutto a partire da marzo, facendo fiorire gli alberi prima rispetto ad altre parti del Sudtirolo”. Brunner, un omone alto quanto pieno di salute, fa i conti con una vita spesa per accogliere i turisti a braccia aperte: “La nostra attività nel settore alberghiero partì con mio nonno Luis nel 1939: aveva 4 figlie e gli venne l’idea di fare una pensione con 15 camere. Mia mamma Giuseppina imparò a cucinare proponendo le ricette sudtirolesi come i canederli, il brasato di manzo, le frittelle di mele e lo strudel. E così, oggi, dopo l’intervento di mio papà Antonio e tre importanti ristrutturazioni, l’Erica continua ad accogliere e a far sentire le persone a casa propria”. Il titolare si ferma e poi, in poche parole, riavvolge il nastro della sua vita professionale: “Quasi 50 anni fa, quando avevo 23 anni, abbiamo puntato sul benessere: si vive bene quando si mangia bene, si fa movimento e si ha la mente libera. Quando la parola “sostenibilità” non era ancora sulla bocca di tanti, noi la praticavamo, perché tra i massicci dello Sciliar, del Catinaccio e del Latemar l’inverno era ed è duro e bisogna affrontarlo ben preparati”.
Prodotti del territorio
Prodotti, dunque, locali all’hotel Erica: “Chi arriva dalla città può trovare le uova dei nostri masi, il latte del mucche che vivono in Alto Adige o le verdure dei contadini della zona”, aggiunge Luis. Per non parlare, poi, del riscaldamento, necessario durante i mesi freddi dell’anno: “Dal 1992 riscaldiamo l’hotel con i trucioli derivati dal taglio della legna – prosegue, mostrandoci la grande caldaia a biomassa sotterranea, che dà calore anche a una struttura per anziani della zona –. Quando ho iniziato a usare risorse rinnovabili e a chilometro zero per riscaldare, non me lo volevano far fare, perché era un metodo “troppo innovativo”: mi alzavo tutti i giorni alle 4 di mattina per caricare la stufa. Allora, negli anni Novanta, mi davano del matto: poi, quando hanno capito il grande risparmio che si poteva ottenere rispetto all’impiego del gasolio e del metano, tanti altri albergatori mi hanno seguito. Non sprecare le risorse è nel dna della nostra terra: questo significa essere sostenibili”.
È questa la filosofia anche dei Vitalpina Hotels Südtirol: “Fin dalla fondazione del gruppo – spiega Silvia Pfeifer, coordinatrice dei Vitalpina Hotels Südtirol – i Vitalpina Hotels hanno fatto della sostenibilità un punto cardine”. Tutti gli hotel sono infatti caratterizzati da metodi di costruzione sostenibili e a risparmio energetico, nonché ecologici e privi di sostanze inquinanti. Riscaldano con materie prime rinnovabili, usano materiali naturali e tipi di legno locali per i loro interni, prestano attenzione ai percorsi brevi di trasporto, prodotti che risparmiano imballaggi ed evitano i rifiuti. “Inoltre, i nostri hotel calcolano le emissioni di CO2 per continuare a dare il loro contributo ecologico ed economico a vantaggio della natura e delle future generazioni».
Il racconto
Il racconto dell’offerta per i turisti è tutto declinato in un verbo inglese, una parola passepartout: “to feel”, ossia sentire in italiano. “Feel good”, “feel home”, “feel the nature”, “feel healthy”, “feel active”, “feel balaced”, “feel comfortable”, “feel well”, “feel and taste”, “feel the winter”. “L’hotel Erica ha puntato sui trattamenti naturali, come la sauna secca dove sul pavimento interno ci sono i rami che diffondono nell’aria il profumo dei pini. Settimanalmente, poi, offriamo gratuitamente un programma di attività sportive all’aria aperta“, dice mostrando il calendario, dove spiccano le ciaspolate guidate da Marco Festini di Nova Ponente con vista sui capolavori di dolomia, la roccia magica costituita da carbonato doppio di calcio e magnesio.
È la climaterapia della passeggiata o della sciata, basata sulla luce, l’aria tersa, i profumi e l’acqua dei ruscelli: “Il 50% della superficie dell’Alto Adige è ricoperto da boschi e foreste, che rappresentano una fonte inestimabile di benessere”, racconta sorridendo Silvia Pfeifer. Nel lontano Oriente la chiamano “medicina forestale”, qui nel Sudtirolo preferiscono parlare di “lasciarsi andare per stare bene”: “L’energia segue l’attenzione. Là, dove vanno i nostri pensieri, va anche la nostra energia”, spiega il bel manuale “Bagno nel bosco” messo a disposizione degli ospiti dai Vitalpina dopo aver partecipato al programma. È una rete fattiva di 28 alberghi distribuiti in tutto l’Alto Adige e anche in Val Pusteria, luogo di origine del campione di tennis Jannik Sinner.
“Basta una sola giornata nel bosco per aumentare del 40% il numero delle cellule “natural killer” in grado riconoscere e distruggere le cellule tumorali o colpite da un virus”, insegna il terapeuta Martin Kiem. Psicologo e coach del benessere olistico, Kiem ha sviluppato il programma Bagno nel bosco insieme ai Vitalpina Hotels.
E dopo aver abbassato il volume dei pensieri nell’Alto Adige è possibile fare ritorno in città con il cestino delle bontà dei Vitalpina Hotels Südtirol: “Offriamo prodotti biologici, come le barrette al gusto di mela, albicocca e mirtillo rosso, una miscela di farina per fare il pane oppure lo sciroppo di ribes nero della Val Martello, salutare e dissetante, ideale come condimento sull’insalata oppure come antidoto alla tosse”, prosegue Silvia.
L’idea è originale: continuare a vivere nella vita di tutti i giorni il benessere altoatesino. Per poi, quando il borbottio della mente torna a farsi sentire forte, tornare nel Sudtirolo per ritrovare noi stessi, ascoltando noi stessi.
Filippo Poletti
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