Le nuove frontiere del luxury tourism

Luxury tourism: una definizione ormai abusata che ingloba lo sfarzo ma allo stesso tempo la semplicità, dai servizi iper personalizzati al contatto autentico con il territorio ospitante. Sono tante le sfumature possibili, ma che in comune hanno il tempo libero dedicato a sé stessi e alle proprie passioni, da vivere spesso come periodo di apprendimento, ... L'articolo Le nuove frontiere del luxury tourism proviene da GuidaViaggi.

Feb 11, 2025 - 16:08
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Le nuove frontiere del luxury tourism

Luxury tourism: una definizione ormai abusata che ingloba lo sfarzo ma allo stesso tempo la semplicità, dai servizi iper personalizzati al contatto autentico con il territorio ospitante. Sono tante le sfumature possibili, ma che in comune hanno il tempo libero dedicato a sé stessi e alle proprie passioni, da vivere spesso come periodo di apprendimento, lasciandosi coinvolgere dalle culture locali, in modo sostenibile e misurato.

Fuori dall’ordinario

“Oggi lusso è stato democratizzato, ha molteplici sfaccettature e di conseguenza altrettante nicchie di mercato e prodotti per questo motivo è importante individuare con precisione i target che si vogliono raggiungere. -spiega Stefano Bajona founder di Onirikos– Noi, infatti, abbiamo deciso di formare un team altamente specializzato che opera secondo un luxury mindset. Vendere un prodotto di lusso non è facile in quanto bisogna sì trovare qualcosa fuori dall’ordinario, ma curando anche aspetti più semplici come la logistica per accontentare a pieno i clienti senza far percepire l’immane lavoro dietro alle quinte nel confezionare un soggiorno di qualità elevata. Un impegno che, al tempo stesso, si accompagna a una costante e capillare ricerca di nuove esperienze per proporre un prodotto diverso da quello ormai massificato e seriale”.

Una nuova comunicazione

Talvolta per proporre qualcosa di nuovo e di successo è necessario cambiare il modo di comunicarlo. “Nel tempo ci siamo accorti che quando proponevamo ai clienti esperienze sostenibili, di basso impatto ambientale e di supporto alle comunità locali non avevano il riscontro auspicato. -afferma Andrea Grisdale ceo di Ic Bellagio– Allora abbiamo iniziato a spiegare questo concetto solo dopo la fruizione dell’esperienza e questa scelta ha avuto in impatto positivo. Per noi il lusso non è rispondere al cliente, ma ascoltarlo. Gestire il tempo e il denaro del cliente è una grande responsabilità, a volte è necessario ascoltare non solo quello che ci racconta, ma anche quello che omette. Leggere tra le righe ci fa capire anche il livello di comfort o di autenticità che cerca in una vacanza”.

Targettizzare il viaggiatore

Una linea dedicata esclusivamente al target lusso. “Così è nato Ego del Gruppo Alpitour che propone prodotti altamente distinguibili sul mercato per la loro autenticità. -dichiara il brand manager Giorgio Scaramuzza– Proponiamo esperienze, destinazioni e strutture inedite con una grande attenzione alla sostenibilità. Per comunicarle, inoltre, facciamo leva su campagne digital e social fortemente targettizzate sul segmento luxury frutto di una attenta profilazione del nostro cliente. In questo senso l’alleanza con la tecnologia è stata fondamentale per veicolare messaggi che ispirino i nostri potenziali viaggiatori”.

Creare emozioni

Un tailor made all’ennesima potenza, è così che opera Sono Travel Club una dmc travel boutique nata nel 2019 con l’obiettivo (anche) di anticipare le richieste dei clienti che “oggi cercano esperienze esclusive e altamente personalizzate che garantiamo grazie a un team di travel designer e local expert. -spiega il brand manager Ignazio Ciraulo– Curiamo ogni singolo dettaglio per cercare di emozionare chi viaggia con noi, persone che già nella vita di tutti i giorni sono abituati a standard altissimi”.

Storytelling dedicato

Un riposizionamento verso l’alto ha tracciato un nuovo percorso per Mangia’s. “E’ stato quindi necessario ripensare il nostro prodotto in un’ottica di affordable luxury che strizza l’occhio anche alla sostenibilità dentro e fuori alle strutture. -dichiara il senior marketing manager Gaetano Scancarello– Un progetto che è stato affiancato da un nuovo storytelling utile a spiegare la direzione intrapresa che vede al centro il cliente e l’autenticità sia delle esperienze proposte che dei territori in cui viverle. Non solo, il riposizionamento è avvenuto anche grazie alle persone come nuovi brand manager specializzati sul luxury e la formazione del team dedicato”.

Sveva Faldella

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