La bambina con la valigia film, recensione: da uno scatto l’occasione di raccontare la Storia con semplicità

Una fiction che partendo da uno scatto-simbolo fa del ricordo occasione per commemorare ma anche per guardare al passato per pensare un futuro migliore

Feb 11, 2025 - 09:02
 0
La bambina con la valigia film, recensione: da uno scatto l’occasione di raccontare la Storia con semplicità

Da uno scatto, una storia: tutte (o gran parte) delle foto che facciamo si portano dietro dei significati e delle storie. Ma quando un scatto non rappresenta semplicemente una storia, ma una pagina di Storia, allora diventa esso stesso un documento. Come viene raccontato ne La bambina con la valigia, il film-tv di Rai 1 e RaiPlay realizzato in occasione del Giorno del Ricordo.

La recensione de La bambina con la valigia

La bambina con la valigia film Rai

La sfida di questo film-tv, diretto da Gianluca Mazzella, era quella di partire da uno foto-simbolo di una triste pagina del nostro Paese (le foibe e l’esodo giuliano-dalmata), quella di una bambina con una valigia pronta a partire verso una nuova vita, contro la sua volontà, per raccontare cosa avesse vissuto prima e cosa avrebbe vissuto dopo.

Una missione riuscita: La bambina con la valigia ricorda ma sa anche infondere sensazioni di speranza e resistenza tra il pubblico senza pescare tra i facili sentimenti del pietismo. Piuttosto, la vita della piccola Egea Haffner passa davanti agli occhi del pubblico riuscendo a non nascondere il dolore, ma ad affrontare con uno sguardo che sa di quelle poesie semplici che fanno sperare.

Senza cercare gli approfondimenti storici del caso, la fiction preferisce assumere un punto di vista prima ingenuo, come può essere quello di una bambina, per poi diventare consapevole ma non rassegnato. Diventata adulta Egea ha trovato nei nuovi spazi di Bolzano una casa che non pensava avrebbe più avuto dopo l’esilio, e che faticosamente ha costruito affiancata dalla sua famiglia.

La bambina con la valigia vuole insomma essere una storia che sa fare del ricordo una necessità: perché bisogna custodire il passato, ma saperlo anche trasformare in pensiero che sappia dare al presente il giusto terreno per seminare un futuro migliore. Egea è riuscita in questa impresa, insieme ai suoi cari: ecco perché quella foto, diventata simbolo, non deve essere interpretata solo per quel singolo momento, ma anche per ciò che è accaduto dopo. O almeno è ciò he prova a fare questo film-tv.