Silent Hill f Anteprima: rituali nella nebbia

Dopo anni di silenzio, gli echi sinistri delle strade di Silent Hill sono tornati a farsi sentire con un trailer che ha lasciato tutti gli appassionati a bocca aperta: Silent Hill f, presentato durante la Silent Hill Transmission dello scorso 13 marzo, ci catapulterà nel Giappone degli anni ’60, in una città immaginaria chiamata Ebisugaoka. […] L'articolo Silent Hill f Anteprima: rituali nella nebbia proviene da Vgmag.it.

Mar 15, 2025 - 15:05
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Silent Hill f Anteprima: rituali nella nebbia

Dopo anni di silenzio, gli echi sinistri delle strade di Silent Hill sono tornati a farsi sentire con un trailer che ha lasciato tutti gli appassionati a bocca aperta: Silent Hill f, presentato durante la Silent Hill Transmission dello scorso 13 marzo, ci catapulterà nel Giappone degli anni ’60, in una città immaginaria chiamata Ebisugaoka. Abbandonando le atmosfere occidentali a cui siamo abituati, il gioco promette di immergerci in un’ambientazione inedita, ma che non tradisce l’essenza della serie. Il breve video promozionale, che riprende la presentazione proiettata durante il precedente live streaming dell’ottobre 2022, ha mostrato immagini inquietanti di una città avvolta nella nebbia, con creature mostruose e atmosfere cariche di tensione. L’attesa per questo titolo è stata lunga, soprattutto dopo il periodo di stasi che ha colpito la serie, ma Konami sembra aver ritrovato alfine la giusta via, come dimostrato dall’ottima accoglienza riservata al remake di Silent Hill 2. Ora, con Silent Hill f, la compagnia giapponese punta a dimostrare che l’horror psicologico digitale per eccellenza è ancora in grado di mantenere ben salda la sua presa sullo scranno e che, in realtà, quelli noti in occidente come “Swinging Sixties” celavano oltreoceano un lato molto più sinistro.

Silent Hill f
La cittadina di Ebisugaoka e le campagne attigue sono state invase dalle nebbie di un male profondo e imperscrutabile

Silent Hill f: gli incubi antichi di un’epoca contemporanea

Il prossimo episodio della saga si configura come un vero e proprio viaggio nell’anima oscura del folklore giapponese: nel corso dell’evento, il team di sviluppo ha rivelato le influenze principali , a partire dalla penna di Ryukishi07, lo sceneggiatore, noto per le sue opere ricche di suspense e mistero, che ha una predilezione nell’intrecciare folklore e orrori a cavallo tra antico e moderno. L’ambientazione, pur essendo fittizia, è profondamente radicata nella città reale di Gero, nella prefettura di Gifu, servita da riferimento per delineare il profilo urbano di Ebisugaoka. I paesaggi montani, le sorgenti termali e l’atmosfera tradizionale della città hanno ispirato gli scenari di Silent Hill f, creando un’ambientazione unica e inquietante. Qui, la giovane Hinako Shimizu vede la sua vita sconvolta dall’arrivo di una nebbia misteriosa, un presagio di incubi che la costringeranno a lottare per la sopravvivenza. Il trailer presenta scorci di scene inquietanti: cerimonie ancestrali, maschere kitsune che nasconde volti distorti e pelle che viene sfogliata come petali di un fiore, rivelando strati organici ripugnanti, viscidi e quasi alieni, tutte immagini che ci hanno lasciato con la pelle d’oca, desiderosi di scoprire i segreti celati in questa nuova avventura dove l‘orrore si manifesta in forme inaspettate, mescolando elementi soprannaturali e psicologici. Il gameplay promette di rispettare la tradizione di Silent Hill, con esplorazione e combattimenti e enigmi che metteranno alla prova i nostri nervi. Hinako, armata di un consueto e ormai distintivo tubo di piombo, dovrà farsi strada in un mondo distorto, dove la realtà si fonde con l’incubo e nel quale la sua sopravvivenza è legata a doppio filo dalla nostra capacità di risolvere enigmi e affrontare creature mostruose.

A differenza di altri progetti legati al franchise, Silent Hill f è sviluppato da NeoBards Entertainment, uno studio taiwanese noto per aver supportato numerosi progetti di alto profilo di Sony, Activision, Square Enix, Capcom, Electronic Arts e Ubisoft: la loro esperienza su diversi capitoli di Resident Evil dovrebbe in teoria aiutarli a trovare il giusto bilanciamento tra azione e componenti psicologiche, ma i deludenti riscontri di critica e pubblico ottenuti dalle loro trascorse produzioni destano qualche preoccupazione. Di contro, le medesime riserve erano state avanzate anche nei confronti di Bloober Team mentre si trovavano al lavoro sul rifacimento di Silent Hill 2, dunque è possibile che l’alchimia tra Konami e lo studio prescelto generi di nuovo un risultato all’altezza delle aspettative.

Stando all’antagonistica voce narrante, sembra che Hisako non sia una semplice vittima degli eventi

Aspettative che di fatto divengono via via più febbrili, un’ondata di eccitazione che si amplifica ad ogni nuovo dettaglio trapelato. La Silent Hill Transmission ha alimentato questa brama, svelando inoltre il ritorno di alcuni nomi di alto profilo legati al franchise a partire da Akira Yamaoka, l’artefice del sound design che ha plasmato le opprimenti atmosfere di quasi tutti gli episodi anche dopo lo scioglimento del Team Silent, un’autentica garanzia di eccellenza. Le sue composizioni, capaci di scandagliare le profondità dell’animo umano, saranno l’essenza pulsante di Silent Hill f e il motore che spingerà l’esperienza sinestetica ed emotiva, accompagnata degnamente dalla sceneggiatura intensa e affilata dell’autore di visual novel di culto quali Higurashi e Umineko, la cui abilità nel tessere trame complesse e psicologicamente stratificate è davvero indiscutibile. Queste due figure di spicco, autentiche leggende nei rispettivi ambiti, sono la prova che, almeno dal punto di vista sensoriale e narrativo, Silent Hill f è in mani sicure. Tuttavia, ciò che rende quest’ultimo ancor più allettante è l’intento dichiarato di rinnovare la saga: il successo del remake ha dimostrato che è tempo di varcare nuove frontiere, e Silent Hill f ambisce a traslare i precetti cardinali dell’horror psicologico in un’ambientazione inedita, permeata di folklore nipponico e paure assolutamente attuali. Un nuovo principio si staglia dunque all’orizzonte per Silent Hill, un’odissea nell’incubo che promette di sorprendere e atterrire i fan di lunga data e di sedurre nuovi adepti. L’ambientazione giapponese degli anni ’60 si preannuncia come un terreno fertile per gli orrori psicologici che hanno reso celebre la serie, proponendo di esplorare temi come la perdita, il dolore e la corruzione dell’anima attraverso una narrazione intricata e personaggi dalle sfumature complesse.

Silent Hill f
L’ambientazione rurale giapponese presenta forti punti di contatto tra passato e presente

Non può piovere per sempre

Sembra insomma che gli anni più cupi siano finalmente alle spalle. Dopo un periodo di incertezza e promesse non mantenute, la serie di Silent Hill è pronta a risorgere dalle ceneri grazie a quest’ultima avventura che si preannuncia come il tanto atteso punto di svolta, capace di riaccendere la passione dei fan e di riportare la saga ai fasti di un tempo. L’annuncio di Silent Hill F risale a tre anni fa, un’attesa spasmodica culminata nella recente Silent Hill Transmission, un vero e proprio balsamo rigenerante per i sostenitori di lunga data che da troppo tempo bramavano un nuovo capitolo principale della serie. L’ultimo, Downpour del 2012, non aveva riscosso il successo sperato, lasciando un’abissale sensazione di vuoto che l’emblematica mediocrità di ulteriori esperimenti ludici non erano riusciti in alcun modo a riempire. Ma ora, le nuvole paiono diradarsi: il remake di Silent Hill 2 ha dimostrato che la serie è ancora capace di emozionare, e Silent Hill f promette di spingersi oltre, tuffandoci in un’esperienza intensa e coinvolgente, un omaggio al neo horror giapponese che speriamo riesca a conquistarci tanto quanto gli episodi più amati.

Il cammino di Silent Hill è stato costellato di ostacoli e battute d’arresto. L’uscita del summenzionato Downpour, funestata da problemi tecnici, e la tiepida accoglienza della HD Collection avevano gettato delle ombre ritenute all’epoca incancellabili, minacciando di spegnerne la fiamma. Un periodo buio, in cui i fan si sono sentiti traditi e delusi: i mediocri spin-off come The Short Message e Ascension non sono riusciti a risollevare le sorti del franchise, e gli adattamenti riservati al territorio nipponico in formato Pachislot, pur rappresentando un tentativo di mantenere viva la serie, non hanno incontrato il favore del pubblico, soprattutto perché rilasciati dopo un accadimento nefasto ritenuto da molti come la pietra tombale definitiva sulla stessa. Accadimento preceduto da un fulmine a ciel sereno scoccato nel 2014, l’arrivo di un teaser giocabile denominato P.T. (Playable Teaser, per l’appunto) che doveva essere il preambolo per un’autentica rivoluzione, un progetto di altissimo profilo diretto a quattro mani nientemeno che da Hideo Kojima e Guillermo Del Toro, che prevedeva la partecipazione di un cast di tutto rispetto a partire da Norman Reedus, e che avrebbe sovvertito le regole non scritte del gioco ancora prima che Capcom ipotizzasse un cambio di prospettiva dalla terza alla prima persona per il suo Resident Evil. Ma l’idillio non era destinato a durare: nel 2015, l’annuncio della cancellazione di Silent Hills, questo il nome definitivo del progetto, e la separazione tra Kojima e Konami gettarono i fan nello sconforto. Un colpo durissimo, che sembrava segnare la fine di un’era. L’hype generato da P.T. era stato ineguagliabile, e la sua scomparsa segnò una rottura ancora oggi mai sanata. Konami tentò di rassicurare i fan, promettendo nuovi titoli di Silent Hill, ma il silenzio che seguì fu assordante, scandito soltanto dal rumore delle summenzionate slot machine, pallido riflesso della gloria passata. La speranza si affievoliva, e il timore che Silent Hill fosse destinata all’oblio si faceva sempre più concreto. Silent Hill f

Morte e rinascita

L’anno scorso dunque ha segnato un momento cruciale per i fan di Silent Hill: la nuova incarnazione di Silent Hill 2 ha finalmente riportato in vita l’atmosfera angosciante e coinvolgente che aveva reso celebre la serie. Un’esperienza che è riuscita ad annichilire ogni ragionevole dubbio, grazie a una grafica rinnovata e a un’attenzione maniacale ai dettagli, capace di amplificare le tematiche angoscianti dell’originale. Ma la rinascita di Silent Hill non è destinata a fermarsi qui, e Silent Hill f ne è l’abbondante riprova: lasciate le strade nebbiose dell’omonima cittadina americana, i fumosi sobborghi di una cittadina rurale giapponese sono il palcoscenico di un racconto intriso di folklore e orrori primordiali. Il progetto curato da NeoBards rappresenta un ritorno alle origini della serie, ma con uno sguardo rivolto al futuro, un’esperienza inedita che adesso deve rivolgersi a una platea molto più ampia rispetto al passato senza snaturare gli elementi che hanno reso i predecessori così indimenticabili. Il bilanciamento perfetto tra tradizione e innovazione è una delle sfide più complesse per un team di sviluppo ma, se Konami saprà mantenere la rotta intrapresa con Silent Hill 2 e dimostrare di aver appreso qualcosa anche dai passati fallimenti, allora potrebbe davvero essere in grado di scolpire un nuovo punto di riferimento per l’horror digitale interattivo, qualcosa di cui noi tutti abbiamo un forte, fortissimo bisogno.


Non voglio addentrarmi in fantasiose congetture sui recessi di Konami o sulle dinamiche interne dei team di sviluppo, tuttavia, è inconfutabile che l’équipe di Silent Hill abbia dimostrato una notevole attenzione alle necessità dei giocatori e alle tendenze dominanti del genere horror contemporaneo. Il trailer di Silent Hill f è una dimostrazione lampante di questa consapevolezza: un ponderato passo indietro per riscoprire le fondamenta della serie, ma anche un audace balzo in avanti verso territori inesplorati. La scelta di collocare l’azione di gioco in Giappone non rappresenta una semplice variazione scenografica, bensì un autentico mutamento di paradigma, che dischiude un ventaglio di possibilità narrative e tematiche. Una strategia affine a quella adottata da Resident Evil, che ha saputo reinventarsi per sopravvivere in un mercato in perenne evoluzione. Silent Hill sembra aver appreso la lezione, traendo ispirazione dal successo dei giochi horror indipendenti, che hanno saputo riproporre gli stilemi classici del genere. In questo contesto, Silent Hill f si preannuncia come un successore spirituale di Fatal Frame, un titolo capace di fondere l’atmosfera angosciante della serie con le suggestioni tipiche del folklore nipponico.


 

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