Cuoricini, Coma_Cose: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

I Coma_Cose parteciperanno alla 75esima edizione del Festival di Sanremo (11-15 febbraio 2025) con il brano “Cuoricini”.Il brano scritto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, con la musica di Antonio Filippelli, Gianmarco Manilardi e Fausto Zanardelli, porterà California e Fausto Lama a salire sul palco dell’Ariston per la terza volta, dopo l’esordio nel 2021 che

Feb 13, 2025 - 23:25
 0
Cuoricini, Coma_Cose: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

I Coma_Cose parteciperanno alla 75esima edizione del Festival di Sanremo (11-15 febbraio 2025) con il brano “Cuoricini”.

Il brano scritto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, con la musica di Antonio Filippelli, Gianmarco Manilardi e Fausto Zanardelli, porterà California e Fausto Lama a salire sul palco dell’Ariston per la terza volta, dopo l’esordio nel 2021 che li ha visti conquistare il pubblico con il brano “Fiamme negli occhi” (doppio disco di platino) e il ritorno nel 2023 con “L’Addio” (doppio disco di platino).

Il 2025 sarà per loro anche l’anno della loro prima volta nei palasport italiani, con due imperdibili concerti – appena annunciati, organizzati e prodotti da Magellano Concerti e Palace Agenzia – previsti per il 27 ottobre 2025 all’Unipol Forum di Milano e il 30 ottobre 2025 al Palazzo dello Sport di Roma.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO UFFICIALE DI “CUORICINI” DEI COMA_COSE.

Il testo di Cuoricini dei Coma_Cose

Leggi il testo della canzone Cuoricini dei Coma_Cose.

Oggi mi sento una pozzanghera
Se l’ansia mi afferra
Con lo sguardo verso il cielo
Ma il morale per terra
Se mi trascuri impazzisco
Come maionese
Ci sto male, male male male
Vorrei svagarmi ma oggi una canzone
Dura come un temporale
Anche se è molto popolare
E mi hai buttato via
In un sabato qualunque
Mentre andavi in cerca
Di uno slancio di modernità
Ma tu volevi solo
cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Un divano e due telefoni
È la tomba dell’amore
Ce l’ha detto anche un dottore
Porta un chilo di gelato
E poi nel dubbio porta un fiore
E almeno un kiss, please
E se oggi ho le pupille
Più grandi del cuore non mi giudicare
Male male male
Che dovrei dire io che ti parlavo
E tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare
Tu mettevi solo
Cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Ma fortunatamente
Un sabato qualunque
Mi hai portato via da tutta quanta
La modernità
Ma dove scappi senza
Cuoricini, cuoricini
Per l’autostima
Cuoricini, cuoricini
Che medicina
Cuoricini, cuoricini
Ma che tolgono il gusto
Di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Cuoricini, cuoricini
Cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo

Il significato della canzone Cuoricini dei Coma_Cose

“Cuoricini” dei Coma_Cose è una critica ironica e malinconica alla superficialità dei rapporti nell’era digitale, dove i sentimenti sembrano ridotti a semplici like e reazioni virtuali.

La canzone racconta il disagio di una relazione in cui la comunicazione è compromessa dall’ossessione per l’apparenza e i social media. Il protagonista si sente trascurato e incompreso (“Se mi trascuri impazzisco, come maionese”), mentre l’altro sembra più concentrato sull’immagine che sulla sostanza.

Il ritornello esprime questa frustrazione:

“Ma tu volevi solo cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto.”

Qui i cuoricini rappresentano i like, le reazioni sui social, simbolo di una gratificazione effimera che sostituisce la vera interazione umana. Il protagonista si sente soffocato da questa dinamica, incapace di vivere l’amore in modo spontaneo, senza il bisogno di approvazione esterna.

Un altro verso chiave è

“Un divano e due telefoni è la tomba dell’amore.”

Questa immagine descrive la distanza tra due persone fisicamente vicine ma emotivamente separate dai loro schermi, segno di una società sempre più dipendente dalla tecnologia per esprimere i sentimenti.

Verso la fine del brano, c’è un cambiamento:
“Ma fortunatamente, un sabato qualunque
Mi hai portato via da tutta quanta la modernità.”

Questo suggerisce che, nonostante tutto, c’è ancora la possibilità di riscoprire un amore autentico, lontano dalle pressioni della modernità e dai cuoricini virtuali. Tuttavia, il dubbio rimane: si può davvero sfuggire a questa dinamica?

Il pezzo è una riflessione sulla difficoltà di vivere i sentimenti in un mondo in cui tutto passa attraverso i social. La canzone oscilla tra il desiderio di connessione reale e la frustrazione per un amore filtrato dai like, sottolineando quanto sia difficile trovare autenticità nell’epoca digitale.