“Le onde del passato”, intervista a Emma Quartullo: “Misurarsi con il personaggio di Tamara è stata una sfida. Ho imparato a convivere con le insicurezze. Con mia madre Elena Sofia Ricci abbiamo un bel dialogo”
Da mercoledì 19 febbraio andrà in onda su Canale 5 la nuova serie “Le onde del passato”. Liberamente ispirata a Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini, la serie è una coproduzione RTI – Banijay Studios Italy, in sei serate e con la regia di Giulio Manfredonia. Nella serie, Irene Ferri interpreta Tamara Valente, […]


Da mercoledì 19 febbraio andrà in onda su Canale 5 la nuova serie “Le onde del passato”. Liberamente ispirata a Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini, la serie è una coproduzione RTI – Banijay Studios Italy, in sei serate e con la regia di Giulio Manfredonia. Nella serie, Irene Ferri interpreta Tamara Valente, amica di lunga data di Anna e principale sospettata dell’omicidio. Vent’anni prima Anna e Tamara hanno subito un’aggressione sessuale e ora devono fare i conti con il loro passato. Da giovani le due amiche sono interpretate da Emma Valenti ed Emma Quartullo.
“Le onde del passato”, intervista esclusiva a Emma Quartullo
Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Emma Quartullo. La giovane attrice, sul suo personaggio, ha raccontato: “Tamara è un personaggio molto forte a cui mi sono legata tanto. A lei mi accomunano lo spirito e l’energia. Nella serie a Tamara accade qualcosa di violento. Misurarsi con questa storia è stata una sfida ma anche un rischio. E’ stata una bella prova attoriale e una grande responsabilità”. La cronaca restituisce tutti i giorni storie di abusi e violenze. In questo solco si colloca anche il perdono su cui Emma si sofferma a riflettere: “Bisogna capire innanzitutto cosa vuol dire perdonare. Perdonare non significa continuare ad impedire che qualcosa possa accadere. Ogni forma di violenza andrebbe condannata e mai giustificata”. Anche la mamma di Emma, Elena Sofia Ricci, aveva raccontato qualche anno fa di essere stata vittima di violenza all’età di 12 anni. Una storia terribile di cui ha parlato solo quando la mamma è venuta a mancare. Emma Quartullo ci ha spiegato di aver saputo cosa era successo solo quando era più grande: “Si è liberata di quel peso quando ero abbastanza grande per capire”.
Emma Quartullo è una figlia d’arte. La madre è Elena Sofia Ricci, il padre è Pino Quartullo. Una carriera in salita anche se i pregiudizi non l’hanno mai scalfita: “Il pubblico è sempre stato generoso nei miei confronti, ci sono stati pochissimi segnali di disapprovazione. Devo dire che quello dei pregiudizi è più qualcosa di personale nel senso mi reputo fortunata per avere una famiglia bellissima. I miei genitori oltre ad essere degli artisti sono delle belle persone. Caratterialmente, sono insicura e mi faccio tante paranoie. Ho imparato a convivere con le insicurezze”. Nessun confronto però con la carriera dei genitori: “All’inizio non volevo fare l’attrice ma desideravo fare altro perché ero molto spaventata. Sin da piccola la recitazione mi è sempre piaciuta e non avevo intenzione di fare altro. Poi crescendo sono nate le prime insicurezze e con un po’ di lavoro ho imparato a dare più importanza ai desideri piuttosto che alle paure”.
Emma non è l’unica figlia di Elena Sofia Ricci. L’attrice ha avuto un’altra figlia Maria dal matrimonio con Stefano Mainetti. Per lei vivere all’inizio in una famiglia allargata non è stato semplice: “E’ difficile trovare un equilibrio perché ogni famiglia è composta da individui che ricoprono un ruolo all’interno del sistema sociale”.
Nell’intervista, Emma ha parlato anche del rapporto con la madre. Ha dichiarato: “E’ una mamma rompiscatole. Abbiamo sempre avuto un bel dialogo. Siamo diverse, io sono più festaiola, lei una pantofolaia. C’è qualcosa però che ci accomuna: entrambe siamo parecchio lamentose. Infatti quando mi lamento le mie amiche mi chiamano Elena”. C’è però un insegnamento importante che Elena ha trasmesso ad Emma: “Penso che l’insegnamento più grande che mi ha trasmesso sia l’importanza dell’autoconservazione. Lo ha fatto non solo con le parole ma anche con il comportamento”.
Sugli obiettivi futuri, Emma Quartullo sogna in grande: “Oltre a recitare in questo momento lavoro molto in teatro e ho un progetto di teatro under35 che si chiama Bei ricordi. E’ un progetto che mi sta arricchendo tanto. In futuro, mi piacerebbe lavorare con Woody Allen”.