Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank Recensione: un mare di ricordi
Siete pronti per il matrimonio dell’anno? Hello! Spank il Film – Le pene d’amore di Spank arriva per la prima volta nelle sale italiane dal 13 al 16 febbraio. La pellicola è il primo appuntamento della nuova stagione Anime al Cinema, il progetto esclusivo di Nexo Digital in collaborazione con Yamato Video ed i media […] L'articolo Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank Recensione: un mare di ricordi proviene da Vgmag.it.


Siete pronti per il matrimonio dell’anno? Hello! Spank il Film – Le pene d’amore di Spank arriva per la prima volta nelle sale italiane dal 13 al 16 febbraio. La pellicola è il primo appuntamento della nuova stagione Anime al Cinema, il progetto esclusivo di Nexo Digital in collaborazione con Yamato Video ed i media partner Radio DEEJAY, Lucca Comics & Games, Cultura POP, MYmovies, ANiME GENERATION, nonché in cooperazione con Royal Canin. Prodotta da TMS Entertainment (precedentemente Tokyo Movie Shinsha) nel 1982, è una sorta di spin-off della nota serie TV Hello! Spank, tratta dal manga di Shun’ichi Yukimuro e Shizue Takanashi. Il film è stato precedentemente trasmesso in Italia nel 2009 su Hiro, canale tematico a pagamento del servizio Mediaset Premium, chiuso definitivamente nel 2013.
In una delle sue goffe peripezie, Spank s’innamora a prima vista della vivace cagnolina Anna, adottata da Kakeru Shimada, nuovo compagno di classe di Aika. Tra i due adolescenti, dopo una serie di bisticci e incomprensioni, nasce una profonda amicizia. Sfortunatamente Kakeru deve trasferirsi a New York per continuare a studiare violino, ma Aika decide di non farsi sopraffare dalla tristezza e cerca di creare bei ricordi con lui prima della sua partenza.
Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank: la leggiadria della malinconia
Un tuffo negli anni ’80 del secolo scorso, dedicato a tutti i fan dell’iconica serie contraddistinta dal suo simpatico e bizzarro protagonista. Un’operazione nostalgia in piena regola, orchestrata abilmente nei giorni prossimi a San Valentino promettendoci, da locandina, il matrimonio dell’anno. Si presenta così Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank, che proprio come da tradizione italica per le nozze ha qualcosa di vecchio – la pellicola stessa – , di nuovo – l’uscita per la prima volta nei cinema – , di blu – il mare e la tutina di Spank – e di prestato – le voci del doppiaggio. Il lungometraggio è una specie di spin- off dell’anime, con una storia originale non tratta dal manga incentrata sulle vicissitudini amorose di Spank ed Aika. La trama non si discosta dai canoni della serie animata, impostata come una commedia romantica stile slice of life dal forte tocco di dramma, tendente al melo, alla quale si aggiungono umoristicamente degli elementi semi-fantastici (gli animali parlanti ed i loro comportamenti antropomorfizzati). Una specifica formula di generi che, ad eccezione dei componenti immaginari, è tipica di molti shoujo dell’epoca, di cui Hello! Spank incarna appieno il modello, implementato da quel quid originale dato proprio dal suo protagonista e dai suoi amici a quattro zampe. Il film si fonda su questi cardini, strutturandosi come un lungo episodio indipendente, ma fedele ed intimamente correlato all’universo fittizio preesistente. Nonostante ciò, tuttavia, rimane accessibile anche per coloro che non conoscono la serie o, per via degli anni passati, la ricordano poco.
Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank è una pellicola gradevole, dal racconto nel complesso atemporale, poiché malgrado i suoi quarantatré anni, non risulta particolarmente obsoleto negli eventi e nelle tematiche trattate. La narrazione è scorrevole, abbastanza bilanciata nei tempi per merito soprattutto della componente comica che dona verve al ritmo e ridimensiona quella parte un po’ melodrammatica che alle volte, soprattutto in tempi odierni, potrebbe risultare un po’ stucchevole. La sceneggiatura, sebbene equilibrata e coesa, ci offre una trama piacevole, ma non brillante, che pecca di prevedibilità. La caratterizzazione dei personaggi è poco incisiva e, per quanto concerne Kakeru e sua madre, anche fortemente stereotipata, imperniata nei tipici cliché del genere shoujo anni ’80. Una superficialità sotto certi aspetti giustificabile, in quanto si tratta di un prodotto destinato primariamente ai seguaci dell’anime, i quali conoscono bene i protagonisti, ma che non è altrettanto valida in merito ai nuovi comprimari. Di contro risulta apprezzabile il finale del film, un happy ending un po’ atipico, che seppur scontato, è da considerarsi dal messaggio positivo e maturo.
Dal tocco brioso e soave Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank risulta ancora oggi visivamente gradevole, sebbene non possa e non debba essere paragonato alle produzioni recenti. Realizzato interamente in tecnica tradizionale, riprende l’estetica dell’anime ed alcune caratteristiche delle produzioni nipponiche degli anni ’80. Nella pellicola si fa ampio uso di fondali in stile pittorico, molto lineari, ma nell’insieme raffinati. Grande attenzione è riservata anche ai dettagli cromatici dei personaggi, vivaci e saturi, che conferiscono una sensazione di freschezza e dinamismo, accentuando le emozioni, soprattutto nelle scene comiche o drammatiche. Le animazioni sono fluide, grazie di una certosina cura nella gestione dei fotogrammi e al lavoro degli animatori, i quali hanno cercato di bilanciare velocità e naturalezza nei movimenti dei protagonisti. Ogni protagonista, in particolare Spank, possiede espressioni facciali e movimenti ben definiti, in alcune sequenze volutamente esagerati, funzionali a trasmettere le emozioni del momento, recuperando quell’impronta espressiva peculiare della serie. L’adattamento riprende la versione italiana dell’anime, mantenendo le modifiche all’opera originaria, come i nomi dei personaggi, ad eccezione della gattina di Selina, Micia, chiamata come in giapponese Kitty. Apprezzabile il doppiaggio, che presenta un nuovo cast, con Paolo Macedonio che presta la sua voce al beniamino pasticcione Spank.
Un nostalgico ritorno agli anni ’80, che permette agli spettatori di rivivere le emozioni della serie originale attraverso una storia inedita ma intrinsecamente legata all’opera originaria. Nonostante gli anni passati, Hello! Spank il film – Le pene d’amore di Spank riesce a mantenere la sua freschezza estetica e narrativa, risultando nel complesso una visione gradevole. Non scevro di qualche difetto, in primis una trama un po’ troppo prevedibile, è sicuramente un’occasione imperdibile per i fan dell’iconico anime shoujo.
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