Damme ‘na mano, Tony Effe: testo e significato della canzone di Sanremo 2025

Testo e significato di Damme 'na mano di Tony Effe, la canzone di Sanremo 2025 su un amore travolgente ma tossico, dove passione e dolore si mescolano, tra le strade di Roma

Feb 12, 2025 - 02:14
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Damme ‘na mano, Tony Effe: testo e significato della canzone di Sanremo 2025

Tony Effe è in gara per la prima volta al Festival di Sanremo con Damme ‘na mano (Island Records). Si tratta di un brano romantico e passionale che celebra Roma e il profondo legame di Tony Effe con la sua città natale. Tony personifica Roma come una donna, esprimendo l’amore e la connessione che prova verso di essa.

Il cantante arriva al Festival della Canzone Italiana dopo un anno pieno di riconoscimenti. Il suo secondo album da solista, ICON – con la collaborazione degli artisti più influenti della scena rap e trap e 4.5 miliardi di streaming – è il più venduto del 2024 nella classifica FIMI/GfK. Ha dominato l’estate con Sesso e Samba – la hit dell’estate italiana certificata Quadruplo Disco di Platino con più di 200 MLN di streaming – il singolo che per più settimane nel 2024, 12 consecutive, è rimasto al primo posto in classifica FIMI/GfK. Ad ottobre è stato protagonista di ICON TOUR, due incredibili live sold out al Palazzo dello Sport a Roma e all’Unipol Forum di Milano.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO UFFICIALE DI “DAMME ‘NA MANO” DI TONY EFFE.

Il testo di Damme ‘na mano di Tony Effe

Leggi il testo di Damme ‘na mano di Tony Effe.

Io non soffro per te
Non so fare l’attore
Sono pronto a sbagliare
Come un uomo d’onore
Spengo la sigaretta
Come la nostra storia
Ogni notte è per sempre
Per le strade di Roma
E non fare la stupida stasera
Tu non sei mai sincera
Tu sei pericolosa
Io so che morderai la mela
Ma di noi cosa direbbe Califano
Che è durato troppo poco
Cammino sui sanpietrini
Fino a quando non te trovo
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Solo ‘na donna e ‘na canzone
Nun conta niente
Si crolla er monno
Io m’aricordo solo di te
Damme ‘na mano
Sinno me moro
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Soltanto te
Io e te per tutta la vita
Te lo giuro mi incrocio le dita
Sono il classico uomo italiano
Amo solo mia madre Annarita
La domenica ti lascio sola
Vuoi andare a cena ma c’è la partita
Tu mi aspetti nel letto nervosa
Parli poco fai la stranita
Poi mi tocchi te ne fotti
Vai più giù mi si girano gli occhi
Poi mi guardi togli i tacchi
Mentre ti fai i capelli raccolti
A te piace sbagliare farmi del male
Mi alzi le mani
Poi ti vuoi scusare
E so che perderò questo gioco
Come a carte sei brava a barare
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Solo una donna
E ‘na canzone
Non conta niente
Si crolla er monno
Io m’aricordo solo di te
Damme ‘na mano
Sinno me moro
Damme ‘na mano
Che c’ho ner core
Soltanto te
Io ho sofferto per te
Ora so fare l’attore
Quante volte ho sbagliato
Come un uomo d’onore
Accendo la sigaretta
Penso alla nostra storia
Mentre guardo la notte
Per le strade di Roma

Il significato della canzone Damme ‘na mano di Tony Effe

“Damme ‘na mano” di Tony Effe racconta una storia d’amore intensa e tormentata, ambientata tra le strade di Roma. Il protagonista si rivolge a una donna con cui ha vissuto una relazione complessa, fatta di passione, errori e sofferenza.

All’inizio, il cantante afferma di non soffrire per lei, ma questa sembra più una maschera che una verità. Dice di non essere un attore, ma in realtà ammette di essere pronto a sbagliare e a vivere le emozioni in modo impulsivo, come un “uomo d’onore”. La sigaretta che spegne simboleggia la fine della loro storia, mentre le notti per le strade di Roma evocano un senso di solitudine e malinconia.

C’è un chiaro riferimento a Franco Califano, icona della musica e della romanità, simbolo di amori vissuti intensamente ma destinati a finire troppo presto:

“Ma di noi cosa direbbe Califano / Che è durato troppo poco”

Questa frase riflette la consapevolezza che la loro relazione, per quanto passionale, non è destinata a durare.

Nel ritornello, “Damme ‘na mano” è una richiesta di aiuto disperata: nel cuore del protagonista ci sono solo due cose importanti, una donna e una canzone. Anche se il mondo crollasse, lui ricorda solo lei. L’amore che prova è così forte da farlo sentire perso senza di lei:

“Damme ‘na mano / Sinno me moro”

Nel secondo verso emerge il contrasto tra il classico uomo italiano e il desiderio di libertà. Il cantante si descrive come devoto a sua madre, mentre nella relazione emerge una dinamica fatta di gelosie e contrasti. Lei lo accusa di trascurarla per la partita, e lui riconosce che il loro amore è fatto di alti e bassi.

Nella parte conclusiva, c’è una sorta di ribaltamento: mentre prima diceva di non soffrire, ora ammette di aver sofferto e di aver imparato a “fare l’attore”, cioè a mascherare i suoi sentimenti. La sigaretta che accende mentre pensa alla loro storia chiude il cerchio, riportandoci all’inizio della canzone e lasciando un senso di nostalgia e rassegnazione.

La canzone parla di un amore travolgente ma tossico, dove passione e dolore si mescolano. Il protagonista è combattuto tra il suo orgoglio e il bisogno di lei, tra il tentativo di sembrare forte e il riconoscimento della propria fragilità. Roma fa da sfondo a questa storia, con le sue strade notturne che diventano simbolo di solitudine e ricordi indelebili.