Viaggi d’affari tra rischi interconnessi e gestione delle crisi

Con i suoi molteplici rischi interconnessi, lo scenario definito dagli esperti di risk management come “permacrisi” continua a produrre effetti significativi sul business travel e sulle aziende, contribuendo a un aumento del livello di burnout dei dipendenti. La permacrisi deriva da una serie di fattori quali instabilità geopolitica a livello globale, crisi economiche, eventi climatici ... L'articolo Viaggi d’affari tra rischi interconnessi e gestione delle crisi proviene da GuidaViaggi.

Mar 3, 2025 - 10:16
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Viaggi d’affari tra rischi interconnessi e gestione delle crisi

Con i suoi molteplici rischi interconnessi, lo scenario definito dagli esperti di risk management come “permacrisi” continua a produrre effetti significativi sul business travel e sulle aziende, contribuendo a un aumento del livello di burnout dei dipendenti. La permacrisi deriva da una serie di fattori quali instabilità geopolitica a livello globale, crisi economiche, eventi climatici estremi, disordini sociali e politici, epidemie ed evoluzione delle aspettative della forza lavoro.

Le aziende devono investire in modelli di assistenza evoluti per proteggere i loro dipendenti e mitigare rischi e minacce che potrebbero impattare negativamente sulla loro salute e sicurezza, sulla continuità operativa e sulla reputazione aziendale.

Contesto complesso

“Con il 58% dei travel manager che prevede un aumento delle spese di viaggio nel 2025 – spiega Franco Fantozzi, Senior Security Advisor, International SOS – , con una crescita stimata fino al 15% annuo (fonte Deloitte), ben si comprende come, in un contesto sempre più complesso e dinamico, le organizzazioni si trovino di fronte alla necessità di investire in politiche di prevenzione e gestione dei rischi efficaci e in grado non solo di tutelare l’incolumità del personale ma anche di garantire la continuità del business. La costante evoluzione del contesto di rischio richiede di adattare il proprio approccio al duty of care per essere in grado di affrontare efficacemente tali rischi, nonché di rivedere le procedure di travel risk management per assicurare la conformità alle normative e alle linee guida Uni Iso 31030.

Assistenza proattiva

“La natura interconnessa dei rischi odierni – precisa – richiede un passaggio da un approccio reattivo a uno di tipo proattivo e predittivo, che vada oltre la risposta agli incidenti, combinando prevenzione, preparazione e risposta integrata. La prevenzione è il pilastro fondamentale di questo approccio. Grazie all’utilizzo di dati e analisi in tempo reale, è possibile prevedere potenziali minacce e intervenire tempestivamente. La preparazione, invece, si concretizza attraverso programmi di formazione dedicati a manager e dipendenti, briefing personalizzati e simulazioni di scenari di crisi. Infine, la risposta integrata garantisce un supporto continuo e l’accesso a risorse critiche, come assistenza medica e di security e piani di evacuazione, ove necessario”.

L’importanza di adottare un approccio proattivo è evidenziata anche dai recenti case study che hanno visto il coinvolgimento di International SOS a supporto dei propri clienti. Attraverso una combinazione di raccomandazioni, strumenti di monitoraggio, coordinamento con partner in loco e piani di evacuazione, è stato possibile tutelare la salute e la sicurezza del personale e dei viaggiatori.

Le sfide

Il contesto odierno è caratterizzato da un’elevate incertezza e imprevedibilità, con cui inevitabilmente il business travel deve confrontarsi.

“Tra le principali sfide – prosegue l’esperto – si evidenziano l’incremento dei rischi sanitari, legato all’emergere di nuove epidemie e alla diffusione di malattie croniche, e gli eventi climatici estremi, che compromettono la sicurezza delle infrastrutture critiche. A queste si aggiungono le tensioni sociali e politiche, che aumentano il rischio di disordini civili e attacchi terroristici. Questi scenari richiedono una capacità operativa robusta, strumenti avanzati per il monitoraggio e la necessità di essere supportati da partner con capability in loco, da una rete globale e da fornitori locali. Le organizzazioni devono poter contare su informazioni aggiornate e tempestive e su un supporto operativo che consenta loro di reagire rapidamente e con efficacia a crisi e incidenti. La collaborazione tra stakeholder è essenziale per garantire una gestione coordinata e tempestiva delle emergenze”.

Strategie di mitigazione

È fondamentale implementare un programma di travel risk management mirato attraverso un quadro chiaro delle minacce specifiche per ciascuna organizzazione e destinazione.

“La conformità alle normative nazionali e alle linee guida internazionali consente alle organizzazioni di essere preparate a fronteggiare tali rischi, mantenere la continuità operativa, e di restare competitive. Ciò sottolinea l’importanza di integrare la gestione dei rischi di viaggio con politiche aziendali più ampie, assicurando un approccio coerente e allineato agli obiettivi strategici. Questo include la definizione di ruoli e responsabilità, l’adozione di misure di mitigazione specifiche e la creazione di flussi strutturati di comunicazione e reporting”.

“Nell’attuale contesto della permacrisi, il travel risk management non è più una scelta, ma una necessità. La resilienza organizzativa, supportata da strategie e tecnologie innovative e una forte attenzione al duty of care, rappresentano il punto di partenza per costruire un business travel più sicuro e sostenibile”, conclude Fantozzi.

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