Meteo: dalla Siberia con furore, l’Inverno vuole chiudere col botto
Da diverse settimane, l’Italia sta vivendo condizioni meteo solo parzialmente invernali, con episodi di neve limitati alle medie e alte quote. Solo in due occasioni, tra dicembre e gennaio, e poi una terza nel weekend appena trascorso, si sono verificate irruzioni di aria artica, che hanno permesso ai fiocchi di neve di raggiungere almeno […] Meteo: dalla Siberia con furore, l’Inverno vuole chiudere col botto

Da diverse settimane, l’Italia sta vivendo condizioni meteo solo parzialmente invernali, con episodi di neve limitati alle medie e alte quote. Solo in due occasioni, tra dicembre e gennaio, e poi una terza nel weekend appena trascorso, si sono verificate irruzioni di aria artica, che hanno permesso ai fiocchi di neve di raggiungere almeno le aree collinari. Nel resto del tempo, le principali città e le zone di pianura hanno dovuto fare i conti con un clima più mite e umido.
Febbraio porterà la neve anche a bassa quota?
La domanda che molti si pongono è se la neve riuscirà ad arrivare in modo più diffuso nel corso di febbraio. La risposta non è semplice, poiché ci troviamo in un periodo dinamico e turbolento, caratterizzato da un forte indebolimento del Vortice Polare. Questa situazione è piuttosto comune tra febbraio e marzo, quando il Vortice Polare può subire modifiche anche drastiche nella sua struttura.
Quello che sta avvenendo, però, non è un semplice rallentamento della sua circolazione, bensì una vera e propria scissione di questa gigantesca depressione fredda che avvolge il Polo Nord. Tale divisione porterà alla creazione di due distinti blocchi di aria gelida, con conseguenze notevoli sulla circolazione atmosferica.
Correnti fredde da Est: cambia tutto sullo scenario europeo
Questa profonda alterazione della struttura del Vortice Polare favorirà l’espansione dell’alta pressione sul Nord Atlantico, sulla Scandinavia e sul Polo Nord, determinando una drastica modifica dei flussi d’aria. Di conseguenza, si attiveranno i cosiddetti moti anti-zonali, ovvero un’inversione del flusso atmosferico, con l’aria che inizierà a spostarsi da Est verso Ovest.
Questa dinamica è piuttosto rara per l’emisfero boreale, dove la normale circolazione atmosferica avviene in senso opposto, ovvero da Ovest verso Est. Tuttavia, quando si verificano i moti anti-zonali, il gelo siberiano ha la possibilità di scivolare verso l’Europa, portando condizioni invernali rigide e un incremento del rischio di neve anche a basse quote.
L’aria gelida raggiungerà anche l’Italia?
Se la tendenza dovesse confermarsi, una parte di questa aria gelida potrebbe propagarsi sull’Europa centrale e successivamente sul Mediterraneo poco dopo la metà di febbraio. Questo significherebbe un netto cambiamento meteo, con un aumento della probabilità di ondate di freddo e della possibilità di nevicate anche a quote relativamente basse, soprattutto sulle regioni settentrionali e adriatiche.
Tuttavia, sarà necessario monitorare i prossimi aggiornamenti per comprendere con maggiore precisione la traiettoria del freddo siberiano e il suo reale impatto sulla Penisola. Il quadro meteo rimane quindi in forte evoluzione e potrebbe riservare sorprese già nella seconda metà del mese.
Meteo: dalla Siberia con furore, l’Inverno vuole chiudere col botto