pagelle All Bars Game – 13/10/2024 & 26/10/2024

In attesa dell’uscita degli ultimi all bars game, tenutasi al colorificio Kroen a Verona, in data 02/11/2024, volevamo fare un piccolo recap delle migliori prestazioni delle edizioni al Sanfra di Bologna, e dello zoo bar a Roma. Bologna Misa 7... The post pagelle All Bars Game – 13/10/2024 & 26/10/2024 appeared first on Freestyle Rap Italiano.

Feb 11, 2025 - 14:23
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pagelle All Bars Game – 13/10/2024 & 26/10/2024

In attesa dell’uscita degli ultimi all bars game, tenutasi al colorificio Kroen a Verona, in data 02/11/2024, volevamo fare un piccolo recap delle migliori prestazioni delle edizioni al Sanfra di Bologna, e dello zoo bar a Roma.

Bologna

Misa 7

Serrato, aggressivo quando serve, con tanta voglia di esprimersi e un bisogno di catarsi che riesce a veicolare molto bene al pubblico di Sanfra.

A livello tecnico non è perfetto: la sua prima strofa presenta un ritmo abbastanza discontinuo, e la dizione del rapper romagnolo non fa arrivare alcune barre al pubblico con tutta la potenza necessaria. Ma…

Il suo è un All Bars potente, in cui si mette a nudo (un tema ricorrente in questa edizione bolognese), dando voce a tanta rabbia, ma mai in maniera gratuita. Alla fine, non può che lasciare qualcosa nello spettatore.

Scremando alcune imperfezioni, il ragazzo ha davvero tanto da offrire.

Tassi 7

Perdonando qualche fugace dimenticanza nel primo round, il suo è un All Bars pulito, solido, magari senza particolari velleità, ma comunque efficace e senza insufficienze.

Ciò che manca nella sua prestazione è probabilmente un po’ di sangue. Vuole fin troppo bene al suo rivale, e anche quando tenta un approccio più aggressivo, non risulta mai credibile al 100%. Traspare una lieve discrepanza tra ciò che pensa e il modo in cui si pone.

Il finale, in cui abbraccia l’avversario e dice “ci sarà sempre spazio per entrambi”, è davvero bello. Coerente con quanto detto prima, suggella perfettamente uno scontro tra quelli che potremmo definire fratelli rivali, ma sicuramente non nemici.

Zenix 7

Il suo è esattamente è l’all bars che si aspettava da lui.

Battute argute, alcune che capisci dopo, incastri di livello e molti bei concetti. Dopo una strofa iniziale più incentrata sulla punchline singola, nella seconda tiene fede alla sua premessa iniziale: “voglio portare una roba veramente mia, veramente sentita”, portando la propria identità stilistica e personale, ma anche la propria visione della disciplina.

La presenza scenica non è notoriamente la skill migliore di Zenix, che in un contesto come l’All Bars, in una piazza senza palco, hanno comunque una discreta rilevanza nella percezione della prestazione.

Intelligentemente però il ragazzo cerca di portare barre che non hanno bisogno di troppo fotta per essere veicolate, riuscendo ad abbattere parzialmente l’ostacolo, e farsi ascoltare da un pubblico ben disposto come è quello di Sanfra.

Chiasmo 7,5

Nonostante una condizione vocale non al top, il ragazzo riesce comunque a portare avanti una prestazione di livello, e rispetto all’ultima volta sembra anche migliorato nella gestione della tensione, probabilmente aiutato anche di un contesto a lui familiare.

Riprende lo schema adottato nel suo precedente all bars contro casco, ed inizia con una prima strofa più cabarettistica, con quello lui stesso definisce “bullismo da fratello maggiore”, e con rime molto divertenti e dirette, riesce a portarsi a casa un’ottima prima manche.

La seconda, come al solito, è più conscious, una lettera al suo compagno di crew, traformando il suo bullismo da fratello maggiore, in consigli da quest’ultimo.

Infine concludo con un vero e proprio manifesto per la disciplina, una messaggio d’amore e di speranza per il suo fernet barre, ed una promessa “Ogni piazza sarà sanfra, ed ogni palco sarà fernet”

Simon Skunk 9

La maturità artistica e personale di Simon Skunk si riflette perfettamente nel suo All Bars. Con la sua simpatia naturale e la disinvoltura che lo contraddistingue, il rapper marchigiano costruisce le sue due entrate camminando come un funambolo sulla sottile corda che divide dramma e commedia: “Ci scherzo sopra perché così fa un po’ meno paura.”

Critica e si autocritica sempre con estrema ironia e consapevolezza, riuscendo a divertire, colpire dove serve e anche a emozionare, specialmente nella sua seconda strofa, a tratti commuovente.

Il suo è un All Bars incredibilmente umano e sentito, oltre che eseguito alla perfezione, senza la minima sbavatura e con quella delivery che gli è propria.

Un perfetto connubio tra personaggio e persona, nonché tra tecnica e contenuto.

Redrum 7,5

Un All Bars a tratti simile negli intenti a quello del suo rivale, ma abbastanza diverso nell’esecuzione: più serioso, con un’impostazione quasi in stile slam poetry, terreno che il nostro caro Redrum ha già esplorato.

Forse troppo alla ricerca della vena poetica, la prima strofa del pugliese risulta meno potente di quanto potrebbe, non riuscendo a fare pienamente presa sul pubblico.

Ma una volta metabolizzato lo stile, le cose cambiano radicalmente nella seconda entrata, dove Redrum riesce a coniugare potenza e contenuto. La sua esposizione diventa molto più fluida e omogenea, esprimendo al massimo il suo lato artistico e introspettivo.

Insomma, doveva semplicemente prendere le misure. Ora che lo ha fatto, attendiamo con ansia il suo secondo All Bars.

Virux 7

Il buon Virux trasuda hip hop da ogni poro.

Attitudine old school, presenza scenica e delivery da manuale: sarcastico e provocatorio, ma sempre rispettoso del rivale.

Non c’è molto da dire sul suo All Bars: massimo rispetto per una leggenda di questa disciplina, che a quarant’anni ha deciso di rimettersi in gioco senza deludere nessuno.

Frenk 7,5

Come al solito, il buon Frenk porta quartine dalla costruzione surreale, lanciandole come bombe con fusione nucleare.

Ogni sua singola quartina ha la densità del piombo, con rime sillabiche che coprono quasi ogni sillaba, citazioni al proprio mondo anime-nerd, punch e giochi di parole.

Forse il suo principale difetto in questo All Bars è lavorare troppo a compartimenti stagni: è come se, dopo ogni due o tre quartine, venisse premuto il tasto reset per passare alla mega costruzione successiva. Manca un filo rosso che avrebbe reso il tutto ancora più incisivo.

A parte ciò, le abilità tecniche di Frenk sono innegabili: non c’è un singolo elemento fuori posto, e anche solo ascoltarlo nel suo incredibile manierismo è sempre un piacere.

Roma

gabs 7,5

Gabsinho da san benedetto del Tronto, porta le sue solite barre col compasso: Tecnicismi a non finire, incastri e metrica di altissimo livello, ma rispetto al suo precedente all bars game, c’è qualcosa in più.

Probabilmente anche grazie al rivale, suo compagno di crew e punto di riferimento nella disciplina, il rapper marchigiano risulta nettamente più ispirato dell’ultima volta, e riesce a trovare quel filo rosso che mancava nella battle con il dottore, (il confronto allievo-maestro). Le sue due strofe risultano dunque continuative, e ne giovano anche in efficacia.

Oltre ciò, sembra che Gabs abbia acquisito una maggiore disinvoltura, come si dimostra dai commenti ironici ed estemporanei nella Battle come “che regolamento balordo tra l’altro”.

insomma, un bel salto di qualità.

Morbo 8

Il Martinsicurese ci ricorda ancora una volta il perchè della sua nomea di “king degli incastri”, portando una metrica eccelsa, accompagnate da punch potenti e soprattutto tanta personalità.

Impressionante la sicurezza con cui si pone, e nonostante le diverse stoccate del suo avversario, non si scompone mai, ci ricorda chi è e porta quello che sa fare meglio (di tutti), e quando non è il suo turno, la prende sul ridere e con leggerezza, mostrandosi praticamente inscalfibile.

“ho scritto questo all bars in 5 giorni, metà dei quali passati coi drughi in fattanza”

Immagina si fosse impegnato.

Shekkero & Debbit 9,5

Per la prima volta in questa rubrica, ci vediamo costretti a unire i voti di due (apparenti) avversari, e chi ha visto il loro All Bars sa benissimo il perché.

I due freestyler più creativi e intrattenenti d’Italia uniscono le forze, dando vita a uno spettacolo autentico, un gioiello che brilla sotto ogni punto di vista: tecnica, contenuto, coinvolgimento, intrattenimento, emozione e potenza.

Debbit, con la sua consueta teatralità, una mimica degna dei migliori attori e un senso del ritmo innato, sembra quasi voler incarnare la barra che gli è valsa il Fatality of the Year:
Se stasera sei pagato devi dirmi grazie.

Il rapper romano non ribadisce solo la sua importanza nel panorama freestyle, in quanto massimo portatore di spettacolo, capace di attirare pubblico pagante con il suo stile unico. Ci ricorda anche quale dovrebbe essere l’obiettivo principale: portare questa disciplina a un livello tale da renderla una carriera sostenibile, una fonte di successo e di vita.

Shekkero, con la sua inconfondibile genialità nelle punchline, sembra invece voler puntare il dito contro l’opportunismo del rivale, ricordando che il vero amore per l’arte ti spinge a praticarla anche quando non c’è nulla in palio.

Due visioni diverse, ma unite dall’amore per la stessa disciplina.

Non possono fare a meno di incontrarsi e fondersi. Il loro All Bars si trasforma così in una vera e propria lettera d’amore al freestyle—o forse all’arte in generale—veicolata nella maniera migliore possibile.

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