La Meta, una vetta per tre regioni (e per esperti)

Abruzzo, Lazio e Molise si incontrano sui 2242 metri della Meta. Una montagna elegante, che può essere avvicinata e ammirata con le ciaspole. Per salire alla cima, però, occorrono piccozza e ramponi L'articolo La Meta, una vetta per tre regioni (e per esperti) proviene da Montagna.TV.

Mar 2, 2025 - 06:13
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La Meta, una vetta per tre regioni (e per esperti)

Poche vette dell’intero Appennino sono frequentate come La Meta (Monte Meta per gli escursionisti ciociari), una delle cime più eleganti del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. Tra il Passo dei Monaci e la cima si avvistano spesso i camosci, la posizione più a sud delle altre vette del Parco regala un vasto panorama verso il Vesuvio e il Gargano.
Il nome del Passo dei Monaci, poco a sud della cima, ricorda che da qui passava una via di comunicazione tra le abbazie di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno. Sul versante abruzzese i resti del Blockhaus, un fortino borbonico utilizzato anche dopo l’Unità d’Italia, ricorda la presenza di ribelli e briganti. 

Gli escursionisti con le ciaspole possono raggiungere il Piano dei Biscurri e l’alta Val Pagana, e spesso anche il Passo dei Monaci dal versante laziale (ma attenzione al passaggio della forra!). Sul versante orientale della montagna sono dei facili canaloni spesso percorsi anche sci ai piedi, e (quando le condizioni lo permettono) itinerari di arrampicata moderna su misto.   La salita alla vetta della Meta, facile quando la neve non è ghiacciata, è riservata ad alpinisti attrezzati con piccozza e ramponi. Cercare di salire da qui con le ciaspole significa andare in cerca di guai.

L’itinerario dal versante abruzzese: da Campitelli al Piano dei Biscurri

Punto di partenza: Piano di Campitelli (AQ)
Dislivello: + 560 m
Tempo: 3.30 ore a/r
Difficoltà: WT1 (itinerario invernale facile)

Da Alfedena si sale in auto al piano di Campitelli (1445 m, 10 km dal paese), in vista delle Mainarde, dove il ristoro Campitelli è aperto anche d’inverno. Si può arrivare anche da Pizzone, in Molise, per la strada che tocca il Piano delle Forme (14 km dal paese a Campitelli). Si segue la carrareccia che entra in un valloncello, tocca una croce e porta a una sella. Si continua sul tracciato (segnavia L1) che sale a sinistra a mezza costa, aggira un crinale e scende in un profondo vallone boscoso. Dove la carrareccia finisce (1420 m), si sale a sinistra seguendo i ben visibili segnavia L1. Il tracciato supera due gradini abbastanza ripidi, si affaccia su un vallone, traversa a destra, entra nel Parco ed esce dalla faggeta in vista dell’imponente versante nord-orientale della Meta.
Scavalcata una sella si scende nella conca dei Biscurri, chiusa a destra dalle rocce della Quota 2007. Si sale ancora per un ampio vallone fino ai resti del Blockhaus (1812 m, 1.30 ore), un fortino borbonico costruito su un panoramico crinale. Con molta neve i muri possono essere sepolti. Ci si può fermare qui, o proseguire in direzione delle rocce e dei canaloni della Meta sul crinale che sale a monte del Blockhaus. La gita si conclude a una sella (1960 m, 0.30 ore), ai piedi del versante meridionale della Meta, e da cui ci si affaccia sulla Valle Pagana. La traversata verso il Passo dei Monaci, su terreno molto ripido, non può essere affrontata con le ciaspole. Si scende per la stessa via (1.30 ore).


L’itinerario dal versante laziale: dai Prati di Mezzo a Passo dei Monaci e alla Meta 

Punto di partenza: Prati di Mezzo (FR)
Dislivello: da + 560 a + 840 m
Tempo:  da 3.15 a 4.30 ore a/r
Difficoltà: WT2 fino al Passo dei Monaci, F/PD per la vetta della Meta 

Da Picinisco si sale in auto ai Prati di Mezzo (1401 m, 14 km). A sinistra del rifugio Il Baraccone, saltuariamente aperto d’inverno, si imbocca il sentiero (segnavia N19 che scavalca una sella e scende in Val Tabaccara. Si lascia a sinistra un rifugio di pastori, e si prosegue sul fondovalle che cambia nome in Vallone della Meta. 

Il sentiero traversa il fosso, si alza a destra accanto agli ultimi faggi, e continua a mezza costa verso una strettoia, oltre la quale sono la conca di Pratolungo e un bivio (1829 m). Con neve abbondante si può passare sul fondo, con poca neve ghiacciata si deve seguire (utili piccozza e ramponi) il sentiero estivo sulla destra. Oltre il bivio di Pratolungo si può passare a destra per valloni e pianori, per poi piegare a sinistra verso il Passo dei Monaci (1967 m, 2 ore), dove ci si affaccia sulla Valle Pagana e il Molise. In alternativa, si può salire direttamente, e continuare a saliscendi. Gli escursionisti con le ciaspole si devono fermare qui. 

Dal Passo si affronta con attrezzatura alpinistica (piccozza e ramponi, eventualmente un imbrago e una corda per assicurare gli inesperti) il pendio che sale alla vetta. La prima parte è ripida (30° circa), poi la pendenza diminuisce. Si arriva in cima (2242 m, 0.45 ore) passando tra grandi massi, o aggirandoli a sinistra per la cresta.
Nelle giornate serene, oltre a decine di vette appenniniche, si vedono il Gargano, l’abbazia di Montecassino e il Vesuvio. Si scende per la via di salita, occorrono 0.30 ore fino al Passo dei Monaci, e 1.15 ore da questo al punto di partenza.

L’itinerario dal versante molisano: dal Piano delle Forme al Passo dei Monaci e alla Meta

Punto di partenza: Piano delle Forme (IS)
Dislivello: da + 510 a + 790 m
Tempo: da 3.15 a 4.30 ore a/r
Difficoltà: WT1/WT2 fino al Passo, F/PD per la vetta 

Da Pizzone si sale in auto al Piano delle Forme, e lo si attraversa toccando due rifugi solitamente chiusi fino al termine della strada (1410 m, 12 km dal paese). Da Alfedena si passa per Campitelli.  Si entra nel bosco sul sentiero (segnavia M1) che tocca un piccolo rifugio del CAI di Isernia e la captazione di un acquedotto, e si continua nella faggeta. Il tracciato risale un vallone, si tiene a destra dove si biforca e porta al margine del bosco (1670 m), in vista dei canaloni della Meta.
Si continua in fondovalle, toccando una sorgente (1780 m) spesso nascosta dalla neve e due stazzi. Oltre il secondo, un pendio più ripido (con neve ghiacciata possono servire i ramponi) porta al Passo dei Monaci (1967 m 1.45 ore), dove il panorama si apre sulla Ciociaria. Per la salita alla vetta (2242 m, 0.45 ore) valgono le indicazioni dell’itinerario precedente. La discesa richiede 0.30 ore dalla vetta Passo, e 1.30 ore da qui alle Forme. 

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