Ciaspole ai piedi fino all’Alpe Sècheron, fantastico balcone della Valle d’Aosta

L'itinerario si snoda sopra Saint-Nicolas lungo docili pendii e ampi declivi, in netta contrapposizione al versante orografico opposto, dove svettano il Mont Emilius e la piramide della Grivola L'articolo Ciaspole ai piedi fino all’Alpe Sècheron, fantastico balcone della Valle d’Aosta proviene da Montagna.TV.

Feb 17, 2025 - 06:12
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Ciaspole ai piedi fino all’Alpe Sècheron, fantastico balcone della Valle d’Aosta

L’escursione con le ciaspole descritta si svolge in una zona poco frequentata, rispetto a molte altre dell’alta Valle d’Aosta, anche se la limitrofa Punta Oilletta può essere meta interessante per lo skialp. Questa cima è anche indicata e chiamata “Aouillette” oppure “Aquiletta”, magia dei nomi e dei toponimi valdostani, tra Italiano, Francese e il locale Patois.
Il percorso sino all’Alpe Sècheron è ideale per un escursione tranquilla, adatta pure ai neofiti e al riparo dai pericoli della stagione invernale,  anche in caso di abbondanti nevicate. Si svolge su strada agricola e lievi pendenze. Anzi, direi proprio che la ciaspolata è da percorrere preferibilmente dopo recenti precipitazioni nevose. I pendii, infatti, sono esposti al sole, fattore che spesso provoca un rapido scioglimento del manto nevoso. Anche per questo motivo, si consiglia di praticare la gita nel periodo compreso tra dicembre e i primi di marzo. In alcune giornate, l’itinerario è esposto al vento, un fattore comunque da considerare. La vista sulla cuspide affilata della Grivola è veramente superba.

L’itinerario 

Partenza: Saint-Nicolas,(AO), località  Vens
Dislivello: + 300 m
Tempo di percorrenza: 2.30  (a/r)
Difficoltà: E

Calzate le ciaspole nel borgo di Vens, si cammina agevolmente sulla comoda carrozzabile estiva. Il primo tratto è praticamente pianeggiante e costeggiato da una foresta di rigogliosi abeti rossi, in contrasto con alcuni piccoli larici che lasciano intravedere, tra le spoglie fronde, squarci panoramici su vette innevate. Proseguendo, la vegetazione diviene sempre più rada e arbustiva, accentuando il forte contrasto tra il versante orografico sinistro, dove ha luogo l’escursione, dai lievi e collinosi declivi, e il lato opposto, caratterizzato da imponenti e scintillanti montagne, adornate di ghiacci e neve, tra le quali spiccano il Monte Emilius e la Grivola.
Continuando lungo la strada agricola e, salendo leggermente di quota, la vista diviene più ampia abbracciando un numero ancora maggiore di vette, sino ad arrivare alle case dell’alpe Leytanaz (1860 m), in pietra e legno, che si superano sulla sinistra, nel senso di marcia, lungo un gradone di pochi metri. Il sentiero tende ora a proseguire verso est (destra nel senso di marcia). Ignorandolo si punta, con decisione, a monte, verso sinistra, e, senza via obbligata si sale per campi e pascoli. Se il manto nevoso non è molto consistente, ci si tiene, preferibilmente, alla sinistra del solco del ruscello che dovrebbe essere visibile. La vegetazione è ora costituita solo da piccoli arbusti che, qua e là, interrompono i candidi pendii bianchi che si superano senza gran fatica sino ad un punto dove la pendenza aumenta leggermente. E’ questo l’ultimo sforzo. Dopo aver rimontato il pendio, infatti, si giunge ad una zona pianeggiante, con i pascoli dell’Alpe Sècheron (2152 m) e le strutture in pietra. 

I calanchi e il museo di Saint Nicolas  

Nei pressi di Saint Nicolas meritano una visita le particolari conformazioni geomorfologiche dei calanchi. Questo fenomeno è dovuto all’erosione delle acque del torrente Gaboe che, nei secoli, ha  inciso rocce e terreni sabbiosi composti da limo e ciottoli. Recentemente è stato attrezzato un percorso per agevolare la visita del sito. Interessante anche il museo Cerlogne, dedicato all’Abate Jean Baptiste Cerlogne, nato nel 1826 a Cerlogne, frazione di Saint Nicolas, conosciuto per i suoi studi sull’idioma dialettale valdostano, il Patois, che codificò in una lingua scritta, redigendo anche una piccola grammatica ed un dizionario. Raccontò, inoltre, con scritti dialettali e poesie la vita contadina della gente valdostana. Si trova in località Loc Fossaz Dessous n.6; 11010 Saint Nicolas.


Come arrivare

Dall’uscita Aosta Ovest della A5  si segue la statale n. 26 fino a Saint Pierre e, successivamente, la statale 22 di Saint Nicolas da dove si continua sino a Vens. Si parcheggia nei pressi del primo tornante dopo l’abitato di Vens, vicino ad una casa, dove non è più possibile proseguire, visto la presenza di neve che ricopre la strada agricola poderale.

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