Arriva nelle sale “Monte Corno”, il film che racconta la salita del 1573 al Corno Grande

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“Hora descriverò e dissegnerò un Monte che è detto Corno, il quale è il più alto che sia in Italia et è posto nella Provincia d’Abbruzzo”. “Quand’io fui sopra la sommità, mirand’all’intorno, pareva che io fussi in aria, perché tutti gli altissimi Monti che gli sono appresso erano molto più bassi di questo”.

Queste parole di Francesco De Marchi, autore nel 1573 della prima salita della cima più elevata del Gran Sasso, accompagnano gli spettatori di “Monte Corno, pareva che io fussi in aria” il film del regista aquilano Luca Cococcetta, prodotto da Visioni Future e dal Club Alpino Italiano con il contributo della regione Abruzzo, e che racconta quella straordinaria avventura. 

A prestare il suo volto e la sua voce a De Marchi è l’attore piemontese Massimo Poggio, già protagonista di fiction amate dal pubblico televisivo italiano e di due film di Ferzan Özpetek. E che nel 2014, nella produzione RAI “K2, la montagna degli italiani”, ha interpretato Achille Compagnoni. 

Le immagini di Poggio/De Marchi e dei suoi compagni di avventura, impegnati sulle rocce del Corno Grande avvolti nei loro lunghi mantelli, si imprimono nella mente dello spettatore, e lo invitano a visitare il Gran Sasso e l’Abruzzo.

Il film, distribuito da Wanted Cinema, ha vinto il premio del pubblico come Migliore film di Alpinismo nell’edizione 2024 del Trento Film Festival, ed è stato selezionato al Cervino Cinemountain 2024.

Il lavoro di Cococcetta è stato premiato anche al Sestriere Film Festival, al Mountain International Swiss Film Festival, al Ponza Film Festival e al Madonie Film Award di Palermo. La pellicola è stata molto apprezzata da chi ha assistito a tutte le prime proiezioni pubbliche.    

“Girare un film di montagna in costume è stata una esperienza unica”, racconta il regista Luca Cococcetta. “Immaginare lo spirito di quest’uomo rinascimentale, la sua volontà di salire – ci aveva provato per trentadue anni – la vetta più alta d’Italia, ci porta in una dimensione epica dell’alpinismo. È un racconto fondativo dello spirito di avventura che ha poi caratterizzato dal ‘700 in poi l’alpinismo come lo conosciamo oggi”.

Accanto a Massimo Poggio, ha un ruolo importante in “Monte Corno” Hervé Barmasse, guida alpina del Cervino e grande comunicatore di alpinismo, che nel film percorre slegato lo spigolo Sud-sudest del Corno Grande, una classica ed elegante via di terzo e quarto grado. 

Le riprese, da terra e da un drone, regalano prospettive inedite sulle rocce del massiccio. Durante l’avvicinamento alla montagna, si scopre il vastissimo altopiano di Campo Imperatore, che Francesco De Marchi ha descritto come “Campo Radduro”. Nella troupe di “Monte Corno”, è impossibile non citare il direttore della fotografia Roberto Parisse, climber e scialpinista aquilano, e il designer dei costumi Attilio Carota.

Compaiono nel film di Cococcetta, e aiutano a conoscere il Gran Sasso e il protagonista della prima salita del Corno Grande, anche esperti del massiccio e della storia dell’alpinismo come Stefano Ardito, Vincenzo Brancadoro e Roberto Mantovani, il geologo e presentatore televisivo Mario Tozzi e i ricercatori del Gran Sasso Science Institute e di Ice Memory. 

Oggi, finalmente, “Monte Corno” inizia il suo viaggio attraverso le sale cinematografiche di tutta Italia. Lunedì 17 febbraio e nelle sere successive, il film sarà proiettato al cinema Movieplex dell’Aquila e al cinema Galliera di Bologna. Luoghi e date delle proiezioni si trovano (continuamente aggiornate) sui siti www.montecornofilm.it e www.wantedcinema.eu. E’ previsto un biglietto scontato per i soci del CAI, dietro presentazione della tessera.

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