Della Bordella, Eynard e Grasso salgono Gringos Locos, sul Cerro Piergiorgio
Missione compiuta per il CAI Eagles Team. 30 anni dopo il tentativo di Maurizio Giordani e Luca Maspes i tre alpinisti italiani sono riusciti a completare per primi una via diventata leggendaria anche per i numerosi, infruttuosi, tentativi L'articolo Della Bordella, Eynard e Grasso salgono Gringos Locos, sul Cerro Piergiorgio proviene da Montagna.TV.


Finale con il botto per la spedizione del CAI Eagles Team in Patagonia. Matteo della Bordella, Dario Eynard e Mirco Grasso sono riusciti nell’impresa di salire Gringos Locos, sulla parete nord-ovest del Cerro Piergiorgio. Si tratta di una via di difficoltà sostenutissima e allo stesso tempo la conclusione di un progetto iniziato 30 anni fa da Luca Maspes e Maurizio Giordani che dovettero rinunciare al completamento della via a causa di una tempesta di neve quando l’obiettivo era ormai a portata di mano dopo 21 tiri nel mezzo di una sorta di oceano di granito. Da allora, nonostante diversi tentativi, nessuno era più riuscito a completare quella che Maspes definì “un’opera d’arte incompiuta).
I primi commenti di Matteo, Dario e Mirco sono quasi di incredulità, e concordi nel considerare Gringos Locos una della scalate più difficili in carriera. «Siamo veramente al settimo cielo» racconta Della Bordella «Non poteva esserci miglior conclusione del progetto CAI Eagle Team. Un progetto che è stato una scommessa. Abbiamo realizzato una spedizione complessa, che ha messo alla prova tutti i partecipanti nel loro battesimo con le montagne più belle al mondo».
Sul posto anche Maurizio Giordani
Ai piedi della parete c’era anche Maurizio Giordani, che ha approfittato del tentativo di Della Bordella e compagni per compiere un tuffo nel passato e arrampicare su alcune pareti e canali vicini: «contemporaneamente, sul vicino Piergiorgio, Matteo e compagni salgono per le corde fisse precedentemente posizionate i primi 14 tiri, bivaccando sulla portaledge all’altezza del “cuore”», scrive Giordani. «Il giorno successivo, proseguono ancora su Gringos Locos per altre 7 lunghezze di corda, infine salgono una nuova lunghezza fino al raccordo con la via dell’Hermano che seguono per altre 5 lunghezze fino alla cresta terminale, raggiunta alle 3 del mattino successivo, appena prima del previsto peggioramento meteo, ottimizzando una scelta strategica di salita azzeccata che permette un successo altrimenti compromesso. Finalmente la lunga vicenda di Gringos Locos si conclude nel migliore dei modi e nel rispetto di un’etica di salita che contraddistingue quella che si può facilmente annoverare fra le più belle e importanti avventure alpinistiche di sempre… di sicuro mie e di Luca Maspes ma credo anche di tutti gli altri che hanno scalato, o tentato di scalare queste magnifiche rocce».
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