Gianluca Amore: “Fuoriluogo” è un inno alla resilienza artistica

“Fuoriluogo” è il nuovo singolo di Gianluca Amore, una riflessione sulle difficoltà di sentirsi nel posto giusto al momento giusto, un tema che accomuna tanti, soprattutto nella vita dell’artista. Il brano, che mescola pop, soul e un tocco anni ’90, affronta il concetto di inadeguatezza con un messaggio di speranza, trasmesso attraverso una melodia coinvolgente […] The post Gianluca Amore: “Fuoriluogo” è un inno alla resilienza artistica appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Feb 20, 2025 - 11:37
 0
Gianluca Amore: “Fuoriluogo” è un inno alla resilienza artistica

“Fuoriluogo” è il nuovo singolo di Gianluca Amore, una riflessione sulle difficoltà di sentirsi nel posto giusto al momento giusto, un tema che accomuna tanti, soprattutto nella vita dell’artista. Il brano, che mescola pop, soul e un tocco anni ’90, affronta il concetto di inadeguatezza con un messaggio di speranza, trasmesso attraverso una melodia coinvolgente e un videoclip simbolico. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con il cantautore per scoprire di più sulla genesi del singolo, il suo significato profondo e il percorso che ha portato alla sua creazione.

Gianluca, “Fuoriluogo” esplora la sensazione di non essere mai nel posto giusto al momento giusto. Quanto di personale c’è in questo brano e cosa ti ha ispirato a scriverlo?
È un racconto che parte da un’esperienza realmente vissuta. A luglio scorso ho deciso di partecipare a casting e concorsi per promuovere la mia musica e farmi conoscere. E più di una volta mi è stato detto che avrei dovuto portare un altro pezzo, prestare attenzione ad altri aspetti rispetto a quelli che proponevo. Portavo un inedito, mi veniva detto che sarebbe stato meglio cantare una cover; portavo una cover, mi veniva detto che avrei dovuto far ascoltare un inedito, e via così. E allora ho voluto scrivere ed esorcizzare, in maniera ironica, questo concetto di non sentirsi mai al posto giusto nel momento giusto. Io, nella canzone, mi riferisco alla vita dell’artista, ma credo si possa estendere anche in generale.

Il concetto dell’“eterno lunedì” è molto evocativo: rappresenta quella stanchezza esistenziale e creativa che molti artisti provano. Come hai trasformato questa frustrazione in un messaggio di speranza?
La speranza arriva proprio dalla musica, lei non tradisce mai. La frustrazione, personalmente, rappresenta spesso una grande fonte di ispirazione per la scrittura di un brano. Nel momento in cui riesco a raccontare qualcosa di onesto e di personale attraverso una canzone, allora sento di aver raggiunto l’obbiettivo, e quindi anche poter trasmettere la speranza che poi, come dicono i nonni, tutto passa, si trasforma. Dopotutto, dopo il lunedì, arriva sempre un altro giorno, magari migliore, in cui staremo meglio.

Musicalmente “Fuoriluogo” è un mix di generi: pop, soul, con un tocco anni ’90. Come è nato questo sound e come è stato lavorare con HiFunk alla produzione?
Fuoriluogo è nato, inizialmente, nei miei provini, con un arrangiamento soul, molto scarno. La produzione di HiFunk è stata pazzesca, perché Joe e Luca hanno colto perfettamente l’energia che volevo trasmettere, anche a livello musicale. È vero che il brano nasce soul, ma io volevo un tipo di mood molto pop, con una cassa trascinante, sopratutto nell’inciso. Oltretutto, nella mia scrittura sono sempre presenti dei cori dal sapore gospel, e i produttori hanno voluto far emergere questo aspetto, ascoltando le mie necessità e guidandomi. Sono molto felice del risultato.

Il videoclip, girato in un unico piano sequenza, è molto intenso e simbolico. Ci racconti la sua genesi e il messaggio che volevi trasmettere?
Il video, girato da Nicola Patron, nasce da una mia idea: volevo rendere, con immediatezza e semplicità, l’immagine di un cantante che si esibisce e viene costantemente disturbato dai propri pensieri intrusivi (interpretati dalle due attrici). Desideravo un unico piano sequenza per rappresentare la verità di un’esibizione live, in cui in meno di tre minuti possono succedere davvero tante cose, nella mente (meravigliosamente) contorta di noi cantanti.

Se dovessi lasciare un messaggio a chi si sente “fuoriluogo” nella propria vita, cosa gli diresti?
Che va bene così. La società, spesso, sembra dirci che dobbiamo conformarci tutti ad uno standard, sia esso fisico, economico, sociale, professionale, artistico, in certi casi anche emotivo, sentimentale, sessuale. E invece no, ognuno di noi ha le proprie fragilità e insicurezze. Credo che tutti, almeno una volta nella vita, si siano sentiti fuoriluogo, in una situazione, perché “diversi” dal contesto. Ma forse, la chiave è riderci su e cogliere questa situazione come una consapevolezza, che per fortuna

The post Gianluca Amore: “Fuoriluogo” è un inno alla resilienza artistica appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.