Repower: “La mobilità sostenibile sta vivendo un rallentamento nel suo sviluppo”
In Italia il settore automotive ha registrato nel 2024 una contrazione del 0,5% delle immatricolazioni complessive, per un totale di 1.559.229. Il segmento delle auto full electric (Bev) in Italia segnala un calo dell’1% con 65.620 vetture immatricolate; in diminuzione anche le immatricolazioni di auto ibride plug-in (Phev) che passano dal 4,4% delle immatricolazioni del 2023 ... L'articolo Repower: “La mobilità sostenibile sta vivendo un rallentamento nel suo sviluppo” proviene da GuidaViaggi.

In Italia il settore automotive ha registrato nel 2024 una contrazione del 0,5% delle immatricolazioni complessive, per un totale di 1.559.229. Il segmento delle auto full electric (Bev) in Italia segnala un calo dell’1% con 65.620 vetture immatricolate; in diminuzione anche le immatricolazioni di auto ibride plug-in (Phev) che passano dal 4,4% delle immatricolazioni del 2023 al 3,3% del 2024. Cresce la rete di infrastruttura di ricarica in Italia (+28%). Sono le luci e ombre del mercato delle due ruote in Italia. Se nel 2023 si è registrato un calo del 19% per le ebike, con le vendite scese a 273 mila unità, il settore cicloturistico in generale ha registrato una crescita del 35% rispetto al 2022.
Il White Paper di Repower
Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, ha pubblicato la nona edizione del White Paper sulla mobilità sostenibile dal titolo Auto elettrica: provocazione o promessa? il documento di riferimento nel mondo della mobilità dolce che, come da tradizione, fa il punto sul settore a livello nazionale, europeo e mondiale.
Il White Paper aggrega dati, analizza scenari, propone tendenze, previsioni e riflessioni con l’obiettivo di definire una visione d’insieme dell’articolato mondo della mobilità sostenibile, reso ancora più complesso dal contesto geopolitico in continua evoluzione.
Il potenziale del turismo
“La mobilità sostenibile sta vivendo un rallentamento nel suo sviluppo – commenta Fabio Bocchiola, ceo di Repower Italia nell’introduzione al White Paper -. Durante lo scorso anno non abbiamo registrato solo una contrazione nei numeri del mercato delle auto elettriche, abbiamo assistito alla progressiva messa in discussione di progetti e tecnologie, in un quadro internazionale che sta cambiando velocemente. Si tratta, però, di una fase che non mette in discussione lo sviluppo della mobilità sostenibile, ma sono i tempi di realizzazione che vengono rimodulati in questo scenario. Non solo, l’innovazione sta modellando nuove forme di mobilità dolce, che il White Paper analizza insieme alle applicazioni più promettenti della mobilità sostenibile, tra le quali spicca un settore in particolare del sistema Paese Italia: il turismo. Si tratta di una industry che può liberare molto potenziale proprio grazie all’adozione di soluzioni innovative di mobilità”.
La multimodalità
Una previsione confermata anche da Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria: “Per i prossimi quattro anni si prevede che il mercato globale dei viaggi crescerà più velocemente dell’economia mondiale con un tasso d’incremento compreso tra il 6% e il 10%. È quindi necessario costruire itinerari che coinvolgano anche le località più periferiche per facilitare il decongestionamento delle grandi mete turistiche. Trasporto pubblico, piste ciclabili e veicoli in condivisione: la multimodalità è la strada verso una mobilità sostenibile”.
Le fake news
In tal senso, è necessario “un grande impegno condiviso a livello culturale” come evidenzia Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. “Ancora oggi circolano troppe fake news relative alla mobilità elettrica, che contribuiscono a far rimanere il Paese ancorato al passato, comportando dei rischi da non sottovalutare sul fronte della competitività internazionale”. E a tal proposito, se “le dinamiche geopolitiche incidono su questa industria – sottolinea Naso – la priorità per l’Europa deve essere quella di accelerare sul fronte tecnologico perché siamo nel pieno di una competizione globale. I macro blocchi cinese e americano continueranno a spingere in questa direzione e non possiamo rimanere indietro. Anche perché mobilità elettrica e batterie rappresentano la base su cui si costruirà l’industria del futuro”.
Numeri e tendenze
Il 2024 è stato un anno di stallo per il settore automotive italiano, che si riflette in una contrazione del 0,5% delle immatricolazioni di nuovi veicoli (dati Acea). L’anno si è chiuso con 1.559.229 immatricolazioni totali, una frenata dopo i dati positivi del 2023. Tante le motivazioni per spiegare questa battuta d’arresto, tra cui il costo sempre più alto del bene auto: il prezzo medio delle auto immatricolate nel Belpaese ha toccato nel 2024 quota 30.000 euro, un abisso rispetto ai 21.000 euro medi dell’era pre-Covid, come segnala il Sole 24 Ore riprendendo una stima del Centro Studi Fleet&Mobility.
In questo contesto non brilla il segmento delle auto full electric (Bev), che in Italia registra un calo dell’1%, con 65.620 vetture immatricolate, e una quota di mercato stabile al 4,2%, confermando il ritardo storico nei confronti dei maggiori mercati europei. Non va meglio per le auto ibride plug-in (Phev) che hanno subito un calo significativo, passando dal 4,4% delle immatricolazioni del 2023 al 3,3% del 2024.
L’Italia continua a mostrare una diffusione delle auto elettriche a macchia di leopardo: con 22.584 immatricolazioni di veicoli full electric, il Nord-Est si conferma alla guida della classifica delle macroaree italiane per nuove targhe nel 2024, seguito dal Nord-Ovest con 17.594 unità. Nelle regioni del Centro si sono registrate 16.008 immatricolazioni, mentre il Sud e le Isole si attestano rispettivamente a 5.836 e 2.961 unità.
L’infrastruttura di ricarica
In merito alla rete di infrastruttura di ricarica, secondo i dati di Motus-E, l’Italia conta 60.339 punti di ricarica pubblici, con un incremento di 13.111 unità rispetto al 2023 (+28%). Un risultato ottenuto grazie a un’espansione capillare della rete e a un forte incremento dei punti di ricarica veloci e ultraveloci, che rappresentano ormai il 49% delle nuove installazioni degli ultimi 12 mesi.
La distribuzione delle infrastrutture mostra una concentrazione maggiore nel Nord Italia, che accoglie il 58% dei punti di ricarica totali, seguito dal Centro (20%) e dal Sud e le isole (22%). Parallelamente, i punti di ricarica autostradali sono triplicati in due anni, passando da 310 a 1.057, ma solo il 42% delle aree di servizio autostradali è attualmente dotato di infrastrutture di ricarica.
Il mercato delle due ruote in Italia si conferma un settore in evoluzione. I dati di Confindustria Ancma fotografano un panorama in crescita, con vendite complessive che, dal 2023 al 2024, passano da 318.955 a 353.093 unità, spingendo sia le moto, che crescono del 14,48%, sia gli scooter, che registrano un incremento del 7,54%. Anche i ciclomotori chiudono con un rialzo del 7,45%.
In frenata il mercato delle e-bike: nel 2023 si è registrato un calo del 19%, con le vendite scese a 273mila unità. Tuttavia, sul totale delle biciclette vendute in Italia nel 2023, le e-bike rappresentano il 20%, un valore quasi raddoppiato rispetto all’11% del 2019. Il bike sharing mantiene la propria centralità nel sistema della mobilità sostenibile: il numero di biciclette in sharing è cresciuto del 16,3%, con la tipologia free flow a rappresentare il 79,4% del totale.
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