Neve su ROMA, meteo possibile a Marzo
Meteo e possibili sorprese per l’inverno a ROMA. Le attuali condizioni meteo mostrano un andamento decisamente MITE rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare in una tipica stagione invernale, ma questo non esclude eventuali cambiamenti repentini. In passato, infatti, non sono mancate situazioni in cui un’IRRUZIONE di aria FREDDA ha sorpreso la CAPITALE anche […] Neve su ROMA, meteo possibile a Marzo
Meteo e possibili sorprese per l’inverno a ROMA. Le attuali condizioni meteo mostrano un andamento decisamente MITE rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare in una tipica stagione invernale, ma questo non esclude eventuali cambiamenti repentini. In passato, infatti, non sono mancate situazioni in cui un’IRRUZIONE di aria FREDDA ha sorpreso la CAPITALE anche nel mese di marzo. Ci si domanda, dunque, se un’eventuale nuova ondata di gelo, favorita da una bassa pressione sul MAR TIRRENO, potrebbe portare la NEVE su ROMA nonostante il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature medie.
Studiare il fenomeno della NEVE a marzo nella zona di ROMA implica analizzare diversi fattori atmosferici. Una IRRUZIONE fredda di stampo continentale, proveniente da aree settentrionali o addirittura dall’EUROPA orientale, è in genere necessaria per far scendere i valori termici a sufficienza da permettere la formazione di fiocchi bianchi anche a basse quote.
Sebbene al momento le previsioni meteo non indichino un ingresso marcato di masse d’aria gelida, la dinamicità dell’atmosfera resta elevata. È risaputo che una settimana possa bastare per stravolgere completamente il quadro meteorologico, portando persino a precipitazioni nevose.
L’inverno della CAPITALE è stato finora piuttosto MITE, ma la storia insegna che non bisogna mai sottovalutare la capacità del clima di riservare variazioni improvvise, specie nell’ultima parte della stagione.
Analizzando alcuni casi del passato, emergono episodi in cui la NEVE ha effettivamente interessato ROMA in marzo. Tra il 4 e il 7 marzo 1971, cadde una NEVICATA ECCEZIONALE con un accumulo totale di 15, all’aeroporto di Urbe si toccarono i 18 cm al COLLEGIO ROMANO ma con picchi di 25 cm in alcuni quartieri. Ancor più abbondante la neve nei CASTELLI ROMANI, nel viterbese.
In data 18 marzo 1985, si verificò un’abbondante precipitazione nevosa, seguita poi da pioggia mista a fiocchi, per un totale complessivo di 12 mm di precipitazione. Risalendo ancora più indietro, l’11 marzo 1956 si registrarono fiocchi di grosse dimensioni tra le 7 e le 8 del mattino, poi trasformati in pioggia mista a neve, per poi tornare a fioccare nel pomeriggio con un accumulo di circa 2 cm. Nella notte successiva, 12 marzo 1956, un’ulteriore spruzzata di NEVE portò a un piccolo deposito di 1 cm. Benché tali circostanze siano rare, dimostrano che la CAPITALE non è del tutto estranea a colpi di scena meteorologici nel mese di marzo.
Le attuali dinamiche climatiche, con temperature medie in crescita, suggeriscono che eventuali precipitazioni nevose possano risultare più difficili. Tuttavia, la possibilità non è da escludere. Quando masse d’aria FREDDA entrano in contatto con correnti più MITI, specialmente a fine inverno, i CONTRASTI TERMICI possono generare instabilità marcate. In alcune circostanze, la precipitazione può assumere la forma di NEVE a grani o di fiocchi molto bagnati, che talvolta si depositano temporaneamente al suolo. Non di rado, nel mese di marzo, si osservano oscillazioni brusche tra correnti fredde e più calde, capaci di innescare fenomeni brevi ma intensi.
Non è possibile fornire una risposta certa alla domanda: “Nevicherà a ROMA a fine febbraio o all’inizio di marzo?”
Eppure, esempi di precipitazioni nevose a latitudini inusuali si sono visti in altre parti del globo. Si pensi alle ISOLE AZZORRE, più a sud della CAPITALE e in mezzo all’OCEANO ATLANTICO, dove questo inizio d’inverno (con temperatura media similare a quella di marzo) si è verificata NEVE fino a quote di alta collina durante un’ondata di gelo proveniente dal CANADA. Il passaggio di quella massa d’aria, attraversando l’oceano, ha comunque incontrato condizioni ideali per generare neve. È chiaro che l’interazione tra circolazione atmosferica, correnti umide e FREDDO intenso può dar vita a scenari sorprendenti in diverse zone dell’EMISFERO.
L’eventualità di un evento nevoso su ROMA potrebbe dipendere dalla simultanea presenza di una depressione sul MAR TIRRENO e di correnti continentali particolarmente rigide. Le mutate condizioni climatiche rendono meno probabili certi fenomeni, ma non li annullano del tutto. Una IRRUZIONE gelida di intensità notevole, associata a precipitazioni di durata sufficiente, potrebbe favorire la caduta di fiocchi bianchi anche nella grande area urbana della CAPITALE. Non va trascurata la possibilità che la NEVICATA si manifesti in modo discontinuo, come NEVE a grani o fiocchi misti a pioggia, specie nei momenti in cui la temperatura si avvicina allo zero Celsius.
La NEVE a marzo su ROMA resta un fenomeno raro, ma non impossibile. Il cambiamento climatico spinge verso inverni più MITI, eppure la variabilità atmosferica e i contrasti tra masse d’aria diverse possono ancora dar luogo a sorprese. Rimane fondamentale affidarsi alle previsioni meteo, pur tenendo presente che i modelli possono modificare prospettiva in pochi giorni. Proprio per questo, uno scenario oggi improbabile potrebbe concretizzarsi in seguito, se le condizioni sinottiche si orientassero verso correnti fredde e instabili.
Conoscere i precedenti storici aiuta a comprendere che la meteorologia è una scienza dinamica, aperta a inattesi cambi di rotta. Il tutto conferma che il CLIMA non smette mai di riservare sorprese. Basta un incontro tra aria fredda e giusto livello di umidità per vedere, anche a marzo, fiocchi di neve su ROMA. È dunque sempre opportuno monitorare con attenzione le previsioni meteo fino all’ultima fase dell’inverno e inizio primavera meteorologica, perché il tempo sa sorprendere chiunque, specialmente quando si parla di meteo.