Mila Trani, “Menta selvatica” è il nuovo album della cantautrice
"Sorella malinconia" è il primo singolo dell'album "Menta selvatica" della cantautrice Mila Trani, che esplora le profondità dell'anima. L'articolo Mila Trani, “Menta selvatica” è il nuovo album della cantautrice proviene da imusicfun.

“Sorella malinconia” è il primo singolo dell’album Menta selvatica, progetto della cantautrice Mila Trani, disco che esplora le profondità dell’anima.
Ispirata da un viaggio interiore e dalla bellezza struggente di Lisbona, Mila Trani racconta un percorso emotivo che pur nella sofferenza, apre alla consapevolezza e all’accettazione. È una riflessione sulla “saudade” come possibilità di esplorazione del proprio mondo interiore, in bilico tra ricordo e desiderio. «Ho scelto le sonorità di un bolero, genere senza tempo, proprio perché queste emozioni sono universali – racconta Mila Trani – L’arrangiamento degli archi di Bartolomeo Barenghi aggiunge una dimensione ancora più poetica al brano».
“Menta selvatica” è un concept album che fonde il percorso artistico di Mila Trani, cantautrice e arrangiatrice, intrecciando ricerca vocale ed esplorazione musicale verso un linguaggio universale e senza tempo. Le otto tracce originali esplorano un femminile in evoluzione attraverso miti, personaggi e rituali, invitando a un’emancipazione verso un’esistenza più autentica e libera.
Le composizioni mescolano sonorità mediterranee, jazz, ritmi caraibici, atmosfere flamenco e fado, con richiami al folklore italiano e a una sensibilità contemporanea. Il titolo”Menta selvatica“, che è anche un brano del disco, si ispira a una pianta dalle radici mitologiche, simbolo di forze curative, e racchiude l’essenza di questo percorso musicale e spirituale. Nella pratica del tarantismo la menta era tra le erbe che venivano offerte alla “tarantata” durante il rituale catartico tra musica e danze frenetiche, avendo potere calmante. Nel disco diventa un racconto che intreccia un rituale scaramantico e un viaggio onirico costruito per immagini, che appartengono all’inconscio collettivo, dai molteplici significati. Il brano si muove tra ritmi afrobrasiliani e afrocubani, mentre la voce oscilla tra musica araba e rumba.
In tutto il disco le liriche sottolineano quanto sia necessario attraversare il dolore per accedere a una vita autentica, aprirsi a nuovi percorsi per scoprire la propria verità, e liberarsi da dinamiche che ci intrappolano per rinnovarsi e accogliere il cambiamento. La musica che ne nasce è il risultato di ascolti che spaziano dalla tradizione popolare, conosciuta in famiglia, al jazz, con la sua libertà improvvisativa, i ritmi complessi e l’interplay, passando dalle sonorità mediterranee ai ritmi oltreoceano.
Se in “Avorio”, brano dove le influenze jazz e il ritmo maloya dell’isola de la Reunion, si inseriscono in un’atmosfera andalusa, in cui chitarra e cajon sono protagonisti, racconta un amore omosessuale che la protagonista si legittima a vivere, “Essenza” è l’atto catartico di spogliarsi metaforicamente per arrivare a dare un significato alla parola libertà. Il brano si chiude con la frase (in spagnolo): «Non fermarti più, spingiti oltre, cura la tua anima, lei sa la verità» su un ritmo che richiama un rituale ancestrale. Il valzer contaminato da lirica e fado di “Senza sfiorire” racconta del dolore che si genera quando scopriamo il velo di Maya, così “Cerco” rappresenta un momento di illuminazione e la necessità di scoprire qualcosa di essenziale, come un nuovo amore, evocando il ricordo di un passato dolente.
«”Lontano” è una dedica a mia madre che mi ha cresciuta cantando. La musica è sempre stata un punto di riferimento per me – racconta Mila Trani – inizialmente una fuga, poi una compagna di vita capace di guidarmi in una dimensione senza tempo né spazio, con il suo potere meditativo che mi riconnette all’universo». Il brano vede ospite Ana Rossi, cantante e poeta che ha impreziosito il pezzo con la delicatezza della sua voce vellutata e delle sue parole evocative, mentre il coro finale richiama le circle songs di Bobby Mc Ferrin.
Ultimo brano del disco “Tupanara”, personaggio della famiglia reso caricatura, nasce per esorcizzare le ferite fossilizzate nell’albero genealogico. Dentro alla piccola e cattiva figura si cela il desiderio di potere e la vanità di un’ambizione insaziabile. Il brano esplora sonorità balcaniche con richiami al teatro canzone italiano.
Nel disco compare anche una cover “Sentimento”: «Apprezzo molto gli Avion Travel, sono un gruppo che in Italia si distingue per originalità. Il brano racconta di musicisti in cerca di ispirazione guidati dal sentimento, la barca che oscilla nel mare delle possibilità infinite della musica. Ci sono altri significati che si aprono approfondendo il testo, ma è la melodia che mi ha catturata e che ho reinterpretato in un bolero minimalista» spiega l’autrice.
L'articolo Mila Trani, “Menta selvatica” è il nuovo album della cantautrice proviene da imusicfun.