Mi vuoi sposare?, Pierdavide Carone: testo e significato della canzone
Testo e significato di "Mi vuoi sposare?" di Pierdavide Carone: l'amore vissuto tra nostalgia, speranza e consapevolezza della sua fragilità nel tempo moderno

Dopo la vittoria di “Ora o mai più”, Pierdavide Carone si è presentato in gara per il San Marino Song Contest con il brano “Mi vuoi sposare?“. La finale con il nome dell’artista che rappresenterà San Marino all’Eurovision Song Contest si terrà sabato 8 marzo 2025.
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Il testo di Mi vuoi sposare? di Pierdavide Carone
Leggi il testo di Mi vuoi sposare? di Pierdavide Carone.
Ho fatto questa canzone antica
Che parla di te
Che in teoria dovresti essermi amica
Ma la pratica dov’è? Dov’è? Dov’è?
Si è persa nel profumo dei ricordi
Si è spenta dentro ogni angolo della città
Che tra le strade strette dei palazzi
Come fiordi ci ha visto prenderci
Prima dell’attualitàChe ha fatto debole il cuore
Ma non ha spento l’amore
L’amore, l’amore, l’amore per te
Per teE aspetto con riserva di potermi innamorare di nuovo
Sеmpre che non m’innamori di nuovo di te
Chе sei il mio punto cardinale inesorabile, il mio Nord
Il mio dolore più atroce e più bello che c’è
Sei il mio dito nella piaga tra le pieghe del tempo
Ed ogni ruga disegna che tempo non c’è
Sulla base di teorie tirate a indovinare
Amore mio, mi vuoi sposare?Ho fatto questa canzone poco moderna
Che parla di te
Perché i cantanti di oggi parlano solo di guerra
E l’amore dov’è? Dov’è? Dov’è?
Si è perso nel cinismo del conflitto
Si è spento tra le occasioni del progresso
Dove siamo tutti corpi in affitto
Dove sono io o un altro
Fa lo stessoE al letto piange il mio cuore
Mentre rifaccio l’amore, l’amore, l’amore
Ma senza di te
Di teChe aspetti con riserva di poterti innamorare di nuovo
Sempre che non t’innamori di nuovo di me
Sono il tuo punto cardinale inesorabile, il tuo Nord
Il tuo dolore più atroce e più bello che c’è
Il tuo dito nella piaga tra le pieghe del tempo
Ed ogni ruga disegna che tempo non c’è
Ma tra milioni di teorie tirate a indovinare
Ti chiedo, ti prego
Mi vuoi sposare?Neanche la morte ci potrà separare
Mi vuoi sposare?
Come nei film sulla riva del mare
Mi vuoi sposare?
Saremo una storia che parte dopo il finale
E tutti quei momenti
Dopo la frase in cui vissero tutti
Felici e contenti
Mi vuoi sposare?
Il significato della canzone Mi vuoi sposare? di Pierdavide Carone
“Mi vuoi sposare?” di Pierdavide Carone è una canzone che esplora il tema dell’amore vissuto tra nostalgia, speranza e consapevolezza della sua fragilità nel tempo moderno.
Il brano si apre con il protagonista che racconta di aver scritto una “canzone antica”, diversa da quelle contemporanee che parlano solo di guerra, perché vuole riportare al centro l’amore. Tuttavia, si interroga su dove sia finito quel sentimento puro e sincero, perso tra i ricordi e spento nelle strade della città, quasi soffocato dalla modernità e dal cinismo del presente:
“Si è perso nel cinismo del conflitto / Si è spento tra le occasioni del progresso / Dove siamo tutti corpi in affitto / Dove sono io o un altro / Fa lo stesso.”
Nonostante le difficoltà, il protagonista ammette che il suo amore non è svanito, anche se il cuore è diventato più fragile. L’ex partner rimane per lui un punto di riferimento insostituibile, un Nord inesorabile, un dolore tanto bello quanto atroce. Il sentimento è ancora così forte da spingerlo a chiedersi e chiederle: “Mi vuoi sposare?”, come un ultimo atto di fede nell’amore.
Nella seconda parte della canzone, i ruoli si ribaltano e sembra che sia la sua amata a trovarsi nella stessa situazione. Anche lei prova a innamorarsi di nuovo, ma rischia di ricadere nel passato, come se entrambi fossero destinati a rincorrersi senza mai trovarsi davvero.
Il brano si chiude con una dichiarazione potente e definitiva
“Neanche la morte ci potrà separare / Mi vuoi sposare?”
Qui il matrimonio diventa un simbolo di eternità, un modo per suggellare un amore che, nonostante il tempo, le sofferenze e la distanza, continua a esistere. In fondo, la proposta sembra quasi una speranza di riscrivere il destino, di far iniziare una nuova storia proprio dopo la fine, come nei film romantici.