Meteo, Primavera? Non Ancora! Marzo svela il suo volto INVERNALE
Il meteo di Marzo. Questo è un mese che, nonostante il progressivo avvicinarsi della primavera, può ancora sorprendere con improvvisi ritorni di freddo e neve, spesso inaspettati e talvolta anche a quote molto basse. La variabilità meteorologica che lo caratterizza rende difficile tracciare un andamento lineare delle temperature e delle precipitazioni, rendendo il periodo […] Meteo, Primavera? Non Ancora! Marzo svela il suo volto INVERNALE

Il meteo di Marzo. Questo è un mese che, nonostante il progressivo avvicinarsi della primavera, può ancora sorprendere con improvvisi ritorni di freddo e neve, spesso inaspettati e talvolta anche a quote molto basse.
La variabilità meteorologica che lo caratterizza rende difficile tracciare un andamento lineare delle temperature e delle precipitazioni, rendendo il periodo particolarmente instabile e imprevedibile.
Il passaggio dall’inverno alla stagione più mite non avviene in modo uniforme e, nel corso della storia meteorologica italiana, non sono mancati episodi di freddo intenso e nevicate degne di nota anche in pianura.
Le condizioni atmosferiche di marzo possono subire improvvise inversioni di tendenza a causa di discese di aria fredda dalle alte latitudini, che incontrano l’aria più mite accumulata nei bassi strati. Questo contrasto genera perturbazioni capaci di innescare fenomeni nevosi, spesso con accumuli consistenti.
Episodi significativi di nevicate hanno colpito l’Italia in diverse occasioni nel mese di marzo, lasciando un segno nella memoria collettiva e nella climatologia del Paese. Tra i casi più eclatanti, si ricordano le nevicate del marzo 1971, che interessarono città come Roma, Firenze e Napoli, così come l’evento del marzo 1986, che imbiancò gran parte del Nord Italia, incluse Milano e Torino.
Anche in tempi più recenti, episodi di neve a bassa quota si sono verificati con una certa frequenza, come nel marzo 2005 e nel marzo 2018, quando le nevicate colpirono numerose città del Centro-Nord, fino a Roma e Napoli. Nel 2020, l’ultima decade del mese vide accumuli nevosi fino a 200 metri di quota su Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Puglia.
Le regioni italiane più esposte a tali fenomeni sono quelle del Nord e del Centro, dove la vicinanza delle catene montuose favorisce il mantenimento di condizioni più fredde e la formazione di precipitazioni nevose anche a quote collinari o pianeggianti.
Piemonte e Valle d’Aosta sono spesso interessati da nevicate intense, con accumuli che possono superare abbondantemente il metro in poche ore nelle aree montane. Anche la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna registrano con una certa regolarità episodi nevosi nel mese di marzo, coinvolgendo talvolta anche le pianure e le città più grandi.
Nel Centro Italia, la neve può raggiungere località che normalmente sono caratterizzate da climi più miti, come le coste marchigiane, l’entroterra umbro e le zone collinari del Lazio, con Roma che ha vissuto diversi episodi storici di neve marzolina.
L’Abruzzo, grazie alla sua particolare orografia, è una delle regioni dove la neve può scendere fino a quote molto basse, specie nei versanti esposti ai venti freddi orientali.
Anche il Sud Italia, pur essendo generalmente meno soggetto a nevicate tardive, può vivere episodi significativi, specialmente nelle regioni appenniniche come Molise, Campania, Basilicata e Calabria, dove la neve può ancora cadere abbondantemente sulle alture.
Non sono mancati casi in cui la neve ha raggiunto quote collinari anche in Puglia e, più raramente, in Sicilia e Sardegna, dove eventi nevosi marzolini rimangono comunque eccezionali ma documentati in passato, come avvenuto a Cagliari e Sassari nel 1971.
Negli ultimi due decenni, la probabilità di nevicate in pianura durante il mese di marzo è stata stimata intorno al 20%, un valore che, sebbene non elevatissimo, conferma come il rischio di eventi nevosi non possa essere trascurato. Questo dato suggerisce che, in media, ogni cinque anni si verifica almeno un episodio di neve a basse quote nel mese che segna ufficialmente l’inizio della primavera.
Nonostante il progressivo riscaldamento climatico, il mese di marzo continua dunque a mantenere la sua imprevedibilità, rendendo necessaria un’attenzione costante alle previsioni meteo, soprattutto per coloro che vivono in aree soggette a repentini cambiamenti del tempo.
Se l’arrivo della primavera sembra ormai imminente, la storia e la climatologia insegnano che non bisogna abbassare la guardia. Marzo rimane un mese capriccioso, dove sole e temperature miti possono essere bruscamente interrotti da irruzioni fredde e nevicate improvvise.
In un contesto in cui la variabilità atmosferica è la regola, l’inverno potrebbe ancora avere un’ultima parola prima di cedere definitivamente il passo alla bella stagione meteo.
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