Meteo: ora fase mite, ma poi il VORTICE POLARE collasserà

Un forte riscaldamento stratosferico improvviso (SSW) è atteso per la metà di marzo e potrebbe determinare cambiamenti significativi nelle condizioni meteo sull’Europa.   Questo fenomeno, spesso associato alla ‘rottura‘ del vortice polare, è noto per influenzare le dinamiche atmosferiche della troposfera, modificando i modelli climatici stagionali e portando a condizioni meteorologiche anomale.   L’evento previsto […] Meteo: ora fase mite, ma poi il VORTICE POLARE collasserà

Mar 1, 2025 - 16:12
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Meteo: ora fase mite, ma poi il VORTICE POLARE collasserà

Un forte riscaldamento stratosferico improvviso (SSW) è atteso per la metà di marzo e potrebbe determinare cambiamenti significativi nelle condizioni meteo sull’Europa.

 

Questo fenomeno, spesso associato alla ‘rotturadel vortice polare, è noto per influenzare le dinamiche atmosferiche della troposfera, modificando i modelli climatici stagionali e portando a condizioni meteorologiche anomale.

 

L’evento previsto per marzo sembra rappresentare il collasso finale del vortice polare per questa stagione, con potenziali ripercussioni sull’andamento delle temperature e delle precipitazioni in diverse aree del continente.

 

L’aria fredda, normalmente confinata nelle latitudini settentrionali, potrebbe fuoriuscire verso sud, generando un periodo più rigido in alcune regioni europee e alterando il tipico scenario climatico della transizione invernale-primaverile.

 

Una delle conseguenze principali potrebbe essere un raffreddamento inatteso su molte nazioni dell’Europa settentrionale e centrale. Sebbene le proiezioni stagionali precedenti indicassero un inizio di primavera più mite rispetto alla norma, l’SSW potrebbe ribaltare questa tendenza, favorendo temperature più vicine o addirittura inferiori alla media del periodo.

 

L’eventuale sviluppo di un pattern di alta pressione sulla Penisola Scandinava, noto come SCAND+, potrebbe ulteriormente agevolare la discesa di masse d’aria fredda da latitudini artiche verso l’Europa centro-occidentale, mantenendo condizioni più fredde del previsto fino a fine marzo e inizio aprile.

 

Parallelamente, il Mediterraneo centrale e occidentale potrebbe sperimentare una fase di maggiore instabilità atmosferica. L’interazione tra aria fredda in discesa e sistemi di bassa pressione isolati potrebbe innescare precipitazioni intense e fenomeni convettivi localizzati, accompagnati da venti sostenuti.

 

Questo scenario potrebbe accentuare il rischio di episodi di maltempo, con temporali e precipitazioni abbondanti che potrebbero interessare soprattutto le regioni meridionali europee.

 

Le conseguenze sulle precipitazioni, infatti, potrebbero essere rilevanti, con un incremento delle piogge nelle aree sud-occidentali, centrali e settentrionali del continente. Tali condizioni potrebbero avere implicazioni importanti per l’agricoltura e le risorse idriche, influenzando la gestione delle coltivazioni e il livello delle falde acquifere in alcune regioni.

 

Va sottolineato che, nonostante i segnali attuali suggeriscano un impatto significativo del riscaldamento stratosferico improvviso sulle condizioni meteorologiche europee, l’evoluzione di tali eventi è complessa e soggetta a variazioni.

 

L’effettiva intensità del raffreddamento, la durata delle anomalie e la distribuzione delle precipitazioni dipenderanno dall’interazione tra la stratosfera e la troposfera nelle prossime settimane.

 

Gli aggiornamenti modellistici continueranno a fornire dettagli più precisi sulla portata e sulla localizzazione degli effetti meteo, rendendo fondamentale un costante monitoraggio della situazione.

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