Meteo con GELO estremo in Scandinavia, brutto segnale per l’ITALIA

  Ma è possibile che il GELO possa ancora influenzare vaste regioni del nostro emisfero. Ebbene, questo sta succedendo anche in questo istante, e nemmeno molto distante da noi. In SCANDINAVIA, per esempio, le TEMPERATURE sono scese drasticamente con picchi che sfiorano i -30 °C, evidenziando quanto il GHIACCIO ARTICO continui a produrre un freddo […] Meteo con GELO estremo in Scandinavia, brutto segnale per l’ITALIA

Mar 12, 2025 - 18:36
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Meteo con GELO estremo in Scandinavia, brutto segnale per l’ITALIA

 

Ma è possibile che il GELO possa ancora influenzare vaste regioni del nostro emisfero. Ebbene, questo sta succedendo anche in questo istante, e nemmeno molto distante da noi. In SCANDINAVIA, per esempio, le TEMPERATURE sono scese drasticamente con picchi che sfiorano i -30 °C, evidenziando quanto il GHIACCIO ARTICO continui a produrre un freddo considerevole nonostante la fase critica segnalata da COPERNICUS. Una cosa è la TEMPERATURA media, altra è il tempo atmosferico reale: un’area geografica può sperimentare condizioni meteo rigide, anche se la media globale mostra un incremento termico. Il GELO artico, in questa circostanza, arriva a manifestarsi con ondate di freddo notevoli sulle terre emerse.

 

Occorre precisare che un aspetto chiave di questa situazione è la differenza tra clima e tempo. La TEMPERATURA media di una zona è un parametro statistico, mentre ciò che sperimentiamo ogni giorno con il meteo è il risultato di variabili spesso imprevedibili. Se da un lato i rilevamenti scientifici mostrano uno stato di sofferenza del GHIACCIO ARTICO, dall’altro non mancano episodi di raffreddamento intenso che confermano la capacità dell’aria gelida di raggiungere latitudini più basse.

Il VORTICE POLARE STRATOSFERICO riveste un ruolo determinante in questa fase. Esso è entrato in crisi prematuramente e ora trasferisce le sue conseguenze nella troposfera, la fascia dell’atmosfera che più influisce sul meteo quotidiano. Quando il VORTICE POLARE STRATOSFERICO si indebolisce, consente lo spostamento di masse d’aria molto fredde verso latitudini più meridionali, aumentando l’instabilità e dando luogo a improvvise ondate di GELO fuori stagione.

 

È importante sottolineare che l’indebolimento di questa struttura atmosferica potrebbe condizionare l’andamento primaverile. Se il VORTICE POLARE STRATOSFERICO resta instabile, c’è la possibilità che ondate di aria fredda tardiva si manifestino anche tra marzo e aprile, con NEVICATE a basse quote e possibili GELATE. Non è possibile prevedere con assoluta certezza in quali regioni tali irruzioni gelide si realizzeranno, poiché la variabilità atmosferica è molto elevata, ma la storia del clima ci insegna che simili eventi possono avvenire anche in contesti climatici modificati dal riscaldamento globale.

Le ultime analisi meteo suggeriscono che, in alcune annate, le stagioni di transizione possono presentare episodi di freddo molto intenso. Questi colpi di coda invernali rischiano di causare danni all’agricoltura e anche alla vegetazione spontanea, poiché i GERMOGLI sono particolarmente sensibili alle GELATE improvvise. Nel passato recente, senza andare troppo lontano nel tempo, abbiamo osservato ondate di freddo primaverili in grado di rovinare i raccolti di numerose aree. E sebbene il cambiamento climatico sia in atto, con un aumento della temperatura media, la sua natura complessa non esclude fenomeni meteo estremo di freddo, ma anche di segno opposto come le intense ondate di calore.

 

Nel corso di questa stagione, occorre dunque prepararsi a una variabilità accentuata, con alternanza di aria calda e raffiche fredde. Mentre la parte settentrionale dell’EUROPA è alle prese con condizioni rigide, anche la SIBERIA continua a mantenere TEMPERATURE estremamente basse che raggiungono picchi di -40 °C appena a est degli URALI, un chiaro segnale che la riserva di freddo invernale è tutt’altro che esaurita.

È in un contesto tanto dinamico che anche la ITALIA potrebbe sperimentare sbalzi termici significativi. In questi giorni, le correnti oceaniche stanno investendo soprattutto il NORD e parte del CENTRO, oltre che la SARDEGNA, portando perturbazioni e un clima relativamente umido. Al SUD, invece, si prospetta una FIAMMATA di calore dovuta al richiamo d’aria proveniente dal nord AFRICA, favorita da sistemi di bassa pressione atlantica posizionati a ovest del bacino del Mediterraneo. Tale dinamica potrebbe far salire i termometri fino a 30 °C, con la possibilità di superare addirittura questa soglia in alcune zone.

 

Questa estrema variabilità meteo è il risultato di una circolazione atmosferica alterata in qualche modo dal VORTICE POLARE STRATOSFERICO. Le masse d’aria calda si insinuano facilmente verso le latitudini settentrionali, mentre flussi freddi irrompono verso sud, generando fluttuazioni di TEMPERATURA anche marcate.

Siamo di fronte a una situazione climatica in cui il GELO non è affatto sparito, come dimostrano gli sviluppi in SCANDINAVIA e in SIBERIA. Le vicende del VORTICE POLARE STRATOSFERICO potrebbero influenzare anche con episodi di freddo tardivo l’ITALIA. Pertanto, dovremo essere pronti a possibili colpi di scena, con ondate di freddo tardivo capaci di provocare GELATE e NEVICATE, ma anche fiammate di calore improvvise che rischiano di toccare livelli tipici dell’estate.

Siamo in pieno meteo estremo, ed il futuro del clima non è affatto promettente.

Meteo con GELO estremo in Scandinavia, brutto segnale per l’ITALIA