L’anno che verrà, Lucio Dalla: testo e significato della canzone

Testo e significato di "Caro amico ti scrivo" di Lucio Dalla, una lettera immaginaria indirizzata a un amico lontano con malinconia e speranza

Feb 15, 2025 - 02:18
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L’anno che verrà, Lucio Dalla: testo e significato della canzone

L’anno che verrà è una canzone di Lucio Dalla scritta nel 1978 e presente nell’album “Lucio Dalla”, pubblicato nel febbraio del 1979. È stato scritto dallo stesso Dalla che poi la suonò e cantò anche in duetto con Francesco De Gregori.

Il testo di L’anno che verrà di Lucio Dalla

Leggi il testo della canzone L’anno che verrà di Lucio Dalla

Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grande novità
L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno
E si farà l’amore, ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a una certa età
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
E i cretini di ogni età
Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi, caro amico, cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare
E se quest’anno poi passasse in un istante
Vedi, amico mio, come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch’io
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità

Il significato della canzone L’anno che verrà di Lucio Dalla

La canzone “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, è una lettera immaginaria indirizzata a un amico lontano, attraverso la quale il cantante riflette sul presente e sulle speranze per il futuro.

Nella prima parte, il testo descrive un’atmosfera cupa e tesa: “Si esce poco la sera, compreso quando è festa” e “C’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra“, evidenziando un periodo di crisi e di paura, forse a tensioni sociali o politiche. Inoltre, l’apatia e la mancanza di comunicazione emergono chiaramente: “Si sta senza parlare per intere settimane“.

Poi, il tono cambia radicalmente quando la televisione annuncia un nuovo anno di grande trasformazione. Tuttavia, questa visione del futuro è surreale e ironica: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno“, “Ogni Cristo scenderà dalla croce“, “Anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno“. Dalla descrive un mondo utopico, quasi fiabesco, dove le ingiustizie e le assurdità della società vengono ribaltate in modo sarcastico.

La strofa successiva continua con questa vena ironica: “E si farà l’amore, ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi”, toccando con leggerezza temi tabù. Infine, con “Saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età”, suggerisce un desiderio di giustizia sociale, eliminando chi approfitta del sistema.

Nel finale, Dalla ammette che questa visione è solo un’illusione per “poter riderci sopra e continuare a sperare”. Il brano si chiude con una riflessione sul tempo che scorre inesorabile: “L’anno che sta arrivando tra un anno passerà”, ma con un piccolo segno di ottimismo: “Io mi sto preparando, è questa la novità”.

In sintesi, la canzone è un insieme di malinconia e speranza, con una forte componente ironica che sottolinea le contraddizioni del mondo e il bisogno di immaginare un futuro migliore per affrontare il presente.