Intervista a Pierdavide Carone, in gara a San Marino Song Contest 2025
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Intervista a Pierdavide Carone, cantautore vincitore di Ora o mai più e in gara al San Marino Song Contest 2025.
Durante la finale del programma, in onda ieri sera su Rai1, ha presentato il suo nuovo singolo, “NON CE L’HO CON TE“, già disponibile su tutte le piattaforme per Zoo Dischi\ADA Music Italy.
Sul palco del Teatro Nuovo di Dogana, invece, Pierdavide Carone porterà sul palco il brano Mi vuoi sposare?.
Intervista a Pierdavide Carone, in gara a San Marino Song Contest 2025
Pierdavide Carone, innanzitutto, complimenti per “Ora o mai Più”! È andata davvero bene, noi… ci abbiamo sperato fin dall’inizio.
Grazie, grazie! In effetti, meglio di così era difficile che potesse andare.
Cosa ha significato per il tuo percorso artistico questo riconoscimento? Hai portato i tuoi pezzi e ti sei messo in gioco a 360 gradi...
Non voglio sminuire la vittoria, perché vincere una gara è sempre importante. Ma, al di là di questo, la cosa che mi ha emozionato di più è stata la reazione del pubblico. Quando ho cantato “Di notte” nella mia prima esibizione, ho sentito che la gente era già pronta ad ascoltarmi e a supportarmi. Questo significa che, nonostante i periodi in cui la mia eco era più debole, il pubblico non mi ha mai dimenticato.
Il tuo percorso a “Ora o mai Più” è stato caratterizzato dalla tua autenticità. Sei sempre stato te stesso, portando la tua musica e la tua essenza artistica.
Sì, mi viene naturale fare la musica che faccio, indipendentemente dal contesto. Questa era una gara particolare, con molte cover legate al repertorio della coach assegnata, ma sono stato abituato a uscire dal mio repertorio, ad esempio nei concerti tributo a Lucio Dalla. Questa esperienza mi ha aiutato a rimanere me stesso anche interpretando brani di altri.
Hai presentato il tuo nuovo singolo “Non ce l’ho con te”, che affronta un tema intimo e universale come le dinamiche familiari. Quanto è stato difficile mettersi in gioco davanti a un pubblico esigente come quello di Rai Uno?
La difficoltà più grande non è stata la reazione del pubblico, ma la percezione della mia famiglia. Scrivo sempre attingendo dal mio stato d’animo, ma questa volta il brano non è un’allegoria come “Caramelle” o “Nanì”. Qui parlo direttamente della mia vita e delle persone con cui ho un legame di sangue. Sapevo che avrebbe potuto far male a chi mi sta vicino, ma credo che un artista debba avere il coraggio di mettersi a nudo e accettarne le conseguenze.
Nel brano parli del fatto che i silenzi pesano più dei bei ricordi. Pensi che chi ha vissuto questa esperienza con te abbia provato dolore ascoltandolo?
Credo di sì. Questo è un momento spartiacque per me, sia professionalmente che personalmente. Esporre così tanto me stesso può causare dolore, ma ho cercato di mitigarlo. Nel ritornello c’è un messaggio di perdono e riconciliazione, che vorrei fosse il focus principale.
Il brano ha un tono malinconico, ma lascia una speranza di riconciliazione.
Sì, ma noi esseri umani tendiamo a concentrarci più sulle cose negative che su quelle positive. Anche nelle piccole cose, come i commenti sui social: puoi averne cento positivi, ma ti fissi su quello negativo. Le canzoni non cambiano il mondo, ma possono essere uno spunto di riflessione per ammorbidire posizioni rigide e aprirsi al punto di vista dell’altro.
A “Ora o mai Più” hai avuto accanto Gigliola Cinquetti, vincitrice italiana dell’Eurovision Song Contest. Ora partecipi al San Marino Song Contest. Che rapporto hai con l’Eurovision?
Per ora è un rapporto didattico, mi sono interessato alle storie dei cantanti italiani che hanno vinto. È bello che l’Italia sia tornata a competere dopo anni di assenza e che realtà più piccole, come San Marino, possano far sentire la loro voce adottando artisti italiani.
Come si sceglie una canzone per un contest come il San Marino Song Contest?
Nel mio caso è stato semplice: “Non ce l’ho con te” doveva rimanere inedito, quindi ho scelto una canzone del mio ultimo disco che aveva avuto meno spazio. Ho guardato al recente passato per trovare il brano più adatto a questa esperienza.
Oggi come pensi che il pubblico percepisca Pierdavide Carone e la sua produzione attuale? Perché, come hai detto, sono usciti diversi album e progetti oltre al tuo percorso ad Amici e a Sanremo. Come viene accolto oggi quel repertorio?
Sono arrivato a Ora o mai più con Di notte. Nelle varie ospitate televisive, se non cantavo Di notte, era Nanì, e se non era Nanì, era Caramelle. Alla fine ero sempre incastrato tra queste tre canzoni, quindi non avevo modo di eseguire i brani del mio ultimo album. Se non cantavo le mie, finivo per interpretare Lucio Dalla, e comunque, nelle gare come Ora o mai più, facevo sempre cover.
Poi è arrivata Non ce l’ho con te, e adesso tutta l’attenzione è concentrata su quella. Il rischio è che questo nuovo disco rimanga un po’ bloccato, ma spero che la grande visibilità che sto avendo in questo momento, anche se non direttamente grazie a quel disco, possa aiutarlo. Proprio per questo ho scelto di portare Mi vuoi sposare? a San Marino.
Indipendentemente da come finirà la gara, San Marino rappresenta un’ulteriore cassa di risonanza. Se potrà dare una spinta a Mi vuoi sposare, ne sarò felice.
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