Febbre, Clara: testo e significato della canzone di Sanremo 2025
Clara si esibirà in gara alla 75ª edizione del Festival di Sanremo con l’inedito “Febbre”. Il brano, prodotto da Dardust, parla di emozioni e sentimenti contrastanti che avvengono dentro di noi quando si insegue qualcosa, che sia un sogno o semplicemente il percorso della vita. “Febbre” racconta come sia importante trovare la versione migliore di

Clara si esibirà in gara alla 75ª edizione del Festival di Sanremo con l’inedito “Febbre”. Il brano, prodotto da Dardust, parla di emozioni e sentimenti contrastanti che avvengono dentro di noi quando si insegue qualcosa, che sia un sogno o semplicemente il percorso della vita. “Febbre” racconta come sia importante trovare la versione migliore di se stessi anche tramite gli alti e bassi, proprio come la febbre che sale e scende. “Febbre”, dal punto di vista musicale e di produzione, è stato concepito come se fosse un film articolato in quattro scene principali e ognuna evoca un mondo sonoro distinto che si alterna e si evolve.
Il primo mondo è rappresentato da un’intro orchestrale ed emozionale. La seconda scena entra invece nella zona più urban e trap, in cui la metrica vocale dilatata lascia spazio a un ritmo serrato, segnando un cambio repentino, un colpo di scena. È un mondo fatto di bassi pulsanti, sub profondi dove Clara, con la sua vocalità, si inserisce mostrando un’attitudine urban contemporanea. Il terzo momento è quello dell’elettronica, racchiusa però con un’estetica elegante. Clara continua a giocare con il contrasto tra la ritmica serrata e una melodia calda, creando una dimensione avvolgente e ipnotica. La quarta scena si sviluppa nello special e nel finale, in cui tutti i mondi precedenti si incontrano e si fondono: gli archi orchestrali, l’urban pulsante e l’elettronica elegante trovano una sintesi, dando vita a un climax che racchiude l’intero universo del brano.
Il testo di Febbre di Clara
Leggi il testo di Febbre di Clara.
Ti sei preso una parte di me
Quella ancora più in fondo dell’anima
Un sentimento
Che se si rompe taglia
Come il vetro
E anche deludere
È un’abitudine
Come nel mio
Primo giorno di scuola
Non so che faccio qui
Il buio è tagliato dalle luci viola
Il cielo fa come un glitch
Tu mi guardi dall’alto
Trascinandomi in basso
Non ascolti quando grido
Sembri fatto di ghiaccio
Io sono fatta così
Alle feste chic
Sola su un terrazzo
Tutti fanno bling bling
Io nemmeno mi piaccio
Non dire “je t’aime”
Dimmelo se
Ciò che provi è solo febbre
Che sale e scende
Che mi fa male male
I tuoi occhi Blu Klein
Dicono che
Stanotte è solo febbre
Che sale e scende
Tu prendi me
Come un enfant per strada
In abito da gala
Non ci amerà la fama
Non cambierà la trama
Mille lune passeranno
E una ci sarà per sempre
Per te che non vuoi scendere
Come la febbre
Ti sei preso una parte di me
Quella ancora più in fondo dell’anima
Un sentimento
Che se si rompe taglia
Come il vetro
Corro corro come dentro un bosco
Dentro questo inferno è più difficile
Questo amore dimmi quanto costa
Ti senti un’ombra qua vicino a me
Non ascolti quando grido
E nemmeno se taccio
Non ascolti quando grido
Non dire “je t’aime”
Dimmelo se
Ciò che provi è solo febbre
Che sale e scende
Che mi fa male male
I tuoi occhi Blu Klein
Dicono che
Stanotte è solo febbre
Che sale scende
Tu prendi me
Come un enfant per strada
In abito da gala
Non ci amerà la fama
Non cambierà la trama
Mille lune passeranno
E una ci sarà per sempre
Per te che non vuoi scendere
Come la febbre
Mille lune passeranno
E una ci sarà per sempre
Per te che non vuoi scendere…
Non dire “je t’aime”
Dimmelo se
Ciò che provi è solo febbre
Che sale e scende
Che mi fa male male
I tuoi occhi Blu Klein
Dicono che
Stanotte è solo febbre
Che poi ti prende…
Come la febbre
Come un enfant per strada
In abito da gala
Non ci amerà la fama
Non cambierà la trama
Mille lune passeranno
E una ci sarà per sempre
Per te che non vuoi scendere
Come la febbre
Il significato della canzone Febbre di Clara
“Febbre” di Clara è una canzone che esplora il tema di un amore instabile, intenso e doloroso, paragonato a una febbre che sale e scende, lasciando un senso di smarrimento e sofferenza.
Il brano si apre con un’immagine forte: “Ti sei preso una parte di me, quella ancora più in fondo dell’anima“, a indicare quanto questa relazione abbia toccato profondamente l’autrice. L’amore descritto è fragile e pericoloso, come il vetro che, se rotto, può ferire.
L’atmosfera della canzone è malinconica e alienante: la protagonista si sente fuori posto, sola anche in mezzo alla gente (“Alle feste chic, sola su un terrazzo”), immersa in un ambiente fatto di superficialità (“Tutti fanno bling bling, io nemmeno mi piaccio”). Questo senso di distacco è amplificato dalla figura dell’altro, che appare distante ed emotivamente freddo (“Tu mi guardi dall’alto, trascinandomi in basso”).
Il ritornello introduce la metafora centrale della febbre:
“Non dire ‘je t’aime’, dimmelo se
Ciò che provi è solo febbre
Che sale e scende, che mi fa male, male.”
Qui la protagonista mette in dubbio la sincerità dei sentimenti dell’altro: è vero amore o solo un’illusione passeggera, un fuoco momentaneo che brucia e poi si spegne? Gli “occhi Blu Klein”, di un blu intenso e profondo, sembrano suggerire che questa relazione sia fugace e instabile, proprio come la febbre.
Nel ritornello, la canzone assume toni più drammatici:
“Corro corro come dentro un bosco
Dentro questo inferno è più difficile
Questo amore dimmi quanto costa
Ti senti un’ombra qua vicino a me.”
Qui emerge un senso di lotta, di fuga da un amore che è diventato un peso, un’ombra opprimente. Eppure, nonostante tutto, la protagonista non riesce a lasciarlo andare completamente.
Il finale rafforza questa contraddizione: mentre il tempo passa (“Mille lune passeranno”), una di esse resterà sempre accesa per lui, come un legame indissolubile. La febbre, quindi, diventa anche un’ossessione, qualcosa da cui è difficile guarire.
“Febbre” parla di una relazione altalenante, fatta di passione ma anche di incertezza e dolore. L’amore viene vissuto come una malattia febbrile, che oscilla tra il desiderio e la sofferenza, tra il non poter stare senza l’altro e il bisogno di liberarsene. È una riflessione sull’instabilità emotiva e sulla difficoltà di distinguere un sentimento autentico da uno effimero.