Con le ciaspole alla scoperta della Val Casies, in Alto Adige

Due facili itinerari escursionistici nella silenziosa vallata tra la Val Pusteria e l’Austria. Tra malghe dove gustare i sapori di una volta e scenari naturali di rara bellezza L'articolo Con le ciaspole alla scoperta della Val Casies, in Alto Adige proviene da Montagna.TV.

Mar 11, 2025 - 07:33
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Con le ciaspole alla scoperta della Val Casies, in Alto Adige

La Val Casies, tributaria della Val Pusteria, si estende da Monguelfo a St. Magdalena in Casies fino a raggiungere l’Austria alla Gsiesertor (letteralmente “Porta Casies), un’ampia sella a circa 2.000 m tra il Plankfeldspitze (2.662m ) a est e il Deferegger Pfannhorn (2.820 m) a ovest entrambi sulla linea di confine.

La valle è caratterizzata da belle montagne su entrambi i versanti e sia in estate sia in inverno attrae moltissimi amanti della natura e dell’escursionismo: tra scialpinismo, sci di fondo, ciaspole e trekking, chiunque trova itinerari adatti alle proprie possibilità.

Proponiamo due semplici escursioni che permettono di conoscere il Biotopo di Pidigbach all’inizio della valle superato Tesido e l’inizio della parte alta della valle dopo St. Magdalena. Ma cos’è un biotopo? Se ne sente parlare spesso e l’Alto Adige ne è ricchissimo. Un biotopo è un ecosistema naturale dall’estensione limitata (in genere in aree esterne ai Parchi) caratterizzato da particolarità naturalistiche particolarmente delicate oppure che corre il rischio di essere distrutto.
Oltre le ciaspole è bene avere con sé un buon paio di ramponcini, in alcune aree esposte al sole si potrebbe trovare ghiaccio ed essere senza il corretto materiale potrebbe comportare problemi.

L’itinerario: dal Brückenwirt a Durnwald

Partenza e arrivo: Monguelfo-Tesido (BZ), loc. Bruckenwirt
Dislivello: + 100 m
Tempo di percorrenza: 4 ore a/r
Difficoltà: E

Il primo itinerario permette di camminare liberamente prima tra gli alberi poi, una volta superata la malga Untersinnerhof, di scegliere se seguire la strada bianca che in genere in inverno è sempre ben battuta o di camminare poco più in alto sulla neve che ricopre i prati.

Si parcheggia l’auto di fronte al Brückenwirt (1.150 m), facilmente riconoscibile per le bandiere che indicano l’inizio dell’anello di sci da fondo della valle, per attraversare il ponte che supera il Rio di Casies facendo attenzione a non camminare sulla pista… c’è sempre il giusto spazio per farlo. Appena attraversato il torrente si è liberi di scendere sulla sinistra per camminare con le ciaspole tra gli alberi. Impossibile sbagliare la direzione, ci si trova sempre tra il Rio di Casies e una spalla erbosa innevata, non c’è una linea obbligata anche se molto spesso c’è traccia battuta di altri trekker.

Camminare qui è un piacere, il “suono” delle acque mantiene lontani i rumori delle auto e solo le voci degli sciatori sulla pista da fondo in alto alla nostra destra rompono questo equilibrio. Dopo aver percorso poco più di 500 metri si inizia a costeggiare per oltre un chilometro il Biotopo Pidigbach ora di proprietà della Provincia di Bolzano. Nessuna difficoltà nel cammino sempre in leggera salita e in piena stagione invernale l’unico ostacolo potrebbe essere l’abbondante manto nevoso.

Gradualmente la vegetazione si fa meno fitta e si raggiunge, per poi superarlo, il tracciato della pista da sci da fondo che scende verso il torrente, Da questo punto si può scegliere se raggiungere il fondo battuto della strada bianca o rimanere tra la neve senza mai perdere o guadagnare quota, il pendio è lieve e non pone alcuna difficoltà farlo. Superata la malga Untersinnerhof si inizia a vedere il piccolo borgo di Durnwald/Durna in Selve che dista poco più di un chilometro e dove è possibile fare una pausa nelle Gasthof tradizionali dove la cucina è ancora quella di una volta.

Per il ritorno si può tornare indietro sulla stessa linea dell’andata o si può attraversare il torrente seguendo la strada fino a superare il tracciato della pista da sci che torna verso la Brückenwirt. C’è sempre una traccia tra la pista da sci e l’aviosuperficie che incontreremo più avanti, tuttavia, l’ultimo tratto è in comune con il tracciato da sci di fondo e lo spazio per camminare spesso è davvero troppo ristretto.

L’itinerario: anello di St. Magdalena

Partenza e arrivo: Monguelfo-Tesido (BZ), loc. St. Magdalena
Dislivello: + 400 m
Tempo di percorrenza: 5 ore a/r
Difficoltà: E

Raggiunto l’ampio parcheggio dopo la rotonda appena fuori dal paese di St. Magdalena individuare l’inizio dell’itinerario è molto semplice. Si parte lungo la via  che costeggia, a sinistra, il Talschlusshütte/Rifugio Fondo Valle e poi l’Hotel Magdalenahof, seguendo la strada bianca che nella prima parte è percorsa anche dalle auto che raggiungono le abitazioni poco più avanti. Sul fondovalle ci sono la pista da fondo e la Moos Alm, sempre aperta in periodo turistico sia in estate sia in inverno. Si rimane  sulla strada battuta in leggera salita senza possibilità di errore fino al bivio che porta alla Messnerhütte, prima delle due strutture che troveremo prima di tornare a fondovalle. Ancora sulla strada e proseguendo per altri 500 metri circa si scorge in alto sulla destra la Kradorfer Hütte da dove inizia la traccia che ci riporterà al parcheggio di St. Magdalena.

Dal rifugio inizia il lungo sentiero, battuto solo in parte che condurrebbe alla Gsiesertor, tuttavia, per la pendenza della salita e l’opzione è consigliata solamente a chi ha molta esperienza con ambiente innevato, sia che si salga con le ciaspole sia con gli sci.

Il percorso che permette di tornare al punto di partenza costeggia in più punti la pista da sci di fondo.

Come arrivare

Per raggiungere Welsberg/Monguelfo si percorre la Statale della Val Pusteria sia se si arriva da Bolzano sia da Dobbiaco. Si prende il bivio che porta in Val Casies e si raggiunge dopo circa 3 chilometri il parcheggio del Brückenwirt. Per il secondo itinerario proseguire verso St. Magdalena per circa 15km fino alla rotonda da dove è ben visibile il parcheggio dove inizia l’itinerario.

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