Con le ciaspole ai piedi del Corno Cistella, in Val d’Ossola


Semplice, ma lunga escursione all'Alpe Deccia, ai piedi di una delle più caratteristiche montagne ossolane. Lungo l’itinerario numerosi alpeggi sono comunque mete interessanti per i meno allenati L'articolo Con le ciaspole ai piedi del Corno Cistella, in Val d’Ossola
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Feb 22, 2025 - 07:39
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Con le ciaspole ai piedi del Corno Cistella, in Val d’Ossola


L’escursione si svolge ai piedi del gruppo del Cistella, in Val d’Ossola, in un susseguirsi di alpeggi raggiungibili lungo una semplice carrozzabile agricola. La gita è un’alternativa interessante per la Val Devero, conosciuta soprattutto per il Parco Naturale Alpe Veglia-Alpe Devero sito alla sua testata. Anche altre zone della valle, però, sono ricche di attrattive e possibilità escursionistiche, soprattutto nell’area sovrastante il paese di Baceno, sito alla confluenza tra la Val Devero e la Valle Antigorio, proprio in vista del Cervandone e ai piedi del gruppo del Cistella, una delle vette esteticamente più peculiari della zona, anche perché ben visibile da molti punti della Val d’Ossola.
Per escursioni sono di sicuro interesse gli alpeggi limitrofi a Cravegna, Mozzio e al panoramico Viceno di Crodo, balcone panoramico dove diparte questo itinerario.

L’itinerario  

Partenza e arrivo: Viceno di Crodo (VB)
Dislivello: + 880 m
Tempo di percorrenza: 4.30 ore (a/r)
Difficoltà: E

Itinerario semplice e ben segnalato anche se lungo e dal notevole dislivello. Volendo è anche possibile fermarsi ad uno degli alpeggi sottostanti l’Alpe Deccia, con panorami sempre interessanti. Dopo Crodo si prosegue in direzione di Baceno e poco prima di raggiungerlo si devia verso sinistra, seguendo le indicazioni per Cravegna e Viceno di Crodo. Dopo Cravegna, si continua sino ad un ponte. Appena prima del ponte si stacca, sulla destra (cartelli), il sentiero.
Si cammina in lieve pendenza sull’ampia mulattiera innevata, delimitata da un bosco di faggi, larici e sempreverdi (cartelli in legno e indicazione G 11). Dopo alcuni tornanti si giunge alle baite di Reita (1067 m), prima e, successivamente e senza fatica, all’Alpe Lonsc (1130 m), strutture in pietra che spuntano dalla vegetazione innevata. Si prosegue ora senza dislivelli significativi sino alle baite dell’Alpe Aulusc (1075 m) e, ignorando il bivio sulla destra per Compolo (cartelli), si giunge allo spiazzo delle baite di Paù, attorniate da larici e abeti e sovrastate dalla aguzza e caratteristica vetta del Corno Cistella (2688 m).
Si continua sull’ampio sentiero sino ad un bivio, dove cartelli indicano di tenere la destra per poi salire con docili tornanti sino al bivio per Prepiana Alta (1420 m) che si ignora continuando dritto, sulla principale, sino alle baite di Deccia Inferiore (1611 m), collocate al centro di uno spazio d’ampio respiro, sovrastato dalle cime rocciose del turrito gruppo del Corno Cistella. La meta finale è ormai vicina e in vista. Ancora un ultimo strappo e si tocca l’alpeggio di Deccia Superiore (1729 m), in ampio pianoro abbellito da alcuni radi larici, con un ampio panorama anche sulla catena di vette verso valle, sul lato orografico sinistro della Val d’Ossola. 

Come arrivare

Autostrada Alessandria-Gravellona Toce sino al suo termine, ove si prosegue verso il Sempione, seguendo le indicazioni “Crodo-Val Formazza” sino a Baceno, dove si devia per Viceno di Crodo.

Chiesa di San Gaudenzio, a Baceno, e gli Orridi di Uriezzo

A Baceno merita una visita la Chiesa di San Gaudenzio (cartelli lungo la strada). E’ uno dei luoghi di culto più interessanti della Val d’Ossola. I primi documenti descrivono la presenza di una cappella e sono datati XI secolo. Successivamente, la chiesa fu edificata in stile romanico lombardo e dedicata a San Gaudenzio, primo vescovo di Novara. Al suo interno sono presenti affreschi raffiguranti episodi della vita della Madonna. Il campanile, con una base quadrata e un’altezza di 31 metri, venne realizzato in due anni e finito nel 1523. La facciata è in stile romanico. Nei pressi del parcheggio della chiesa, è presente l’inizio di uno degli itinerari di accesso per gli Orridi di Uriezzo (cartelli), insieme di “corridoi” di roccia scavata dall’azione delle acque del Toce. La gita agli Orridi può essere un’idea interessante per una mezza giornata nella natura e nella storia geologica della valle del Toce. L’itinerario è semplice e ben segnalato, anche se ci sono alcuni tratti con scalette di ferro e gradoni e può essere percorso in tutte le stagioni. Oltre all’accesso limitrofo alla Chiesa di Baceno, è possibile iniziare anche da Maiesso e da Premia.  

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