Che differenza c’è tra tonno rosso e pinna gialla?

È più pregiato il tonno rosso o il tonno a pinna gialla? Vi spieghiamo quali sono tutte le differenze tra le due specie, in riferimento alla diffusione, all'aspetto e al profilo nutrizionale.

Feb 10, 2025 - 17:20
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Che differenza c’è tra tonno rosso e pinna gialla?

Così, subito, sapreste spiegare la differenza tra tonno rosso e pinna gialla? Se questa domanda a bruciapelo vi ha messo in difficoltà, sappiate che non c’è nulla di strano. Anzi, sono in molti a non conoscere le precise distinzioni e fare confusione. Ma sciogliere il dilemma tornerà molto utile, soprattutto in pescheria e al ristorante.

Differenza tra tonno rosso e pinna gialla: premesse

Tonno rosso

Oggi tutti coloro che producono e commercializzano tonno sono obbligati, per legge, a rispettare denominazioni predefinite e mettere nero su bianco anche le aree di provenienza del pesce in questione. Per i ristoratori, invece, questo obbligo non c’è. Ecco perché sui menu appare semplicemente la parola “tonno”. In compenso, sono tenuti a rispondere con chiarezza qualora i clienti abbiano necessità di chiarimenti in merito.

Torniamo alla normativa vigente: soltanto la specie Thunnus thynnus (nota anche come tonno a pinna blu) può essere definita tonno rosso. Si trova nelle acque temperate, principalmente nell’Oceano Atlantico ma anche nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Viene utilizzata soprattutto  sotto forma di carpaccio, sushi o sashimi. A causa di lunghi periodi di pesca intensiva, è quella maggiormente esposta al rischio estinzione.

La specie più diffusa e più utilizzata per l’inscatolamento si chiama Thunnus albacares. Il tonno a pinne gialle, appunto. Non è comune nel Mar Mediterraneo, ma in compenso abbonda nelle acqua tropicali e subtropicali. Quindi nel Mar dei Caraibi, nell’Atlantico, nel Pacifico, nell’Oceano Indiano.

Come riconoscere il tonno rosso e il pinna gialla

Differenza tra tonno rosso e pinna gialla
Tonno pinna gialla

La differenza tra tonno rosso e pinna gialla sta anche nell’aspetto. Il primo è caratterizzato da una carne di colore rosso intenso (ecco il perché del nome); la pelle è blu-nerastra, si aggiungono striature argentate sul ventre. Le dimensioni sono notevoli: può raggiungere i 600 kg di peso e i 3 metri di lunghezza.

Il tonno pinna gialla, invece, ha una carne rosata e tenera. Presenta anche lunghe pinne dorsali e ventrali di colore giallo. Le dimensioni sono minori, generalmente non va oltre i 150 kg di peso (ma il peso medio equivale a 40-50 kg) e i 2 metri di lunghezza.

Tonno rosso e pinna gialla: profili nutrizionali

Tonno rosso

Ci sono differenze anche per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali e il valore organolettico.  Il tonno rosso è composto per il 5% da grassi; la percentuale di grassi essenziali Omega 3 equivale all’1,3%. Nel caso del tonno a pinna gialla, le percentuali scendono rispettivamente fino all’1% per cento e allo 0,2%.

Il tonno rosso è più calorico: 150 kcal per 100 grammi, contro le 110 kcal (sempre per 100 grammi) del pinna gialla. Risulta praticamente uguale, invece, la percentuale relativa al contenuto di proteine: 23% circa.

Tonno rosso e tonno a pinne gialle: conclusioni

Differenza tra tonno rosso e pinna gialla
Tonno pinna gialla in scatola

Perché scarseggia e perché le sue carni sono di qualità elevata: questi i motivi per cui il tonno rosso è più pregiato del tonno pinna gialla. E per le stesse ragioni, è molto raro che venga conservato in scatola.