Che cosa c’è, Gino Paoli: testo e significato della canzone

Testo e significato di Che cosa c'è di Gino Paoli, una dichiarazione d’amore intensa e totalizzante, uscita nel 1964

Feb 15, 2025 - 00:10
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Che cosa c’è, Gino Paoli: testo e significato della canzone

Che cosa c’è è una canzone di Gino Paoli pubblicata nel 1964 e tratta dall’album “Basta chiudere gli occhi”, il terzo disco del cantautore.

Il testo di Che cosa c’è di Gino Paoli

Leggi il testo di Che cosa c’è di Gino Paoli.

Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che ora non mi importa niente
Di tutta l’altra gente
Di tutta quella gente che non sei tu
Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che ti voglio tanto bene
Che il mondo mi appartiene
Il mondo mio che è fatto solo di te
Come ti amo
Non posso spiegarti
Non so cosa sento per te
Ma, ma se tu mi guardi
Negli occhi un momento
Puoi capire anche da te
Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che io ora vivo bene
Se solo stiamo insieme
Se solo ti ho vicino
Ecco che c’è
Ecco che c’è
Ecco che c’è
Come ti amo
Non posso spiegarti
Non so cosa sento per te
Ma, ma se tu mi guardi
Negli occhi un momento
Puoi capire anche da te
Che cosa c’è
C’è che mi sono innamorato di te
C’è che io ora vivo bene
Se solo stiamo insieme
Se solo ti ho vicino
Ecco che c’è
Ecco che c’è
Ecco che c’è

Il significato della canzone Che cosa c’è di Gino Paoli

“Che cosa c’è” di Gino Paoli è una dichiarazione d’amore intensa e totalizzante, espressa con parole semplici ma profonde. Il protagonista non può fare a meno di confessare il suo amore:

“C’è che mi sono innamorato di te.”

Questa rivelazione segna un cambiamento radicale nella sua vita. L’amore lo porta a distaccarsi dal resto del mondo:

“C’è che ora non mi importa niente / Di tutta l’altra gente / Di tutta quella gente che non sei tu.”

Il sentimento è così forte da far sì che l’universo intero sembri esistere solo nella presenza della persona amata. Il mondo del protagonista si restringe, diventando un microcosmo fatto esclusivamente di lei.

L’incapacità di esprimere a parole l’intensità di questo sentimento emerge nella strofa:

“Come ti amo / Non posso spiegarti / Non so cosa sento per te.”

Tuttavia, il semplice sguardo negli occhi dell’altro diventa un linguaggio muto ma potentissimo, capace di trasmettere ciò che le parole non riescono a dire.

Infine, il senso di appagamento si completa con l’idea che la felicità dipenda unicamente dalla presenza dell’altro:

“C’è che io ora vivo bene / Se solo stiamo insieme / Se solo ti ho vicino.”

La ripetizione finale di “Ecco che c’è” enfatizza la certezza di questo amore, un sentimento che dà senso alla vita stessa.