Spirit-Frontier, un matrimonio che non s’ha da fare

Spirit Airlines ha respinto l’offerta d’acquisto di Frontier Airlines, ancora una volta. Spirit, che ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 – la principale legge fallimentare statunitense, nello scorso novembre – ha detto di voler proseguire in autonomia nel suo processo di ristrutturazione, dopo che le due compagnie aeree – che avevano fatto ripartire le trattative – non hanno trovato un accordo. Continue reading Spirit-Frontier, un matrimonio che non s’ha da fare at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Feb 13, 2025 - 13:57
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Spirit-Frontier, un matrimonio che non s’ha da fare
Spirit-Frontier, un matrimonio che non s’ha da fare

Spirit Airlines ha respinto l’offerta d’acquisto di Frontier Airlines, ancora una volta. Spirit, che ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 – la principale legge fallimentare statunitense, nello scorso novembre – ha detto di voler proseguire in autonomia nel suo processo di ristrutturazione, dopo che le due compagnie aeree – che avevano fatto ripartire le trattative – non hanno trovato un accordo. Spirit aveva già rifiutato un’offerta di Frontier a gennaio, tornando poi a trattare nel corso di questo mese. L’offerta era stata valutata 2,16 miliardi di dollari.

UNA STORIA INFINITA

Negli ultimi anni, Frontier ha più volte provato ad acquisire la rivale per creare un gigante delle super low-cost, cercando di convincere i suoi azionisti che la società non ha possibilità di farcela, da sola. Ora, Frontier sembra pronta a rinunciare definitivamente: «Auguriamo il meglio a Spirit», è stato il commiato dell’azienda, in un comunicato stampa.

Spirit è reduce da anni di bilanci in rosso e una fallita cessione a JetBlue. La compagnia aerea ha comunque recentemente comunicato di essere in linea con l’obiettivo di uscire dal Chapter 11 nel primo trimestre di quest’anno. Un’udienza davanti a un giudice fallimentare sulla riorganizzazione della società è in programma proprio oggi, 13 febbraio.

L’ULTIMO TENTATIVO

L’ultima proposta, presentata il 4 febbraio ed emersa ieri, rispecchiava quella presentata il 7 gennaio: si offriva agli azionisti 400 milioni di dollari per ripianare il debito, oltre alla partecipazione del 19% al capitale della nuova società. L’offerta del 4 febbraio non contemplava però l’obbligo per Spirit di completare un’offerta in opzione di 350 milioni di dollari e usare i proventi per ripagare i finanziamenti ottenuti con il Chapter 11.

Spirit, a sua volta, aveva avanzato una controproposta lo scorso 10 febbraio, con cui si chiedeva a Frontier di farsi carico di una parte dei debiti, circa 600 milioni di dollari, oltre a 1,185 miliardi di dollari di azioni. Anche questa proposta è stata declinata, per un matrimonio che non s’ha da fare.