Meteo: l’Atlantico scalzerà l’Artico, stravolgimento dell’Inverno
Scenari interessanti caratterizzeranno l’evoluzione del meteo nei prossimi giorni con una possibile irruzione di aria gelida diretta verso l’Europa orientale, mentre il destino del Mediterraneo appare più incerto e dipendente da molteplici fattori atmosferici. Attualmente, i modelli di previsione mostrano una forte spinta zonale, un elemento che potrebbe impedire alle correnti fredde di […] Meteo: l’Atlantico scalzerà l’Artico, stravolgimento dell’Inverno

Scenari interessanti caratterizzeranno l’evoluzione del meteo nei prossimi giorni con una possibile irruzione di aria gelida diretta verso l’Europa orientale, mentre il destino del Mediterraneo appare più incerto e dipendente da molteplici fattori atmosferici.
Attualmente, i modelli di previsione mostrano una forte spinta zonale, un elemento che potrebbe impedire alle correnti fredde di raggiungere le regioni più occidentali del continente ed il Mediterraneo. Questo flusso prevalente da ovest a est tende infatti a ostacolare la discesa delle masse d’aria gelida, confinandole più a est. Tuttavia, l’equilibrio atmosferico è ancora in fase di definizione e il margine di incertezza rimane elevato, lasciando spazio a possibili sorprese, quanto meno nel seguito.
Secondo la media ensemble del modello GFS, il freddo potrebbe avvicinarsi anche all’Italia, sebbene la sua effettiva penetrazione nel nostro Paese dipenderà dall’evoluzione del Vortice Polare Stratosferico e dalle attuali anomalie troposferiche.
Sebbene il Vortice Polare sembri mostrare segnali di ricompattamento, ciò non significa necessariamente un ritorno alla stabilità atmosferica. Al contrario, il riscaldamento stratosferico attualmente in atto potrebbe intensificare le tensioni tra masse d’aria con temperature molto diverse, generando un impatto significativo sulla circolazione atmosferica euro-atlantica.
Vortice Polare lascia ancora aperti gli spiragli all’Inverno nella sua ultima parte
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la possibile formazione di un evento TST (Tropospheric-Stratospheric-Tropospheric coupling), un fenomeno complesso in cui un’anomalia termica nella troposfera riesce a propagarsi fino alla stratosfera, per poi tornare verso il basso, influenzando in modo significativo le dinamiche meteorologiche dell’intero emisfero.
Se questa ipotesi trovasse conferma, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo si potrebbe assistere alla comparsa di una spinta altopressoria verso le latitudini più settentrionali, con un impatto significativo soprattutto sulla Scandinavia. Questo scenario sarebbe compatibile con un pattern assimilabile al Ponte di Weikoff, una configurazione che, se consolidata, favorirebbe una discesa di masse d’aria molto fredde dalle regioni artiche verso l’Europa centro-meridionale.
Le analisi attuali mostrano che il trasporto di calore verso la stratosfera ha raggiunto valori piuttosto elevati, un chiaro segnale che potrebbe anticipare una riorganizzazione del flusso zonale. In tale contesto, escludere a priori che il freddo possa colpire anche le regioni più occidentali del continente, Italia inclusa, potrebbe essere prematuro. Non è detta l’ultima parola per l’Inverno, ma se ne riparlerà per l’evoluzione meteo più di fine Febbraio ed inizio Marzo.
Meteo: l’Atlantico scalzerà l’Artico, stravolgimento dell’Inverno