Meteo: GELO ESTREMO in Scandinavia, perché non è una buona notizia

Le condizioni meteo attuali stanno mettendo in evidenza un contrasto sempre più netto tra diverse aree dell’emisfero boreale. Mentre il Nord Europa è alle prese con un’ondata di gelo intenso, l’Italia si trova in una fase di estrema variabilità atmosferica, con sbalzi termici significativi e un’alternanza tra aria fredda e richiami di caldo africano.   […] Meteo: GELO ESTREMO in Scandinavia, perché non è una buona notizia

Mar 13, 2025 - 15:39
 0
Meteo: GELO ESTREMO in Scandinavia, perché non è una buona notizia

Le condizioni meteo attuali stanno mettendo in evidenza un contrasto sempre più netto tra diverse aree dell’emisfero boreale. Mentre il Nord Europa è alle prese con un’ondata di gelo intenso, l’Italia si trova in una fase di estrema variabilità atmosferica, con sbalzi termici significativi e un’alternanza tra aria fredda e richiami di caldo africano.

 

Gelo estremo in Scandinavia, temperature fino a -30°C

In questi giorni, un’intensa massa d’aria artica ha avvolto la Scandinavia, portando le temperature su valori eccezionalmente bassi per il periodo. In alcune zone si sono registrati picchi di -30°C, un chiaro segnale che il freddo invernale non ha affatto esaurito la sua influenza. Questo evento dimostra come, nonostante il costante aumento della temperatura media globale, possano ancora verificarsi episodi di freddo estremo a livello locale.

La persistenza di queste condizioni è legata all’instabilità del Vortice Polare Stratosferico, che si è indebolito precocemente, permettendo alla corrente artica di spingersi verso latitudini più basse. Questo fenomeno è il principale responsabile della discesa di masse d’aria molto fredde, capaci di scatenare improvvise ondate di gelo anche fuori stagione.

 

Possibili riflessi sul clima italiano

L’attuale scenario meteorologico suggerisce che anche l’Italia potrebbe risentire delle dinamiche generate dal Vortice Polare, con un aumento della probabilità di colpi di coda invernali nelle prossime settimane. Se questa instabilità dovesse persistere, il rischio di gelate tardive e persino di nevicate a bassa quota tra marzo e aprile non sarebbe da escludere.

Gli effetti di queste oscillazioni termiche potrebbero rivelarsi critici per l’agricoltura, con danni ai raccolti e alla vegetazione spontanea. Le gelate improvvise rappresentano infatti una minaccia per i germogli, soprattutto dopo periodi di caldo anomalo che possono favorire una fioritura anticipata.

 

Italia tra perturbazioni e caldo anomalo

Nel frattempo, il Nord e parte del Centro stanno vivendo un periodo di instabilità atmosferica, con il transito di perturbazioni atlantiche che portano piogge e un clima più umido. Diversa la situazione al Sud, dove un’ondata di caldo precoce sta facendo impennare le temperature, con valori che potrebbero raggiungere e persino superare i 30°C in alcune località della Sicilia e della Puglia.

Questa situazione così estrema è il risultato di un’alterazione nella circolazione atmosferica, che vede masse d’aria calda spingersi verso nord, mentre flussi freddi irrompono verso sud. Il risultato è un meteo fortemente instabile, con oscillazioni termiche che amplificano il rischio di fenomeni meteorologici intensi, sia di segno caldo che freddo.

 

Uno scenario meteorologico sempre più estremo

Gli eventi di questi giorni dimostrano che il freddo artico non è affatto scomparso, come testimoniano le temperature rigidissime registrate in Scandinavia e in Siberia, dove si sono toccati picchi di -40°C. Questa enorme riserva di aria gelida potrebbe avere ancora un impatto sull’Italia, con la possibilità di nuove irruzioni fredde nelle prossime settimane.

Di fronte a un meteo sempre più imprevedibile, l’unica certezza è che dovremo attenderci ulteriori sbalzi termici e possibili episodi di freddo tardivo, alternati a fiammate di calore anomalo. Un quadro che conferma come il meteo stia diventando sempre più estremo, con conseguenze difficili da prevedere nel lungo periodo.

Meteo: GELO ESTREMO in Scandinavia, perché non è una buona notizia