Meteo: dopo la Festa della Donna arriva un ribaltone CLAMOROSO
Dopo un inizio di marzo relativamente stabile, il quadro meteo sull’Italia si appresta a subire un cambiamento radicale. A partire dai giorni immediatamente successivi alla Festa della Donna, un’intensa perturbazione segnerà l’inizio di una fase dominata dal maltempo, con il progressivo ingresso di sistemi perturbati dall’Atlantico che caratterizzeranno gran parte della seconda metà del […] Meteo: dopo la Festa della Donna arriva un ribaltone CLAMOROSO

Dopo un inizio di marzo relativamente stabile, il quadro meteo sull’Italia si appresta a subire un cambiamento radicale.
A partire dai giorni immediatamente successivi alla Festa della Donna, un’intensa perturbazione segnerà l’inizio di una fase dominata dal maltempo, con il progressivo ingresso di sistemi perturbati dall’Atlantico che caratterizzeranno gran parte della seconda metà del mese.
Questa dinamica si deve alla cosiddetta apertura della “Porta Atlantica“, un fenomeno che si verifica quando non vi sono ostacoli significativi lungo il percorso delle perturbazioni provenienti dall’Oceano Atlantico.
In questo contesto, le correnti instabili e fredde in arrivo dal Nord Europa incontreranno l’aria più mite e umida presente nel bacino del Mediterraneo, creando le condizioni ideali per l’innesco di fenomeni meteorologici particolarmente intensi.
La combinazione di questi fattori potrebbe infatti favorire la formazione di imponenti celle temporalesche capaci di generare precipitazioni abbondanti, con il rischio di nubifragi e locali criticità idrogeologiche.
Parallelamente, la perturbazione avrà un impatto significativo anche sulle aree montuose, dove sono attese nevicate copiose. Le proiezioni attuali indicano la possibilità che la quota neve possa scendere fino ai 1000 metri sulle Alpi, con accumuli significativi nelle zone più elevate.
Un aspetto da monitorare attentamente, soprattutto in relazione al rischio valanghe che potrebbe aumentare a seguito dell’accumulo di nuova neve su strati preesistenti.
L’evoluzione successiva del quadro meteorologico resta soggetta a un margine di incertezza, ma gli attuali modelli suggeriscono che il trend perturbato possa protrarsi almeno fino alla fine del mese.
Le perturbazioni atlantiche potrebbero continuare a interessare la Penisola con precipitazioni ben superiori alla media stagionale, mantenendo un contesto climatico instabile e dinamico.
Sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni per definire con maggiore precisione l’impatto di questa ondata di maltempo sulle diverse regioni italiane.
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