Decreto Indennizzi, la bozza sotto la lente dei balneari

Le associazioni di categoria dei balneari studiano la bozza del Decreto Indennizzi e restano moderatamente fiduciosi. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti sta infatti predisponendo gli indennizzi ai titolari uscenti delle concessioni balneari, per fissare le modalità e le tempistiche nel calcolo. Una sorta di “buona uscita” che sarà a carico dei subentranti. È l’atto che il governo intende compiere nei confronti dei concessionari uscenti dopo aver varato la legge “Salva-Infrazioni”, approvata lo scorso novembre, che ha fissato al  30 giugno 2027 il termine ultimo per completare le procedure selettive con i bandi di gara. Continue reading Decreto Indennizzi, la bozza sotto la lente dei balneari at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 14, 2025 - 14:24
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Decreto Indennizzi, la bozza sotto la lente dei balneari
Decreto Indennizzi, la bozza sotto la lente dei balneari

Le associazioni di categoria dei balneari studiano la bozza del Decreto Indennizzi e restano moderatamente fiduciosi. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti sta infatti predisponendo gli indennizzi ai titolari uscenti delle concessioni balneari, per fissare le modalità e le tempistiche nel calcolo. Una sorta di “buona uscita” che sarà a carico dei subentranti.

È l’atto che il governo intende compiere nei confronti dei concessionari uscenti dopo aver varato la legge “Salva-Infrazioni”, approvata lo scorso novembre, che ha fissato al  30 giugno 2027 il termine ultimo per completare le procedure selettive con i bandi di gara. I tempi sono stretti perché entro il 31 marzo il Mit dovrà approvare il Decreto Indennizzi per formalizzare le modalità di calcolo dei risarcimenti.

Nella bozza redatta dal ministero c’è la rivalutazione dei beni, allo scopo di garantire indennizzi più elevati ai concessionari uscenti, rispetto ai soli investimenti non ammortizzati di cui si parla nel Salva-infrazioni, anche se tale approccio è in netto contrasto con Bruxelles, che lo ritiene un vantaggio improprio al gestore uscente.

Ma il vice premier Matteo Salvini ha ribadito proprio in occasione degli “Stati generali del turismo balneare” organizzati da Confcommercio il 5 marzo e seguiti da L’Agenzia di Viaggi Magazine che il governo intende riconoscere equi indennizzi ai balneari e sta cercando di imporre la propria posizione alla Commissione europea.

La presentazione della bozza alle associazioni di categoria è stata affidata ai tecnici del ministero, che hanno illustrato come l’equa remunerazione ai concessionari uscenti sarebbe calcolata in base alla sommatoria del valore nominale iniziale degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni, sia per i beni materiali che per quelli immateriali. Il decreto attuativo, hanno precisato i funzionari del Mit, conterrà anche l’adeguamento dei canoni demaniali.

In base a quanto scritto nella bozza, l’indennizzo dovrà essere calcolato sugli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, cui va aggiunta l’equa remunerazione su quelli degli ultimi cinque anni. Affrontato anche il tema della rideterminazione dei canoni per le concessioni: in caso di mancata adozione del decreto, gli importi saranno automaticamente aumentati del 10%. Per dovere di cronaca, il totale complessivo dei canoni riscossi nel 2024 per concessioni con finalità turistico-ricreative corrisponde a circa 84,4 milioni.

Le prime reazioni delle associazioni alla bozza del decreto, dalla Fiba-Confesercenti alla Sib-Confcommercio sono improntate al cauto ottimismo, ritenendo questo confronto un “passaggio cruciale” e ribadendo che la questione balneare merita un impegno straordinario del governo.

Il Mit intende riconvocare le associazioni a giorni per raccogliere le osservazioni e gli eventuali suggerimenti o correttivi alla bozza e redigere entro i termini previsti il testo definitivo del decreto.