Daredevil Rinascita Recensione: i primi due episodi del ritorno di Matt Murdock

La rinascita di un (anti)eroe come Daredevil non può essere di facili presupposti. E infatti non lo è stata. A partire dalla produzione stessa della serie tv, piuttosto difficoltosa e dagli esiti altalenanti. Il Diavolo di Hell’s Kitchen è tornato in nuova serie Marvel, che dopo aver dedicato una fortunata serie qualche anno fa, e […] L'articolo Daredevil Rinascita Recensione: i primi due episodi del ritorno di Matt Murdock proviene da Vgmag.it.

Mar 9, 2025 - 18:55
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Daredevil Rinascita Recensione: i primi due episodi del ritorno di Matt Murdock
Daredevil Rinascita

La rinascita di un (anti)eroe come Daredevil non può essere di facili presupposti. E infatti non lo è stata. A partire dalla produzione stessa della serie tv, piuttosto difficoltosa e dagli esiti altalenanti. Il Diavolo di Hell’s Kitchen è tornato in nuova serie Marvel, che dopo aver dedicato una fortunata serie qualche anno fa, e un paio di film altrettanto ben riusciti, torna ora a regalarci un prodotto seriale con protagonista appunto Daredevil. Rinascita è appena arrivata su Disney+ con i primi due episodi, segnando così l’agognato ritorno, o meglio quasi “resurrezione” potremmo dire, sul piccolo schermo del supereroe senza vista. Matt Murdock fa capolino sui nostri schermi grazie alla piattaforma della Casa di Topolino, dopo la prematura fine su Netflix avvenuta nel 2018. A seguito della messa a disposizione in streaming dei primi due episodi di questo effettivo sequel, condividiamo con voi le nostre impressioni a riguardo nella nostra recensione!

Daredevil Rinascita
Saprà davvero rinascere dalle sue stesse ceneri, questa serie TV dalla produzione travagliata?

Daredevil Rinascita: onori e oneri di un’eredità pesante

Come molti di voi sapranno, e per chi non lo sa è tempo di allineamento veloce, la storia di questo prodotto non è stata molto facile, tantomeno lineare. Era appunto il 2018, quando Daredevil su Netflix aveva registrato un notevole successo, oltre che aver riportato alla luce il personaggio di Matt Murdock nel Marvel Cinematic Universe con Spider-Man No Way Home e She-Hulk proprio in quel periodo. La decisione di Kevin Feige di avallare una nuova serie TV di Daredevil, con nuovi scrittori, nuove storie e un tono più leggero, non era stata una scelta oculata. A sei episodi girati, e verso la fine del 2023, si manda alle ortiche tutto quanto era stato prodotto, con Feige che chiama in campo David Scardapane come showrunner, e si convocano gli attori che erano stati tagliati fuori, per un ritorno alle origini.

Così vede la luce Daredevil Rinascita, concepito appunto come un vero e proprio sequel della serie Netflix, e che dovrebbe prevedere almeno due stagioni da 9 episodi. Ma quello che abbiamo per le mani è davvero il sequel di Daredevil che avremmo voluto e che ci saremmo aspettati? Per il momento, il giudizio sospeso è la più cauta e logica delle risposte che potremmo darvi. Due soli episodi sono la classica “rondine che non fa primavera”, anche perché abbiamo visto un contenuto, finora, che si allontana, ma solo parzialmente, da quanto visto ormai sette anni fa. L’onore e l’onere di raccogliere l’eredità degli show sui Difensori (Daredevil, Jessica Jones e The Punisher) e riportarlo definitivamente a una presenza di rilievo non è stata un’impresa di poco conto per Scardapane, che deve confrontarsi con l’edizione precedente di successo e cercare di trasportare il vigilante dalla cupa microgalassia dei Difensori al colorato multiverso degli Avengers.

Il cast rinnovato quasi in toto per Daredevil Rinascita potrebbe sperabilmente regalarci delle sorprese

Una rinascita complessa…

Con quali risultati? L’unione tra passato e presente cerca di avvenire secondo un prosieguo più lineare e sensato che mai, a partire dai titoli di testa che riprendono la sigla iconica di Netflix, per poi trovarci un Matt Murdock a un anno da quella linea narrativa. Ha abbandonato il suo alias da vigilante per diventare avvocato, cercando intanto di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il ritorno di Wilson Fisk però mette tutto in discussione. Kingpin si candida a sindaco di New York e gli americani lo votano in maggioranza (una storia che sembra ricordarci qualcosa di molto più reale, ultimamente). E questi ha un piano molto preciso per i vigilanti in costume, mettendo i bastoni tra le ruote anche al nostro uomo…

Se il conflitto tra i due è evidente fin da subito, viene anche meno accentuato secondo metodi interessanti, rovesciando i ruoli in un montaggio a cui possiamo assistere alla fine del primo episodio, e di cui non vogliamo anticiparvi nulla in merito. Lasciamo a voi la visione di questo particolare momento, ricordando che chiaramente Daredevil Rinascita rimane una produzione adulta, tra linguaggio “forte”, sangue e violenza. Tratti immancabili in una storia che, dopotutto, non ha mai dichiarato di essere il contrario di quella che è di fatto. Vi è anche un costante tentativo di stabilire dei collegamenti tra storie vecchie e nuove, tra dialoghi con riferimenti a fatti che gli spettatori dovrebbero avere nella loro memoria, e ripescando anche prodotti “lievemente secondari”, come le serie dedicate a Echo e Hawkeye, senza dimenticare le precedenti stagioni di Daredevil.

La vita non sarà facile per il nostro eroe cieco nemmeno in questi primi due episodi

…ma non senza difficoltà

Questi primi due episodi di Rinascita presentano un intreccio e un’autonomia tali da renderli limpidi e comprensibili probabilmente anche a coloro che sono lontani dal Marvel Cinematic Universe. Inoltre la serie non ha disdegnato aspetti più fantasy, tra amuleti magici e super poteri, allontanandosi dal realismo e dalla concretezza che sono sempre stati il tratto caratteristico di questo prodotto, e che ci ha fatto un po’ storcere il naso. Restano però bene o male le stesse atmosfere e gli stessi linguaggi, che uniscono tra introspezione, soap opera e TV procedurale, sottolineando ancora una volta e accentuando il nuovo lavoro di Matt e puntando i riflettori su un cast che dovremo conoscere. Sperando si riveli vincente e altrettanto sorprendente. Daredevil Rinascita propone una storia che ci porta sia un action urbano di sfondo politico, con la trama che si ambienta in una New York marvelliana tra vigilanti mascherati soffocati dall’opinione pubblica e tormentati dalle istituzioni, e dall’altro lato vediamo un racconto di decostruzione e risollevamento del personaggio interpretato da Charlie Cox, tra nuova vita e vecchi problemi.

Il focus principale della serie si divide tra tribunali e lotte intestine contro Kingpin, rappresentato purtroppo in un taglia e cuci grafico e tecnico piuttosto evidente fin da queste due puntate. Questo prodotto vede una contaminazione tra nuova dinamicità e vecchi contenuti, lasciandoci in parziale confusione. A livello tecnico quindi, la scrittura di questa Rinascita si è comportata in maniera abbastanza grezza, a metà tra il mantenimento di una parte del girato, e l’integrazione delle riprese con il cambio della guardia, assistendo, almeno tecnicamente, a una scrittura e regia un po’ claudicante e traballante, insieme a una CGI che non dà per nulla il meglio di sé. Un esempio sono le immagini che caratterizzano lo scontro tra Daredevil e un vecchio avversario, momento che cambierà completamente lo status quo in apertura e che di fatto, da un punto di vista registico, sarebbe dovuta succedere “fuori campo” tra l’ultima stagione di Netflix e Rinascita.


Daredevil Rinascita (Born Again in versione originale) sbarca su Disney+ con i primi due episodi, per aprire il mese di marzo in maniera decisamente interessante per la piattaforma streaming della Casa di Topolino, e questo incipit desidera sicuramente innalzare il livello con un Daredevil che non fa sconti. Rimane un prodotto per adulti, riprendendo anche le atmosfere mature e violente del franchise di Netflix, oltre che saper tirare le somme delle ultime storie più “urban” dell’MCU. L’incontro-scontro tra Matt Murdock e Wilson Fisk è soltanto al suo inizio, mettendo di fronte due nemici storici che si trovano a fare i conti rispettivamente con le proprie nuove vite. Entrambe di non facile gestione. E non lo è stata nemmeno, in queste due prime puntate, la gestione tecnica di un bricolage di scene vecchie e nuove, che non ci hanno aiutato nell’apprezzamento pieno di un prodotto che avrebbe meritato una veste nuova, senza alcuna soluzione di riciclo. Forse Daredevil non se n’è accorto; noi invece, dotati di vista, un po’ di più…


 

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