Con gli sci o le ciaspole al Passo di Blumone, ai confini del Parco dell’Adamello

Escursione impegnativa e da affrontare nella sua interezza solo in condizioni di neve stabile nella vallata della provincia di Brescia che ha detto addio agli impianti di risalita L'articolo Con gli sci o le ciaspole al Passo di Blumone, ai confini del Parco dell’Adamello proviene da Montagna.TV.

Feb 20, 2025 - 13:18
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Con gli sci o le ciaspole al Passo di Blumone, ai confini del Parco dell’Adamello

La poco conosciuta Valle del Caffaro nella provincia di Brescia, è una tributaria laterale della più nota Val Sabbia, percorsa dal torrente Caffaro che nasce dal massiccio del Cornone di Blumone (2843 m – Alpi Retiche Meridionali). Risalendola dal paese di Bagolino si raggiunge la Piana del Gaver una vasta conca a circa 1500 metri di quota sul confine meridionale del Parco Regionale dell’Adamello. L’assenza di impianti di risalita ne ha preservato la naturalità e la biodiversità sia dal punto di vista faunistico che floristico, quest’ultimo naturalmente apprezzabile solo in primavera.
In inverno la zona è nota tra gli appassionati di sci alpinismo e ciaspolate per la possibilità di allontanarsi dai soliti circuiti più affollati e intraprendere itinerari in tranquillità ma di grande suggestione per gli appassionati di alta montagna. La Piana del Gaver ospita anche una interessante pista di sci di fondo, dalle caratteristiche tecniche tali   da soddisfare gli sciatori di ogni livello.

L’itinerario

Partenza: Piana del Gaver (BS)
Dislivello: + 1133 m (599 m se ci si ferma al Casinetto di Blumone)
Durata: 4 ore (solo salita)
Difficoltà: EE

Dalla Piana del Gaver, laddove d’inverno la strada viene solitamente chiusa per le nevicate, si inforcano gli sci o le ciaspole per dirigersi verso il sentiero 26/246 costeggiando il torrente Caffaro e la Chiesetta degli Alpini al Gaver, in direzione Passo del Gelo.
Il percorso si inerpica tra le vette del Cornone di Blumone (2843 m) e quella del Monte Bruffione (2665 m) sulla sinistra orografica (a destra risalendo la stretta valle). Sulla destra orografica la salita è delimitata partendo da nord dalle Creste di Laione 2393 m, dalla Corna Bianca 2119 m, dal Monte Colombina 2151 m e dal Monte Misa 2184 m. Insomma cime imponenti e di grande bellezza che incutono anche un reverenziale timore. Si continua a salire sempre costeggiando il torrente Caffaro non senza qualche difficoltà a seconda del grado di innevamento, gettando più volte l’occhio sulle vette circostanti. Si raggiunge così la prima meta ovvero il Casinetto di Blumone a 2099 metri, di cui spesso si può intravedere solo il tetto, coperto com’è dalla neve.
Nei dintorni si trovano anche i ruderi di casermette risalenti alla Guerra del ’15- ‘18, che qui ha preso il nome di Guerra Bianca combattuta sul filo dei 3000 metri con grande coraggio ma anche tante tribolazioni da ambo le parti. Il percorso può terminare qui se le condizioni di sicurezza impediscono di andare oltre, oppure se ben attrezzati e con il giusto innevamento si può proseguire a sinistra (sentiero 27) per il Passo di Blumone a quota 2633 metri, con grande fatica visti gli ulteriori 534 metri di dislivello da superare spesso affondando nella neve alta viste le altitudini in gioco. Lungo il sentiero sono sempre più visibili anche il Passo del Gelo (2322 m) e il Monte del Gelo (2618 m) al culmine di una conca molto selvaggia, come d’altra parte è descrivibile l’intero itinerario, vista la sua lontananza da percorsi classici e molto battuti.


Cosa vedere

Il vicino Lago d’Idro limite naturale della valle del Chiese permette di concedersi una pausa di relax lungo le sponde e di ammirarne le fortificazioni come la Rocca di Anfo, la fortezza napoleonica più grande d’Italia. Venne eretta nel XV secolo sotto la Repubblica di Venezia ma notevolmente ampliata, fino alla struttura attualmente visibile, durante il periodo napoleonico.

Come arrivare

Dall’autostrada A4, uscita di Brescia Est, si procede lungo la SS 54 bis e, di seguito, sulla SP 237 fino al Lago d’Idro, dove ci si immette sulla SP 669 che risale la Valle del Caffaro fino a Bagolino da dove si continua per 12 km fino ai parcheggi della Piana del Gaver.

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