Buon compleanno Lucio! Le 20 canzoni di cui non sapevamo di aver bisogno

Istrionico, poetico e visionario, Lucio Dalla – che proprio oggi avrebbe spento 82 candeline (buon compleanno!) – con le sue canzoni ha spesso anticipato i tempi, stando sempre un passo innanzi a tutti. Ma, proprio per questo, soprattutto agli esordi, nessuno sembrava comprenderlo fino in fondo, tanto da risultare quello che oggi definiamo comunemente un […] L'articolo Buon compleanno Lucio! Le 20 canzoni di cui non sapevamo di aver bisogno proviene da All Music Italia.

Mar 4, 2025 - 23:09
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Buon compleanno Lucio! Le 20 canzoni di cui non sapevamo di aver bisogno

Istrionico, poetico e visionario, Lucio Dalla – che proprio oggi avrebbe spento 82 candeline (buon compleanno!) – con le sue canzoni ha spesso anticipato i tempi, stando sempre un passo innanzi a tutti.

Ma, proprio per questo, soprattutto agli esordi, nessuno sembrava comprenderlo fino in fondo, tanto da risultare quello che oggi definiamo comunemente un “genio incompreso“. Sì, un genio, perché Lucio Dalla lo era veramente!

Ma per fortuna bastò poco, o per lo meno qualche album, affinché sempre più persone si accorgessero di lui e di quella sua straordinaria capacità di cogliere la poesia nella quotidianità.

Ed è forse proprio per questo, ma anche per molto altro, che tredici anni dopo la sua scomparsa siamo ancora qui a ricordarlo. Perché in questo mondo c’è ancora – e forse più di prima – bisogno di poesia. E c’è bisogno delle canzoni, che passano gli anni ma non invecchiano mai.

Abbiamo dunque attinto a piene mani dal repertorio di Lucio Dalla alla ricerca di 20 (sì, soltanto 20) canzoni di cui non sapevamo di aver bisogno. Un’impresa ardua, ma – come canta il cantautore bolognese – “l’impresa eccezionale è essere normale” (Disperato Erotico Stomp).

Clicca in basso su “continua” per scoprire le 20 canzoni di Lucio Dalla di cui non sapevamo di aver bisogno.

BUON COMPLEANNO LUCIO! Le 20 canzoni di DALLA DI cui non sapevamo di aver bisogno

Dalla poesia alla speranza: sarà questo il sentiero che percorreremo insieme, attraversando i grandi conflitti che hanno dilaniato la terra e soffermandoci sulle nostre piccole ma grandi guerre interiori.

“Si muove la città, con le piazze e i giardini e la gente nei bar. Galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà. Ma questa sera vola. Le sue vele sulle case sono mille lenzuola”, canta Lucio Dalla in La Sera Dei Miracoli, una vera e propria poesia dedicata a Roma.

E ancora, in Cara: “Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla. Se hai paura ad andar lontano, puoi volarmi nella mano”.

Un movimento, quello di cui canta Dalla, intrinseco anche alla Felicità, inafferrabile proprio come una farfalla: “Ah felicità, su quale treno della notte viaggerai. Lo so, che passerai, ma come sempre in fretta non ti fermi mai“.

Ma Lucio è anche molto attento a tutto ciò che lo circonda e non smette di porsi domande, sempre attuali (Cosa Sarà), consegnandoci in Le Rondini la confessione di un uomo in cerca del significato profondo della vita:

“Vorrei seguire ogni battito del mio cuore per capire cosa succede dentro e cos’è che lo muove, da dove viene ogni tanto questo strano dolore. Vorrei capire, insomma, che cos’è l’amore: dov’è che si prende, dov’è che si dà”.

Ed è qui che arriva il disincanto, perché non si può rimanere indifferenti davanti alla notizia di uno stupro (Il Gigante e La Bambina), così come non lo si può rimanere davanti alla censura o di fronte allo smarrimento di chi vive in un mondo in cui la tecnologia sembra aver preso il sopravvento (Anidride Solforosa).

A questo proposito, non si può non notare come una canzone pubblicata nel 1975, che parla apparentemente solo di inquinamento, risulti oggi più attuale degli anni in cui vide la luce.

Ma proseguiamo il nostro viaggio. Arriviamo così alL’ultima Luna, un brano in cui Dalla affronta il tema del dolore e dell’emarginazione e condanna l’indifferenza.

Nel mirino del cantautore non c’è, però, solo l’indifferenza, ma anche la sete di ricchezza, che combatte con un inno a difesa dell’umanità, Se Io Fossi Un Angelo, in cui guarda in faccia i potenti della Terra:

Andrei in Afghanistan e più giù in Sud Africa, a parlare con l’America e, se non mi abbattono, anche coi russi parlerei. Angelo, se io fossi un angelo, con lo sguardo biblico li fisserei. Vi dò due ore, due ore al massimo. Poi, sulla testa vi piscerei… sui vostri traffici, sui vostri dollari, sulle vostre belle fabbriche di missili”.

Parole molto dure, che raccontano di una guerra atroce che prova a seppellire la speranza con i missili, ma “in questo futuro nero buio, forse, c’è qualcosa che ci cambierà“, canta Lucio in Henna. E questo qualcosa è il dolore: “Io credo che il dolore, che è il dolore che ci cambierà“.

Il dolore per un dramma collettivo (Com’è Profondo il Mare), ma anche il dolore di uomo che chiede solo una carezza, una piccola attenzione, e la possibilità di continuare a sognare (Piazza Grande).

Ma il dolore, così come la gioia, può essere trasformato. Basta aprire il cuore e lasciarsi alle spalle tutti quei “giorni passati senza un gesto d’amore, con i falsi sorrisi e le vuote parole” (Apriti Cuore).

Il dolore lascia così spazio alla speranza che, dopo le tenebre, “ritorni la luce“. E allora, “Aspettiamo senza avere paura domani” (Futura).

Buon compleanno Lucio!

LE 20 CANZONI DI LUCIO DALLA DI CUI NON SAPEVAMO DI AVER BISOGNO

  • Se Io Fossi Un Angelo
  • Disperato Erotico Stomp
  • Henna
  • Meri Luis
  • Il Gigante e La Bambina
  • Anidride Solforosa
  • Come è Profondo il Mare
  • L’Anno Che Verrà
  • Le Rondini
  • Attenti al Lupo
  • Cara
  • La Sera Dei Miracoli
  • Vita
  • Felicità
  • Cosa Sarà
  • L’ultima Luna
  • Piazza Grande
  • Apriti Cuore
  • Futura
  • Itaca

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