Airbnb, ponti primaverili: slow e non solamente in città

Uno su 4 punta sullo slow tourism, la metà opta per destinazioni rurali, Toscana, Sicilia e Sardegna sul podio delle mete per vivere esperienze autentiche di qualità. È questo l’identikit del viaggiatore italiano fotografato, in vista del lungo ponte primaverile, da Airbnb in collaborazione con YouGov. Soggiorni lunghi L’indagine stima che quasi 12 milioni di ... L'articolo Airbnb, ponti primaverili: slow e non solamente in città proviene da GuidaViaggi.

Mar 4, 2025 - 14:20
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Airbnb, ponti primaverili: slow e non solamente in città

Uno su 4 punta sullo slow tourism, la metà opta per destinazioni rurali, Toscana, Sicilia e Sardegna sul podio delle mete per vivere esperienze autentiche di qualità. È questo l’identikit del viaggiatore italiano fotografato, in vista del lungo ponte primaverile, da Airbnb in collaborazione con YouGov.

Soggiorni lunghi

L’indagine stima che quasi 12 milioni di italiani prediligano la filosofia slow e la Pasqua si conferma il momento ideale per farlo. Il trend riverbera nelle ricerche su Airbnb: con ben 13 giorni di pausa a disposizione, gli italiani si stanno orientando su vacanze lunghe in destinazioni poco battute. Secondo i dati della piattaforma, infatti, il 58% dei viaggiatori è intenzionato a trascorrere il maxi-ponte soggiornando almeno 7 giorni in destinazioni rurali, segnando così un decisivo cambio di rotta rispetto ai classici city break mordi e fuggi. Quasi 1 notte su 2 (47%) risulta prenotata in luoghi extraurbani. A fare le valigie per più giorni saranno soprattutto i Millennial: il 27% delle ricerche per soggiorni dal 19 aprile al 1 maggio arriva infatti dalla fascia 30-39 anni.

Qualità nel mirino

Lo slow tourism sta diventando una vera e propria filosofia di viaggio, rispondendo al bisogno di rallentare. Si stanno affermando soggiorni più lunghi, con una media di 5 giorni di permanenza, preferiti da 2 italiani su 3.

“L’ampia selezione – conferma la portavoce di Airbnb -, per tutti i gusti e per tutte le tasche, è un punto di forza insieme alla fiducia. Dal 2007 a oggi, stiamo parlando di 5 milioni di host in tutto il mondo, e 1 su 5 è un superhost, contraddistinto da servizi e recensioni d’eccellenza. A dimostrazione di una qualità che continua a crescere, nel 2024 sono stati rimossi a livello globale oltre 400mila annunci di livello ritenuto insufficiente e recentemente abbiamo rilasciato il primo Global Quality Report. Amati dagli ospiti è una collezione di oltre due milioni di alloggi apprezzati dalle recensioni e impeccabili dal punto di vista di pulizia, comunicazione con l’host, posizione e rapporto qualità prezzo. Contiamo 8 milioni di annunci globali attivi e abbiamo superato i due miliardi di ospiti. L’Italia è presente dal 2000 su Airbnb e la sua comunità di superhost è cresciuta l’anno scorso del 15%”.

Una filosofia di viaggio

“Lo slow turism – spiega Giovanni Brillanti, Research Executive di YouGov – abbraccia un target molto ampio in Italia in quanto interessa quasi 11,8 milioni di connazionali. Un italiano su due (49%) si sente sopraffatto dal tentativo di visitare troppe attrazioni in poco tempo, percentuale che cresce leggermente, arrivando al 52%, tra gli Young Millennial (25-34 anni). Molto sentito è il tema dell’autenticità dell’esperienza, citato dal 78% (il dato sale a 83% per le famiglie), mentre il 74% desidera approfondire la cultura locale, entrando in connessione con il territorio, e il 45% apprezza la possibilità di esplorare luoghi meno affollati. Il turismo lento, inoltre, rappresenta un’opportunità per trascorrere tempo di qualità con amici o familiari: il 77% lo considera un valore fondamentale, in particolare i Millennial, che vedono nei soggiorni lenti un’occasione per condividere momenti di valore. Per il 76% delle famiglie, il viaggio lento è poi una vera terapia contro lo stress. Sulle destinazioni, tre regioni hanno registrato percentuali più alte rispetto alle altre, ossia la Toscana al primo posto, seguita da Sicilia e Sardegna”.

La lentezza come takeaway

“Il viaggio è sempre più un momento per creare nuove abitudini – commenta Francesca Di Pietro, psicologa del turismo e coach -. In questo momento storico, in cui più del 30% degli italiani è vicino al burn-out lavorativo, almeno nelle vacanze ci si concede il tempo di rallentare. Sperimentare contesti diversi dal proprio permette di provare a vivere dando un peso differente alle cose e portando poi un po’ di lentezza anche a casa”. pol

 

 

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