Willie Peyote: Sanremo, TikTok e il nuovo pubblico giovane

Willie Peyote ha conquistato ancora una volta il pubblico di Sanremo con “Grazie ma no grazie” e, a distanza di qualche settimana dal Festival, l’effetto della sua partecipazione si riflette chiaramente nei numeri e nelle reazioni del pubblico. L’artista torinese ha raccontato in un’intervista a Fanpage il successo della sua esperienza sanremese e il nuovo album “Sulla riva del fiume“, che rappresenta un’importante tappa del suo percorso artistico.

Dopo il debutto all’Ariston nel 2021 con “Mai dire mai (La locura)“, Willie Peyote ha vissuto quest’anno un’esperienza completamente diversa. La prima volta, infatti, si è svolta in un contesto segnato dalle restrizioni della pandemia, che avevano limitato il contatto diretto con il pubblico. Questa volta, invece, l’artista ha potuto assaporare appieno l’atmosfera del Festival e rendersi conto della sua portata emotiva e popolare.

“Quest’anno ho capito davvero quanto sia coinvolgente Sanremo”, ha spiegato. “La scorsa volta non avevo percepito fino in fondo l’energia della gente e l’impatto dell’evento”.

L’impatto si riflette anche nei numeri. Uno degli elementi chiave del successo del brano è stato anche il fenomeno virale generato dal gesto della mano che accompagna il ritornello. TikTok ha giocato un ruolo fondamentale nella diffusione del pezzo, portandolo a un pubblico giovane che magari non conosceva il rapper torinese.

“TikTok lo conosco poco, ma mi ha sorpreso vedere quanto sia stato apprezzato su quella piattaforma”, ha confessato Willie Peyote. “Avevo immaginato che la frase potesse diventare un meme, ma non mi aspettavo che il gesto avrebbe avuto così tanto successo”.

Dopo Sanremo, l’artista ha pubblicato l’album “Sulla riva del fiume“, che completa il percorso iniziato con un EP uscito la scorsa primavera. Il disco segna un momento importante della sua carriera e ha ricevuto ottimi feedback dal pubblico, con molti fan che stanno riscoprendo anche i suoi lavori passati.

“Sanremo mi ha permesso di raggiungere un pubblico più giovane”, ha spiegato. “Anche i pezzi vecchi stanno ricevendo nuova attenzione, il che è una bella soddisfazione”.

Nel disco, Willie Peyote riprende anche il suo legame con il passato e con il suo primo EP solista, sottolineando l’importanza di chiudere il cerchio di un percorso artistico lungo oltre dieci anni.

Nella sua musica, il rapper continua a mescolare generi e influenze. “Mi piacciono tutte le etichette che mi danno”, ha detto. “Amo il cantautorato, la black music, la stand-up comedy. Mischiare le cose che mi hanno formato è il mio modo di fare musica”.

Pur preferendo il sound old school, non disdegna l’evoluzione del rap e il ritorno del boom bap nel panorama italiano. Tra i suoi punti di riferimento cita Anderson .Paak e Mac Miller, due artisti che incarnano al meglio la fusione tra hip-hop, soul e funk.

Dopo il boom dello streaming, Willie Peyote è pronto a tornare sui palchi. “Il disco è nato suonando con la band, quindi portarlo live è una necessità”, ha detto. Tuttavia, riflette anche sul fenomeno attuale dei concerti negli stadi, sottolineando come la dimensione dei club rimanga quella a lui più congeniale.

“Capisco l’evoluzione e il bisogno di grandi eventi collettivi, ma io resto un artista da club”, ha ammesso. “L’importante è che la musica arrivi nel modo giusto”.

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Con un nuovo album in promozione e un rinnovato entusiasmo per la musica dal vivo, Willie Peyote continua a dimostrare la sua capacità di reinventarsi e di conquistare pubblico e critica, rimanendo sempre fedele alla sua identità artistica.

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