Scaffidi: “Il mercato è florido”

In queste ultime settimane si sono susseguite diverse notizie in merito all’interesse di due grosse realtà del settore aereo – Air France-Klm e il Gruppo Lufthansa – nei confronti della quota del 20% di Air Europa.

Se l’operazione dovesse andare in porto, cosa cambierebbe in un caso o in un altro? Al di là dell’avere un network di destinazioni più ampio o dell’accomunare gli scali, c’è una osservazione che Renato Scaffidi, country manager Air Europa Italia, fa e cioè che “l’aggregazione nel nostro settore è quasi obbligata. E’ difficile nel trasporto aereo fare Davide contro Golia. Noi andiamo non bene, ma molto bene – afferma il manager -. Durante la pandemia si è patito, ma abbiamo potuto affrontare la situazione da soli, certo, l’ingresso in un grande gruppo vuol dire avere le spalle coperte. E’ una prospettiva di crescita importante, ma ci saranno pro e contro. A livello strategico è una strada che può portare vantaggi non solo a Air Europa, ma anche alle compagnie in generale”, osserva.

Una compagnia sana

Scaffidi osserva anche che Air Europa “è sana, fa bei risultati, ha un numero elevato di persone al suo interno che operano in modo coeso, siamo efficienti a livello di compagnia, non siamo sovradimensionati. Quando è decaduta l’ipotesi di Iberia, altri erano già alla finestra”. Poi ci tiene a sottolineare che “una caratteristica importante della compagnia è il personale”. Il manager intende sia a livello di persone che lavorano in azienda sia a livello di scambio e rapporto che intercorre tra il management e le risorse umane. “Siamo abbastanza ottimisti – prosegue -, siamo apprezzati dal mercato perché lavoriamo in un certo modo e perderlo sarebbe problematico. E’ un valore aggiunto che potremo presentare a chi eventualmente arriverà”.

Uno sguardo al settore

Guardando al settore aereo in generale, per Scaffidi “continuerà a crescere, ma dipendiamo dalle aziende che costruiscono gli aeromobili. Il mercato è florido non solo in termini di dati sui passeggeri, ma tutte le componenti a livello di fatturato e di Ebitda sono andate bene. Il settore ha potenzialità di crescita importanti”.

Tra i vari punti presi in esame, resta aperto il tema net zero e Saf, con il problema relativo alla sua produzione e ai costi, “ma è un tema di cui parliamo”. Scaffidi invita anche a considerare che “il prezzo medio del biglietto è cresciuto e con il Saf crescerebbe ancora di più”.

Stefania Vicini

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