Sanremo 2025: Rkomi penalizzato? “Il Ritmo delle Cose” meritava di più!
Rkomi Il ritmo delle cose significato complesso: un brano che va oltre l’apparenza Perché ci mettiamo così tanto a riconoscere il valore di alcune canzoni? Rkomi a Sanremo 2025 ha portato Il ritmo delle cose, un brano che non si afferra al primo ascolto (qui la sua intervista). La sua struttura è complessa, il linguaggio […] L'articolo Sanremo 2025: Rkomi penalizzato? “Il Ritmo delle Cose” meritava di più! proviene da All Music Italia.

Rkomi Il ritmo delle cose significato complesso: un brano che va oltre l’apparenza
Perché ci mettiamo così tanto a riconoscere il valore di alcune canzoni? Rkomi a Sanremo 2025 ha portato Il ritmo delle cose, un brano che non si afferra al primo ascolto (qui la sua intervista). La sua struttura è complessa, il linguaggio frammentato, le immagini forti e a tratti oscure. Non ha la semplicità immediata di un ritornello pop, ma ha qualcosa di più profondo: un racconto sulla velocità della nostra epoca, su come tutto scorra senza che ce ne rendiamo conto.
È la differenza che c’è tra dire Mi alzo presto, ho tanti pensieri per la testa che è diretto e semplice. Ma se dico: Il mattino ha l’oro in bocca per i miei pensieri annoiati, cambia tutto.
rkomi il ritmo delle cose significato nascosto
Il ritmo delle cose fa proprio questo: scava nei ritmi del nostro tempo, mette in discussione la corsa continua che ci impedisce di fermarci e sentire davvero.
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Parole che colpiscono. Una riflessione sulla vita, sul tempo che sfugge, sulla società frenetica che ci consuma. Un brano che diventa uno specchio per chi lo ascolta, se ha la pazienza di fermarsi ad ascoltare. Non è composta da immagini immediate che possiamo comprendere subito come ad esempio quelle del vincitore Olly con Balorda Nostalgia:
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non c’è un merito o una canzone che prevale sull’altra ma tra le due ovviamente quella di Rkomi è più impegnativa a livello di significato.
Anche la performance presentata nelle tre serate di Sanremo 2025 ha saputo raccontare questa storia. Due giovani che ballano la prima sera, poi due anziani la seconda, poi solo una donna che stringe una giacca la terza sera. Una sequenza che da sola dice tutto: il tempo passa, le cose cambiano, alla fine ci restano solo i legami. L’immagine dell’anziana che stringe il cappotto diventa un simbolo potentissimo. In un mondo che ci spinge sempre avanti, è quello che riusciamo a trattenere a fare la differenza. Anche il video racconta esattamente questa cosa.
Rkomi interviene anche sui social a fine Sanremo: Il mio lavoro è scomporre il linguaggio. Lui stesso ha spiegato il suo percorso artistico e la scelta di un brano così particolare:
Dai primi palchi con il cappuccio calato, dove non riuscivo nemmeno a guardare il pubblico, ho lavorato per togliere quelle barriere. Quest’anno ho fatto un passo in più, mi sono tolto uno strato di pelle ancora più difficile da mostrare.
Viviamo in un mondo che ci vuole sicuri, chiari, definiti. Ma io voglio essere indefinito, perdermi, assecondare il caos. Il mio lavoro è anche scomporre il linguaggio, spezzare le parole, mettere in crisi il concetto di essere compresi. Voglio libertà. Voglio che anche voi siate liberi: di non giudicare in fretta, o al contrario di esprimere il vostro sdegno senza paura.
Una canzone fuori posto a Sanremo? Forse Il ritmo delle cose era troppo fuori dagli schemi per una competizione come Sanremo. Nel marasma di 30 canzoni in pochi giorni, alcune non trovano il giusto spazio. Il pubblico ha parlato più del modo di cantare di Rkomi che del significato della sua canzone. La prima sera il testo era difficile da afferrare, ma lui stesso ha scherzato sulla cosa. In rete girano “lezioni di dizione per Rkomi“, ma lui ha trasformato il suo “parlare in corsivo” in un tratto distintivo, bellissima la maglietta con le istruzioni Ikea scritte “in corsivo”.
Il messaggio finale Il ritmo delle cose è un brano che parla del nostro tempo e di quanto sia difficile fermarsi. La sua malinconia è palpabile. Ma il punto è proprio questo: accettare il movimento inarrestabile delle cose e capire che ciò che ci resta, alla fine, sono i legami. Quella giacca stretta tra le mani è la risposta.
Forse non era una canzone da classifica immediata. Forse serviva più tempo. Ma ora che possiamo riascoltarla con calma, vale la pena darle una seconda possibilità. Perché parla di noi, delle nostre vite, del tempo che scorre. E ci ricorda che, in fondo, siamo tutti alla ricerca di un po’ di libertà da questo catenaccio dell’algoritmo.
L'articolo Sanremo 2025: Rkomi penalizzato? “Il Ritmo delle Cose” meritava di più! proviene da All Music Italia.