Ninja Five-O Recensione: il ritorno di una piccola perla

Arriva sulle piattaforme di oggi un titolo di culto del recente passato, spartano, puro e senza fronzoli, che si è distinto per voler celebrare un’epoca d’oro, in cui le sale giochi andavano per la maggiore, su un portatile a sua volta diventato in seguito leggendario, il mai dimenticato Game Boy Advance. Si, quando meno te […] L'articolo Ninja Five-O Recensione: il ritorno di una piccola perla proviene da Vgmag.it.

Mar 2, 2025 - 16:51
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Ninja Five-O Recensione: il ritorno di una piccola perla

Arriva sulle piattaforme di oggi un titolo di culto del recente passato, spartano, puro e senza fronzoli, che si è distinto per voler celebrare un’epoca d’oro, in cui le sale giochi andavano per la maggiore, su un portatile a sua volta diventato in seguito leggendario, il mai dimenticato Game Boy Advance. Si, quando meno te lo aspetti Konami, software house il cui nome ha scritto la storia dei videogiochi, tira fuori dal cilindro un suo cavallo da battaglia, per mandarlo di nuovo sotto i riflettori delle luci della ribalta. Un titolo che cavalca l’essenza degli anni d’oro del mondo Arcade, ispirato al 1989, uscito nel 2003, riproposto nel 2025, praticamente senza tempo. Bentornato  tra noi caro vecchio Ninja Five-O!

Ninja Five-O
Gli artwork originali di Ninja Five-O offrono una iconografia chiaramente ispirata all’imaginario Arcade anni ottanta

Ninja Five-O risorge e torna sul mercato!

Il grande ritorno di un classico moderno del catalogo Hudson Soft è finalmente nelle nostre mani! Il publisher Konami, grazie al nuovo team di sviluppo Limited Run Games, ha infatti rilasciato la riedizione  di Ninja Five-O in data 25 febbraio 2025, sulle piattaforme attuali, ovvero Nintendo SwitchPlayStation 4PlayStation 5 e PC Windows, tramite il canale Steam. Mancano purtroppo all’appello l’ammiraglia Microsoft ed il suo diretto predecessore, ma sappiamo che la situazione commerciale nipponica dei due sistemi è alquanto instabile, quindi la scelta di prediligere determinate piattaforme è pienamente comprensibile. Abbiamo testato il gioco nella sua edizione Nintendo Switch, che di fatto è quella “filologicamente” più adatta per un titolo che torna da un grande portatile del passato, il Game Boy Advance, a sua volta sistema in cui rivive lo spirito dell’immortale sedici bit Super Nintendo. Peraltro il gioco, per la prima volta, vede l’utilizzo del suo titolo originale occidentale, visto che da noi in Europa è stato utilizzato il nome di Ninja Cop. Il titolo originale, piccola curiosità, è una divertente citazione del telefilm cult Hawaii Five-O, ideato nel 1968 da Leonard Freeman, ed uno dei preferiti di Gen Suzuki, creatore originale del gioco.

Il ritorno sul mercato di Ninja Five-O è decisamente una ottima notizia per chi, all’epoca, dovesse aver perso il gioco sulla sua piattaforma originale, anche perché, il relativo esiguo numero di copie stampato, e la contemporanea uscita il 22 febbraio 2003, un periodo in cui, ormai, il settore handheld è tutto concentrato sull’imminente Nintendo DS, che avrebbe debuttato l’anno successivo, hanno di fatto reso il gioco abbastanza raro e di difficile reperibilità. Ed è un vero peccato, lo ammettiamo. Si, perché sarebbe un vero delitto perdere questo brillante erede spirituale dell’immarcescibile Bionic Commando (1987), che mescola elementi mutuati da grandi hit anni ottanta del mondo Arcade come Ninja Gaiden (1988) di Tecmo e Shinobi (1987) di Sega, con spruzzate di Ninja Spirits (1988) della compianta Irem Corporation. La riedizione per Switch di Ninja Five-O, peraltro, permette di ritrovare il feeling originale nel contemporaneo uso portatile & casalingo , esattamente come succedeva nel 2003 con Game Boy Advance e Game Cube, dotato della leggendaria periferica Game Boy Player. Se non la conoscete, la trovate qui. Anche con l’uso di una Flash Card, ve lo concediamo, vista la rarità del titolo trattato.

Ninja Five-O
Ninja Five-O presenta una grafica spartana, minimalista, finalizzata al concetto puro del mondo Arcade, il divertimento prima di tutto!

L’Eden Perduto ritorna, con alcune piccole innovazioni

Davvero niente di meglio di questo ritorno, quindi, per i fan storici del titolo che, quasi a voler festeggiare il suo ventennale, possono tornare a giocare (dopo 22 anni) con Ninja Five-O! Un gioco che merita davvero di essere conosciuto dal grande pubblico per le sue effettive qualità ludiche, seppur derivative, ben lungi dal voler solo celebrare per la sua importanza storica, legata al desiderio di voler tornare a quell’ “Eden Perduto” del mondo Arcade da parte del team originale Hudson Soft, guidato dal visionario Gen Suzuki. La riedizione, che sarebbe corretto considerare come un vero e proprio port per console moderne, e non certo alla stregua di una remaster (o addirittura remake) del grande classico, gira oggi grazie ad un certosino lavoro di conversione del codice per il moderno CARBON ENGINE, pur mantenendo il fascino pixelloso del gioco per GBA. Una feature molto interessante è però l’aggiunta di alcune caratteristiche che regalano una marcia in più al già ottimo e divertente titolo originale, traghettandolo dalla sua dimensione di classico moderno fin nell’era contemporanea.  Da questo punto di vista, lo ammettiamo Limited Run Games ha svolto un lavoro egregio, upgradando il modus ludendi ma lasciando inalterato il gameplay originale, che così risulta rifinito, più scorrevole e gradevole, ma rispettoso dell’immortale opera originale.

Tra tutti spicca il TIME TRIAL MODE. Come si intuisce dal nome della prima feature è la semplice possibilità di poter avere a disposizione in maniera permanente gli stage già superati, che si apriranno nella mappa, e potranno essere rigiocati ogni volta che vogliamo, sia come un semplice allenamento, che nella più allettante “modalità a tempo”, con una sfida stile sala giochi pregna di fascino. Ma senza dover inserire le duecento lire, cosa da non sottovalutare! Ogni stage avrà quindi un peculiare obiettivo e dovrà essere terminato prima dello scadere inesorabile del tempo assegnato. Arriva poi la REWIND MODE. La seconda feature è anch’essa legata alla modernità più assoluta, peraltro con una idea che, storicamente e concettualmente, richiama un cult come Prince of Persia – Le Sabbie del Tempo di Ubisoft. In questa nuova edizione di Ninja Five-O, infatti, è possibile tornare sui propri passi, grazie alla speciale funzione rewind, che permette un vero riavvolgimento del tempo, per superare le fasi più difficili. Ultima nella lista, ma certo non per utilità la SAVE/LOAD MODE, ovvero la possibilità di salvare e caricare i propri progressi in qualsiasi momento. Aggiunti anche un utile LETTORE MUSICALE, che permette di ascoltare tutta la colonna sonora, ed una sezione MUSEO, ricca di artwork e curiosità. Per il resto il titolo del passato è praticamente identico alla sua controparte su cartuccia Game Boy Advance, ed è un vero piacere giocarlo.

Ninja Five-O
Tutto è squisitamente classico e retrò in Ninja Five-O, un titolo già “vecchio e fiero di esserlo” nell’insospettabile 2003!

Ogni pixel, ogni sbavatura, ogni sgranatura, è un battito d’amore per i bei tempi andati

La derivazione da un titolo GBA, ovviamente, influisce parecchio sul feeling grafico, e giocarlo in modalità portatile su Nintendo Switch, è senza dubbio l’opzione migliore per ritrovare il feeling originale, senza voler nulla togliere alla modalità casalinga, o al giocarlo su piattaforme PlayStation o sulla notevole versione Steam, che trovate qui. Sul comparto audiovisivo è stato fatto un blando lavoro di semplice pulizia da parte di Limited Run Games, da sempre attento all’aspetto filologico della conservazione videoludica, mantenendo inalterata sia la spartana grafica originale, voluta dal Graphic Director Osamu Ōe e dai Graphic Design in forze ad Hudson Soft, ovvero Tetsuhide Iwawaki, Yoshiyuki Ito, Kōji Wajima ed Emiko Kumasaka. Certo, bisogna considerare che la risoluzione originale del portatile a 32 bit della Grande N è ben diversa da quanto siamo abituati ad avere adesso, parliamo di una striminzita 240 × 160 pixel, spalmata su uno schermo LCD di tipo Reflective TFT, retroilluminato nella sola edizione GBA SP, e della grandezza di soli 61.2 × 40.8 millimetri. L’effetto sgranato è quindi ovviamente all’ordine del giorno, ed è il prezzo da pagare per avere una esperienza il più possibile vicina a quella originale del 2003, che a sua volta cercava di far tornare davanti agli occhi le grandi hit Arcade del biennio d’oro 1987-1988, con grafiche ad otto bit. Con una localizzazione italiana dei menu graditissima. Davvero avreste preferito un Ninja Five-O con grafica pompata deluxe in 4K? Eretici! Noi no di certo.

L’effetto nostalgia che riesce a regalare la riedizione moderna di Ninja Five-O è tangibile a piene mani, ed è chiaramente anche il suo punto di forza maggiore, benché ludicamente il gioco sia anche molto valido, è bene ricordarlo. Inalterata, parimenti, la splendida colonna sonora originale di Aya Tanaka e di Hiroyuki Tsuboguchi. Questi autori, in particolare, sono ricordati per le musiche delle serie Bomberman e Mario Party. Grafica e OST sono il perfetto completamento per il design scelto da Gen Suzuki, classico ed imponente, che ben si sposa con l’ottimo gameplay frenetico, in cui azione, elementi platform, ragionamento e divertimento puro si mescolano tra loro. La programmazione virtuosa da “vecchia scuola” di Hajime Hosokawa, Katsuhiko Hosogai e Yasukazu Majima si fa notare, e letteralmente non c’è una virgola fuori posto, con una perfetta risposta delle collisioni ed una gestione degli sprite fenomenale! Hudson Soft, lo riconosciamo, all’epoca ha fatto un lavoro eccezionale!  Trovate il sito ufficiale Konami del gioco in questa pagina.

La trama del titolo è principalmente pretestuosa per mettere in scena i diversi livelli di cui si compone l’opera, e vede come protagonista un poliziotto ninja, il Ninja Cop del titolo europeo, o Ninjutsu giapponese, Joe Osugi, che lavora come detective per la città di Zipangu, attanagliata dalla Mad Mask,  una pericolosa e feroce organizzazione criminale terroristica, che si distingue per l’uso spaventoso delle maschere mitologiche. Si è reso necessario liberare le strade dal crimine, ed è necessario combattere contro i suoi malvagi esponenti. Le meccaniche sono da classico action platform anni ottanta, con a disposizione, oltre il corpo a corpo, una notevole gamma di attacchi ed armi, tra cui fendenti, oggetti da tiro come gli shuriken, una possente spada, ed un comodo rampino, usabile sia strategicamente che come arma o per interagire con lo scenario.

A volte sarà necessaria la ricerca di speciali chiavi colorate per accedere ad aree nascoste, oppure pass di apertura delle porte, che a volte ci rilasciano gli ostaggi liberati, l’utilizzo di power up e bonus vari. Ovviamente permane l’impostazione Arcade, magari non proprio un “one shot – one kill” per cui basta essere toccati o colpiti una volta per perdere la vita, ma se si muore nel livello bisogna ovviamente ricominciare da capo! L’impostazione concettuale è deliziosamente minimalista, con solo gli elementi base a vista, o nemici che variano solo per colore, con riciclo dello stesso sprite. Questa aumenta il feeling originale. Ci troveremo di fronte a classici del crimine come rapine in banca e dirottamenti di treni, con azione incessante. La selezione del gioco offre la possibilità di giocare sia alla versione occidentale che a quella nipponica del titolo. La longevità dell’opera non è alta, certo, sono solo tre missioni con tre livelli ciascuna, ed anche molto spartani, ma mentre si gioca si fa un romantico viaggio indietro nel tempo, cosa volete di più?


Direttamente dai circuiti a 32 bit dell’indimenticabile portatile Nintendo Game Boy Advance, e dal lontano 2003, ecco risorgere sui sistemi attuali il gioco cult Ninja Five-O del visionario Gen Suzuki, sviluppato all’epoca di Hudson Soft per il catalogo Konami, ed oggi convertito dall’infaticabile Limited Run Games. Il gioco è già disponibile dal 25 febbraio su Nintendo Switch, piattaforma che meglio riesce a restituire il feeling originale, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC. Se avete amato gli action platform della vecchia scuola in sala giochi, tra gli anni ottanta e novanta preparatevi ad un nostalgico tuffo nel passato! Con duecento lire in tasca, ed un mondo da scoprire.


 

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