Michele Bravi escluso da Sanremo con una canzone sull’Alzheimer: “Ha causato la chiusura con la mia casa discografica”
Michele Bravi qualche giorno fa ha condiviso un lungo video in cui ha dichiarato di aver chiuso, non per sua volontà, con la casa discografica che lo ha seguito per gli ultimi dieci anni. Lo ha confessato partendo da un aneddoto che ha detto lo scorso dicembre Lino Banfi quando, facendo uno spoiler, ha confessato […] L'articolo Michele Bravi escluso da Sanremo con una canzone sull’Alzheimer: “Ha causato la chiusura con la mia casa discografica” proviene da Biccy.

Michele Bravi qualche giorno fa ha condiviso un lungo video in cui ha dichiarato di aver chiuso, non per sua volontà, con la casa discografica che lo ha seguito per gli ultimi dieci anni.
Lo ha confessato partendo da un aneddoto che ha detto lo scorso dicembre Lino Banfi quando, facendo uno spoiler, ha confessato di aver girato con lui un video che parlava proprio di una nonna con l’Alzheimer. “È il 15 dicembre del 2024 e a un certo punto il telefono mi impazzisce. Iniziano ad arrivare una serie infinita di messaggi e il succo era sempre guarda che Lino Banfi ha spoilerato. Quindi accendo la tv e effettivamente Lino era ospite quel giorno a Domenica In da Mara“. E ancora: “Quello a cui Lino fa riferimento non è effettivamente solo un cortometraggio, tutto parte da una canzone. Questa canzone io inizio a scriverla due anni fa, la scrivo, la riscrivo, la impasto, cambio il ritornello… Insomma sai quando dici ecco a questo punto è tutto al posto giusto? Bene: ci ho messo due anni“.
La canzone sull’Alzheimer di sua nonna, Michele Bravi l’ha presentata al Festival di Sanremo per due anni consecutivi, ma tutte e due le volte si è beccato un no. Sia da parte di Amadeus, sia da parte di Carlo Conti.
“Si tratta di una canzone in cui io racconto la storia d’amore delle due persone più importanti della mia vita, nonno Luigi e nonna Graziella. Storia dei miei nonni, è una storia piena di unità, anche di dolori, ma è una storia di una famiglia italiana che costruisce una vita insieme, a un certo punto arriva anche una malattia che è quella che cancella i ricordi, la malattia dell’Alzheimer. Ho provato a proporla a Sanremo per due anni, non è andata. È ovvio che da una parte mi è dispiaciuto, ma in realtà non per la parte professionale, cioè Sanremo è una gara e quindi ci sta che delle volte ti dicano di no. Mi è dispiaciuto per un fatto diciamo simbolico. La finale di Sanremo è il 15 febbraio. Il 15 febbraio è l’anniversario di matrimonio dei miei nonni. C’era qualcosa che dico, wow, sarebbe bellissimo portarla là sopra, su quel palco, con l’orchestra, proprio quel giorno“.
Michele Bravi: “La casa discografica ha chiuso con me”
“Sono tranquillissimo al riguardo, faccio un grandissimo in bocca al lupo a Carlo, a cui sarò sempre grato. Io senza Carlo non farei questo lavoro, è stato lui a scegliermi con Il Diario Degli Errori. Carlo vai e spacca tutto. Lo dico perché questa esclusione a Sanremo ha portato delle conseguenze. Le conseguenze che ci sono, che fanno parte delle leggi della discografia e così via. Le conseguenze a cui mi riferisco è il sostegno di una grande casa discografica. Io negli ultimi dieci anni, se non sbaglio, sono sempre stato accompagnato nel mio percorso artistico da una major discografica. L’esclusione a Sanremo ha portato a una rescissione del contratto discografico. Anche questa cosa io non la riporto per creare delle dietrologie, la riporto per dire che è chiaro che in questo momento sto cercando di sistemare tutta una parte burocratica, legale, noiosissima, senza la quale è difficile in questo momento pubblicare nella tranquillità”.
Ecco il video:
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